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Cartelloni di protesta durante “Sportivissimo”: l’ATP di Gassino chiede nuovi spazi

Genitori e atleti protestano durante la premiazione in municipio. Al centro dell'attenzione il Palazzetto di via Diaz chiuso da anni

Cartelloni di protesta durante “Sportivissimo”: l'ATP di Gassino chiede nuovi spazi

Cartelloni di protesta durante “Sportivissimo”: l'ATP di Gassino chiede nuovi spazi

Il tema degli spazi sportivi torna a imporsi nel dibattito gassinese. A riportarlo al centro è stata, nei giorni scorsi, una presa di posizione pubblica dell’ATP, l’associazione che riunisce Gassino Basket e Gassino Volley, intervenuta durante la manifestazione “Sportivissimo” per chiedere che si sblocchi finalmente la situazione del Palazzetto di via Diaz, chiuso da anni e mai rientrato in funzione.

In quell’occasione, alcuni genitori e atleti hanno esposto cartelloni all’interno della sala del Consiglio comunale, portando una richiesta che l’associazione definisce semplice e concreta: restituire alla città uno spazio che potrebbe tornare a ospitare attività sportive regolamentari e, allo stesso tempo, eventi e iniziative pubbliche. Una richiesta che nasce da una difficoltà ormai strutturale, già emersa più volte anche nel confronto politico degli ultimi mesi.

Nel post condiviso su Facebook dall’ATP, l’associazione racconta anche un momento di tensione avvenuto durante l’iniziativa. Una consigliera comunale avrebbe interrotto l’intervento dei rappresentanti dell’associazione sostenendo che il Palazzetto non sarebbe attrezzato per l’attività di basket e che mancherebbero persino le linee tracciate sul campo.

Una ricostruzione che l’ATP contesta apertamente, pubblicando una fotografia dell’interno della struttura: nell’immagine, spiegano, sono visibili sia i canestri sia le linee gialle del basket e rosse del calcio a cinque, a dimostrazione che l’impianto è stato effettivamente utilizzato per più discipline.

Il nodo, però, va oltre il singolo episodio. Nel messaggio, l’ATP chiarisce con forza di non essere in contrasto con l’attuale amministrazione comunale. Anzi, viene sottolineata la disponibilità al dialogo dimostrata in più occasioni dal sindaco Cristian Corrado, che avrebbe sempre accolto le istanze dell’associazione. La presa di posizione, spiegano, non nasce da uno scontro politico, ma dalla pressione quotidiana che arriva da ragazzi e famiglie in cerca di spazi adeguati.

I numeri, in questo senso, parlano chiaro. Oggi l’ATP conta quasi 250 tesserati, con attività distribuite su tre Comuni diversi: Gassino, Castiglione Torinese e Rivalba. Palestre diverse, spesso non regolamentari, soprattutto per il basket e la pallavolo, che rendono complicata l’organizzazione di allenamenti e partite. Una frammentazione che, secondo l’associazione, non è più sostenibile nel lungo periodo.

La premiazione nella sala consiliare

Nel post c’è anche una riflessione più ampia sul possibile utilizzo del Palazzetto. Lasciarlo com’è, adibito a basket, pallavolo e calcio a cinque, significherebbe per il Comune disporre di uno spazio ampio e polifunzionale, utilizzabile non solo per lo sport ma anche per concerti, manifestazioni ed eventi pubblici. Un “salone” vero e proprio, come viene definito, che potrebbe diventare una risorsa per tutta la comunità.

Il messaggio si chiude con un richiamo identitario che racconta molto del rapporto tra l’ATP e il territorio. «Noi siamo nati e legati a Gassino», scrive l’associazione, rivendicando di rappresentare Gassino Basket e Gassino Volley. Non una richiesta di privilegi, ma il desiderio di trovare finalmente una casa nel proprio Comune, dopo anni di attività svolta in condizioni logistiche complesse.

La vicenda del Palazzetto di via Diaz si inserisce così in un quadro più ampio, già emerso nel dibattito politico cittadino: la carenza di impianti sportivi, la difficoltà di programmare interventi strutturali nel breve periodo e la necessità di conciliare risorse limitate con una domanda in costante crescita, soprattutto sul fronte giovanile. Un tema che, come dimostra questa nuova presa di posizione, resta aperto e destinato a tornare al centro del confronto tra associazioni, amministrazione e Consiglio comunale.

Le immagini condivise dall'ATP

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