Cerca

Attualità

A Locana in Consiglio si litiga più di quanto si decida

Tra maggioranza e opposizione il clima resta acceso, con continui richiami al passato e pochi passi avanti sui problemi concreti.

A Locana in Consiglio si litiga più di quanto si decida

A Locana in Consiglio si litiga più di quanto si decida

Se c’è una caratteristica, nelle sedute di consiglio di Locana, che non manca mai di emergere, è l’antagonismo tra gli esponenti della maggioranza (della giunta soprattutto) e quelli dell’opposizione. L’ex-sindaco Giovanni Bruno Mattiet, soprattutto, è costantemente sotto il tiro del suo successore Mauro Peruzzo Cornetto e dell’assessore Mauro Noascone e, visto che non è tipo da farsi indietro, ne risultano battibecchi spesso fine  a sé stessi, che non apportano grande arricchimento alla discussione.

Il richiamo alle responsabilità di chi ha amministrato il paese prima del 2019 è una componente essenziale in tali  interlocuzioni: sembra quasi di essere in Parlamento e di assistere alle performance della Meloni e dei suoi ministri quando parlano dei governi precedenti…

Anche la crisi dell’Unione Montana è stata l’occasione per una di queste scenette fatte di batti e ribatti. Dopo che Noascone aveva accusato l’Unione di essere la causa dei propri mali, Bruno Mattiet ha ribattuto: “E’ solo colpa degli altri o un po’ anche nostra? Era evidente che i servizi formalmente svolti in convenzione non erano effettivi e noi siamo il Comune più grande… Il problema non è quello di sviscerare le responsabilità ma di far funzionare le cose”. L’avversario ha rilanciato: “Ci stiamo provando. Se anche gli assessori precedenti lo avessero fatto…” ed ha citato le vicende della RSA <Vernetti> come  esempio negativo per gli avversari e la riconferma dell’amministrazione in carica alle elezioni dello  scorso anno come esempio positivo per la maggioranza in carica  (“La popolazione ha riconosciuto il nostro lavoro”). Persino l’accantonamento dei fondi per il debito ASA è entrato nella contesa.  All’affermazione di Bruno Mattiet  “Se fossi come Noascone direi che era colpa degli altri se ci siamo ritrovati nella necessità di provvedere ma tutti possono sbagliare. Chi è che aveva messo da parte quei soldi?” l’altro ha risposto “E noi li abbiamo lasciati lì…” quasi si fosse trattato di una gentilezza resa alla giunta precedente!

Meno pregiudiziali e più costruttive le discussioni con il vicesindaco Mauro Guglielmetti: pur non mancando di una certa asprezza, non sempre il confronto diventa scontro e, quando succede, avviene in genere su questioni di sostanza.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori