AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
11 Dicembre 2025 - 20:25
Torino accelera nell’aerospazio: 30 start up attirate e 24 milioni raccolti
A Torino l’aerospazio continua a espandersi. In quattro anni più di trenta start up innovative hanno scelto di insediarsi nell’ecosistema cittadino grazie al programma ESA BIC Turin, raccogliendo complessivamente 24 milioni di euro di investimenti privati. Una cifra che conferma la capacità del territorio di attirare capitali e competenze, anche dall’estero.
Il programma è gestito da I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, in collaborazione con l’European Space Agency, l’Agenzia Spaziale Italiana, lo stesso Politecnico e la Fondazione Links. È una rete che negli ultimi anni ha permesso di costruire uno dei poli europei più dinamici della space economy.
Le start up selezionate lavorano su tecnologie strategiche. Lo spettro va dallo sviluppo di componenti per sistemi satellitari ai materiali avanzati per applicazioni aerospaziali, dai servizi basati su dati satellitari per il settore cleantech agli algoritmi di intelligenza artificiale per l’osservazione della Terra. Ci sono anche progetti dedicati al servicing in orbita e alle telecomunicazioni satellitari sicure, ambiti destinati a crescere nei prossimi anni.
Le imprese sono state scelte tra oltre 60 candidature, arrivate dal Piemonte, dal resto d’Italia e, in qualche caso, anche dall’estero. Ogni progetto ha ricevuto un percorso personalizzato, modellato sul bisogno tecnologico e sulle esigenze di sviluppo del business. Un accompagnamento che ha facilitato l’ingresso sul mercato e la capacità di attrarre investitori.
Il dato economico è chiaro. Ogni euro investito dai partner del centro ha generato un effetto moltiplicatore di dieci. Il programma ha quindi funzionato come leva per convogliare capitali privati su iniziative ad alta intensità tecnologica. ESA BIC Turin è parte di un network europeo che conta più di trenta centri, cinque dei quali in Italia. Una struttura che agevola la circolazione delle competenze e la nascita di nuove imprese.
L’impatto occupazionale è tangibile. Le start up incubate hanno creato oltre 120 posti di lavoro altamente qualificati, confermando la capacità dell’aerospazio di generare occupazione avanzata e attrarre talenti. Un quarto dei team proviene da fuori regione. Alcuni arrivano da altri Paesi e hanno scelto di stabilire a Torino la sede delle loro attività. È un segnale della forza di un ecosistema che offre infrastrutture, ricerca universitaria e una rete di partner istituzionali solida.
I risultati dei primi quattro anni aprono ora una nuova fase. Nei prossimi anni verrà avviato un programma specifico per l’internazionalizzazione delle imprese che hanno terminato il percorso di incubazione e che si trovano in pre–scale-up. L’obiettivo è facilitarne l’accesso ai cluster aerospaziali europei ed extraeuropei, aumentando le opportunità di raccolta di capitali e di ingresso nelle catene del valore globali. Una crescita che potrà contare ancora sulla collaborazione con ESA, ASI, Politecnico e Fondazione Links.
Torino consolida così il suo ruolo di piattaforma europea per le tecnologie dello spazio. Il successo del programma si misura nella qualità delle imprese attratte, nelle competenze sviluppate e nella capacità di tradurre la ricerca in attività industriale. Una strategia che guarda già al futuro e che mette il settore aerospaziale al centro della trasformazione economica del territorio.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.