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11 Dicembre 2025 - 18:17
Tari alle stelle, Gassino conferma il suo impegno: 70 agevolazioni per le famiglie più in difficoltà (immagine di repertorio)
A Gassino Torinese la Giunta comunale ha dato il via libera negli ultimi giorni alle agevolazioni TARI 2025 per i cittadini che vivono condizioni di disagio economico o sociale, confermando un intervento atteso e ormai stabilmente inserito nelle politiche di sostegno locale. Il provvedimento recepisce l’istruttoria dell’ufficio Tributi, che entro la scadenza del 31 ottobre ha raccolto 70 richieste presentate da famiglie, anziani, disoccupati, persone con disabilità e nuclei seguiti dai servizi sociali. È una fotografia chiara delle fragilità che attraversano anche una realtà come Gassino, dove l’aumento del costo della vita continua a pesare su molte economie domestiche.
La TARI – lo ricordiamo – non è una tassa imposta dal Comune con le proprie regole, ma una quota richiesta dalla società che raccoglie i rifiuti (in questo caso Seta) per coprire le spese del servizio. Già un anno fa, ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) aveva autorizzato una serie di aumenti della bollettazione, complice l'inflazione. Inflazione che però colpisce sia il costo dei servizi che gli stipendi dei cittadini.
Il quadro emerso dall’analisi tecnica a Gassino è netto: 69 domande risultano completamente accoglibili e una sola presenta requisiti solo parziali. La Giunta ha quindi deciso di procedere applicando tutte le agevolazioni previste dall’articolo 23 del Regolamento comunale.
Per chi rientra nelle categorie più tutelate – invalidi, disoccupati, over 65 in determinate condizioni, nuclei presi in carico dal CISA – è prevista l’esenzione totale della TARI 2025. Per le persone con disabilità riconosciute dalla legge 104 è stata approvata una riduzione del 50% della tariffa. Per le famiglie numerose o con molti figli sarà invece azzerata la parte variabile della bolletta, che di fatto incide maggiormente sui costi finali.
L’operazione comporta per il Comune un mancato introito complessivo pari a 18.797,25 euro, di cui 17.902,15 euro relativi alla TARI e 895,10 euro al tributo provinciale TEFA. Una somma che l’amministrazione considera sostenibile e coerente con l’impegno assunto verso i cittadini più esposti ai rincari. In un momento in cui le bollette rappresentano per molte famiglie una delle preoccupazioni principali, la possibilità di alleggerire la pressione fiscale locale diventa uno dei pochi strumenti concreti di supporto.
La delibera, approvata all’unanimità e dichiarata immediatamente eseguibile, affida ora al Responsabile dei Servizi Finanziari il compito di concludere gli atti formali e notificare ai beneficiari l’esito dell’istruttoria. Una procedura che, come ogni anno, si basa su verifiche anagrafiche, controlli documentali, riscontro dei pagamenti pregressi e valutazione del reale stato di bisogno.
Il sostegno sulla TARI non risolve tutte le difficoltà delle famiglie coinvolte, soprattutto del ceto medio, ma rappresenta un segnale importante: il Comune riconosce l’impatto degli aumenti e sceglie di intervenire con gli strumenti che la normativa gli mette a disposizione. Un gesto che molti nuclei attenderanno di vedere concretizzato, soprattutto verso un 2026 che si preannuncia ancora segnato da costi elevati e da un’inflazione che continua a incidere sui bilanci domestici.

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