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18 Dicembre 2025 - 09:04
Gassino, famiglie cercasi: il Comitato Girotondo chiede aiuto per i bambini ucraini (foto di repertorio)
Il Comitato Girotondo ODV rivolge un appello diretto alle famiglie di Gassino Torinese e dei Comuni della Collina. L’associazione cerca nuclei disponibili ad accogliere, per un periodo di circa due mesi, bambini e bambine provenienti dall’Ucraina. L’obiettivo è semplice: offrire ai minori un contesto sereno, stabile e protetto, lontano dal clima di guerra in cui vivono.
Il progetto si basa su un modello di accoglienza temporanea già sperimentato in passato. Le famiglie non saranno lasciate sole: il Comitato assicura supporto costante, affiancamento nella gestione quotidiana e coordinamento con le scuole e le figure educative coinvolte. L’iniziativa è aperta ai residenti di Gassino e dei territori limitrofi, senza vincoli particolari se non la volontà di offrire uno spazio sicuro e accogliente.
Il percorso previsto per i bambini è chiaro. Saranno inseriti in un ambiente domestico stabile, potranno frequentare la scuola con la presenza di un’insegnante dedicata e ritrovare una routine che oggi, per molti di loro, è impossibile. Due mesi possono sembrare un periodo breve, ma per un minore che vive quotidianamente all’ombra del conflitto significano una pausa reale dalla paura, dai rumori dei bombardamenti e dall’incertezza.
L’associazione spiega che questo tipo di accoglienza ha un impatto concreto. Restituisce normalità, permette ai bambini di vivere giornate piene di attività, gioco, studio e relazioni. Offre un tempo in cui ricostruire fiducia e serenità. «Aiutaci anche tu» è il messaggio rivolto ai cittadini, accompagnato dall’invito a diffondere l’iniziativa tra amici, parenti e conoscenti. La solidarietà, sottolinea il Comitato, cresce quando la comunità partecipa in modo corale.
Per informazioni e adesioni è possibile contattare il numero 347.0102977, indicato come riferimento operativo per tutta la campagna.
L’appello punta a costruire una rete di aiuto concreta e immediata. Le famiglie interessate possono offrire un rifugio temporaneo, ma significativo. Un luogo sicuro in cui bambini e bambine possano tornare, almeno per un periodo, a vivere una quotidianità semplice: scuola, gioco, tranquillità. Un diritto che la guerra continua a negare e che l’iniziativa prova a restituire, anche solo per qualche settimana.
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