Deliveroo, esplode il caso Verbania: consegne da 22 km e compensi ridotti

A Verbania è scattata la protesta dei rider che lavorano con Deliveroo. Una quindicina di fattorini ha avviato una forma di agitazione che il sindacato definisce un “rallentamento del servizio”, considerato il passo preliminare verso uno sciopero vero e proprio. L’origine della tensione è l’ampliamento dell’area di consegna, estesa ora fino alla zona di Stresa.

Secondo Lucia Penna, segretaria generale della Cgil Novara Vco, questa modifica può tradursi in consegne da 20 o 22 chilometri, con tempi che riducono il guadagno netto a circa 6 euro l’ora. Una cifra ritenuta insufficiente, soprattutto per chi svolge l’attività come fonte principale di reddito.

Il sindacato chiede un sistema di assegnazione più razionale. Una delle proposte è destinare le consegne più lontane ai rider che utilizzano l’auto e non a quelli che lavorano in bicicletta. Penna segnala anche un problema di sicurezza: alcuni tratti tra Verbania e Stresa sono privi di illuminazione adeguata, aumentando i rischi per chi si muove su due ruote, soprattutto nelle ore serali.

I giorni scorsi hanno visto un confronto tra Deliveroo e Nidil Cgil Novara Vco, senza però trovare un accordo. Tra i nodi principali c’è anche il funzionamento dell’algoritmo che gestisce le assegnazioni. Secondo il sindacato, un rider che rifiuta una consegna rischia di essere penalizzato automaticamente e di non ricevere altre chiamate successive, con un effetto immediato sul guadagno giornaliero.

Gli operatori chiedono quindi modifiche concrete al sistema, sia per la tutela del reddito sia per le condizioni di sicurezza. In assenza di interventi, spiegano, la mobilitazione potrebbe proseguire con forme più incisive.

Auto investe e uccide un 25enne in monopattino

Ubriaco al volante investe un rider a Chieri: denunciato dopo l’alcoltest, patente ritirata

Scontro in via Vittorio Emanuele, il lavoratore finisce in ospedale mentre la polizia accerta la guida in stato di ebbrezza

Caldo estremo, il Piemonte tutela anche i rider: niente lavoro nelle ore più critiche

Ordinanza estesa a chi lavora in strada: vietato esporli al sole nelle ore più calde