Cerca

Attualità

Torino accelera nell’aerospazio: 30 start up attirate e 24 milioni raccolti

Il programma Esa Bic Turin genera crescita, attrazione internazionale e 120 nuovi posti qualificati

Torino accelera nell’aerospazio

Torino accelera nell’aerospazio: 30 start up attirate e 24 milioni raccolti

A Torino l’aerospazio continua a espandersi. In quattro anni più di trenta start up innovative hanno scelto di insediarsi nell’ecosistema cittadino grazie al programma ESA BIC Turin, raccogliendo complessivamente 24 milioni di euro di investimenti privati. Una cifra che conferma la capacità del territorio di attirare capitali e competenze, anche dall’estero.

Il programma è gestito da I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, in collaborazione con l’European Space Agency, l’Agenzia Spaziale Italiana, lo stesso Politecnico e la Fondazione Links. È una rete che negli ultimi anni ha permesso di costruire uno dei poli europei più dinamici della space economy.

Le start up selezionate lavorano su tecnologie strategiche. Lo spettro va dallo sviluppo di componenti per sistemi satellitari ai materiali avanzati per applicazioni aerospaziali, dai servizi basati su dati satellitari per il settore cleantech agli algoritmi di intelligenza artificiale per l’osservazione della Terra. Ci sono anche progetti dedicati al servicing in orbita e alle telecomunicazioni satellitari sicure, ambiti destinati a crescere nei prossimi anni.

Le imprese sono state scelte tra oltre 60 candidature, arrivate dal Piemonte, dal resto d’Italia e, in qualche caso, anche dall’estero. Ogni progetto ha ricevuto un percorso personalizzato, modellato sul bisogno tecnologico e sulle esigenze di sviluppo del business. Un accompagnamento che ha facilitato l’ingresso sul mercato e la capacità di attrarre investitori.

Il dato economico è chiaro. Ogni euro investito dai partner del centro ha generato un effetto moltiplicatore di dieci. Il programma ha quindi funzionato come leva per convogliare capitali privati su iniziative ad alta intensità tecnologica. ESA BIC Turin è parte di un network europeo che conta più di trenta centri, cinque dei quali in Italia. Una struttura che agevola la circolazione delle competenze e la nascita di nuove imprese.

L’impatto occupazionale è tangibile. Le start up incubate hanno creato oltre 120 posti di lavoro altamente qualificati, confermando la capacità dell’aerospazio di generare occupazione avanzata e attrarre talenti. Un quarto dei team proviene da fuori regione. Alcuni arrivano da altri Paesi e hanno scelto di stabilire a Torino la sede delle loro attività. È un segnale della forza di un ecosistema che offre infrastrutture, ricerca universitaria e una rete di partner istituzionali solida.

I risultati dei primi quattro anni aprono ora una nuova fase. Nei prossimi anni verrà avviato un programma specifico per l’internazionalizzazione delle imprese che hanno terminato il percorso di incubazione e che si trovano in pre–scale-up. L’obiettivo è facilitarne l’accesso ai cluster aerospaziali europei ed extraeuropei, aumentando le opportunità di raccolta di capitali e di ingresso nelle catene del valore globali. Una crescita che potrà contare ancora sulla collaborazione con ESA, ASI, Politecnico e Fondazione Links.

Torino consolida così il suo ruolo di piattaforma europea per le tecnologie dello spazio. Il successo del programma si misura nella qualità delle imprese attratte, nelle competenze sviluppate e nella capacità di tradurre la ricerca in attività industriale. Una strategia che guarda già al futuro e che mette il settore aerospaziale al centro della trasformazione economica del territorio.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori