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Cronaca

Ubriaco al volante investe un rider a Chieri: denunciato dopo l’alcoltest, patente ritirata

Scontro in via Vittorio Emanuele, il lavoratore finisce in ospedale mentre la polizia accerta la guida in stato di ebbrezza

Ubriaco al volante investe un rider a Chieri: denunciato dopo l’alcoltest, patente ritirata

Ubriaco al volante investe un rider a Chieri: denunciato dopo l’alcoltest, patente ritirata (immagine di repertorio)

L’impatto si è verificato poco prima delle 18 di sabato 29 novembre, nel pieno del traffico di via Vittorio Emanuele, a Chieri. Un rider, impegnato nelle consegne e in sella a una bici elettrica, è stato travolto da un’auto guidata da un cinquantenne residente in città. La bicicletta è finita sotto il muso della vettura, mentre il lavoratore è stato sbalzato a terra davanti ai negozi ancora aperti.

I soccorritori della Croce Rossa hanno raggiunto il luogo dello scontro in pochi minuti, stabilizzando il ferito e trasferendolo all’ospedale Maggiore di Chieri. Per il rider, di origini pachistane, i medici hanno diagnosticato traumi e contusioni, escludendo però il pericolo di vita. L’urgenza dei soccorsi e la necessità di mettere in sicurezza il tratto di strada hanno imposto la chiusura temporanea della carreggiata.

Gli agenti della polizia locale hanno effettuato i rilievi planimetrici e, nel corso delle verifiche, hanno accertato che il conducente dell’auto presentava evidenti sintomi riconducibili all’assunzione di alcol. L’alcoltest ha confermato la positività oltre i limiti consentiti dal Codice della strada. Per l’uomo è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, con conseguente ritiro della patente e avvio del procedimento amministrativo e penale previsto per questa violazione.

Via Vittorio Emanuele è rimasta chiusa per circa un’ora e mezza, il tempo necessario per i rilievi tecnici, la rimozione dei mezzi e il ripristino della normale viabilità. Non sono stati segnalati ulteriori coinvolti, ma l’incidente ha attirato l’attenzione di residenti e commercianti, che hanno assistito alle operazioni delle pattuglie.

La dinamica appare chiara nei punti essenziali: rider e automobilista procedevano nella stessa direzione, quando l’auto ha urtato la bicicletta elettrica, trascinandola sotto il paraurti. Gli investigatori analizzeranno ora eventuali altri fattori utili alla ricostruzione, dal rispetto delle distanze di sicurezza alla velocità sostenuta lungo un tratto centrale e molto frequentato.

L’episodio rilancia il tema della sicurezza stradale, in particolare per chi lavora sulle due ruote nelle città. L’alcol alla guida resta uno degli elementi più pericolosi in assoluto, e l’effetto combinato con la vulnerabilità di ciclisti e rider aumenta in modo esponenziale le possibilità di un impatto grave. A Chieri, come altrove, il nodo della convivenza tra traffico veicolare e mobilità leggera impone riflessioni che vanno oltre la cronaca del singolo incidente.

Gli accertamenti rientrano nella fase delle indagini preliminari e valgono nel quadro della presunzione di innocenza dell’indagato fino a eventuale sentenza definitiva. Resta però la fotografia di un tratto viario dove un errore, amplificato dall’alcol, è bastato a mettere in pericolo un lavoratore impegnato nel suo servizio.

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