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18 Dicembre 2025 - 09:29
Piemonte: che tempo farà a Natale? Pioggia, neve e...
Il Piemonte si prepara a entrare in una fase meteorologica decisamente più movimentata, con una settimana che accompagnerà il territorio verso il Natale all’insegna della instabilità e di un ritorno a condizioni pienamente invernali, soprattutto in montagna. La perturbazione che nelle ultime 48 ore ha interessato la regione si sta progressivamente allontanando, lasciando dietro di sé precipitazioni diffuse e localmente intense, con accumuli che hanno superato i 100 millimetri sull’Appennino alessandrino e piogge abbondanti anche nelle aree di confine con la Liguria.
Tra giovedì e sabato è attesa una parentesi di maggiore tranquillità atmosferica, favorita da un temporaneo rialzo dei valori di pressione. Non si tratterà però di una stabilità piena e duratura. Su pianure e colline continueranno infatti a dominare nebbie e nubi basse, mentre sui settori alpini non mancheranno parziali schiarite, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Le temperature a bassa quota si manterranno su valori relativamente miti per il periodo, con massime comprese tra 8 e 12 gradi, in un contesto tipicamente invernale ma senza eccessi.
Lo scenario è però destinato a cambiare in modo più deciso a partire da domenica 21 dicembre, quando una intensa perturbazione atlantica potrebbe fare il suo ingresso sul Nord-Ovest, influenzando il Piemonte fino a martedì 23 dicembre. In questa fase sono attese precipitazioni diffuse, a tratti anche di moderata o forte intensità, che coinvolgeranno gran parte della regione. Le piogge interesseranno in modo più continuo le aree di pianura e collina, mentre sulle montagne tornerà protagonista la neve.

Secondo le proiezioni attuali, le nevicate potrebbero risultare copiose su quasi tutto l’arco alpino piemontese, con quota neve inizialmente compresa tra 800 e 1.200 metri, localmente anche più bassa sul Cuneese, per poi risalire gradualmente nella giornata di martedì. Un aspetto rilevante di questo peggioramento riguarda il possibile coinvolgimento anche del comparto alpino nord-occidentale, spesso penalizzato nelle recenti stagioni invernali. Le correnti umide e instabili sud-orientali associate al passaggio del sistema frontale potrebbero infatti favorire accumuli importanti anche su questi settori.
Avvicinandosi alle giornate di Natale e Santo Stefano, i modelli iniziano a intravedere un possibile raffreddamento della massa d’aria, legato all’arrivo di correnti più fredde di estrazione artica dirette verso le Alpi e il Mediterraneo. In presenza di nuove precipitazioni, questo potrebbe tradursi in un ulteriore abbassamento della quota neve, ma si tratta al momento di uno scenario con attendibilità ancora medio-bassa, vista la distanza temporale e la complessità della configurazione atmosferica.
Ciò che appare invece sempre più probabile è l’avvio di un periodo natalizio dinamico, caratterizzato da frequenti passaggi perturbati, in netta controtendenza rispetto agli ultimi anni, spesso dominati da lunghi periodi di alta pressione. Una prospettiva che rappresenta senza dubbio una notizia positiva per le montagne, per le riserve idriche e per gli appassionati di meteo e neve.
Al momento, una nevicata in pianura non risulta prevista almeno fino alla vigilia di Natale, ma l’evoluzione resta da monitorare con attenzione. I prossimi giorni saranno decisivi per chiarire l’intensità e la traiettoria delle perturbazioni in arrivo. Ulteriori aggiornamenti sono attesi a breve.
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