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“Strade abbandonate, uffici inaccessibili e niente Gronda”. Gassino Insieme bacchetta la Giunta Corrado

Il consigliere Maurizio Gazzara traccia un bilancio duro del primo anno e mezzo di amministrazione: dalla manutenzione ferma da mesi alle difficoltà per ottenere una carta d’identità, passando per il "no" alla Gronda

“Strade abbandonate, uffici inaccessibili e niente Gronda”. Gassino Insieme bacchetta la Giunta Corrado

“Strade abbandonate, uffici inaccessibili e niente Gronda”. Gassino Insieme bacchetta la Giunta Corrado (foto: Gazzara e Corrado)

Ancora tanti, troppi problemi e nodi irrisolti. Poco prima del Consiglio comunale di Gassino Torinese, con tutta probabilità l’ultimo del 2025, il consigliere della lista Gassino Insieme, Maurizio Gazzara, ha deciso di mettere nero su bianco un bilancio politico che definisce «critico, ma costruttivo», dopo un anno e mezzo di amministrazione Corrado. Un bilancio che tocca tutti i nervi scoperti della città: strade, decoro urbano, transenne, uffici comunali, accessibilità dei servizi, viabilità lungo la SP590 della Val Cerrina, ritardi sul DUP e sulla programmazione finanziaria. Un quadro che, nelle sue parole, è tutt’altro che soddisfacente.

La sua analisi parte da una considerazione generale: «Come consigliere di minoranza di Gassino Torinese, sento il dovere di condividere un bilancio critico, ma costruttivo, sull'operato dell’Amministrazione Corrado dopo un anno e mezzo di mandato. Il quadro generale è purtroppo molto deludente: i risultati ottenuti sono ancora molto lontani da quelli promessi e dalle esigenze della cittadinanza». Una valutazione che apre la strada alla sua critica più ampia: l’assenza di una visione complessiva e di interventi che definisce «urgenti» e «non più rinviabili».

Secondo Gazzara, il ritardo nella cura del territorio è sotto gli occhi di tutti. «Strade e marciapiedi versano in stato di trascuratezza cronica», ribadisce, ricordando come molte criticità siano state segnalate pubblicamente da residenti e commercianti. I problemi, però, non sono soltanto le buche o i tratti dissestati. Il consigliere punta il dito su un’immagine che, a suo dire, è diventata il simbolo dell’immobilismo amministrativo: «Transenne diventate “arredo permanente” segnalano da mesi situazioni di pericolo senza alcun intervento concreto».

Una realtà che si collega ad altri casi già emersi in città, come la piattaforma dell’ex pesa in via Bussolino rimasta transennata per oltre un anno, o le continue segnalazioni social su lavori iniziati e mai conclusi. Una situazione che, secondo lui, crea «un senso generale di abbandono», aggravato da interventi rimandati e arredi urbani logorati.

Ma la manutenzione non è l’unico fronte aperto. Gazzara giudica «allarmante» anche la situazione degli uffici comunali: «L’accesso ai servizi è complicato, con tempi d’attesa anche di mesi per una semplice carta d’identità». Le difficoltà, precisa, non sono episodi isolati ma «strutturali», rese evidenti da un cartello che per lui è la metafora perfetta del problema: «La scritta ancora esposta all’ingresso del Comune “Vietato entrare senza appuntamento” è la fotografia di un ente sempre meno accessibile ai cittadini».

Il consigliere aggiunge un elemento politico che considera inaccettabile: «Assurdo che in tanti si rivolgano ai comuni vicini, come Rivalba o San Raffaele, dove il servizio viene erogato senza appuntamento». Per lui è la prova che Gassino sta perdendo credibilità amministrativa e centralità territoriale.

Tra i temi da lui sollevati c’è anche quello della viabilità lungo la SP590 della Val Cerrina, uno dei punti più congestionati del traffico collinare. Gazzara ritiene che il Comune debba assumere un ruolo più incisivo nei tavoli sovracomunali: «Il sindaco continua a sostenere con ostinazione che la Gronda sia inutile, ignorando l'evidenza di un traffico che soffoca il centro cittadino», fa sapere.

Il consigliere richiama poi i ritardi accumulati sul Documento Unico di Programmazione (DUP) e sulla definizione del bilancio, un tema che aveva già generato tensioni nei mesi scorsi. Per Gazzara, si tratta del segnale più evidente della difficoltà della maggioranza nel definire priorità condivise e una direzione chiara per l’ente.

«Riconosco, per correttezza, il buon lavoro nelle attività culturali e sportive, che hanno dato un po’ di respiro al paese. Ma non basta: al cimitero restano i servizi inaccessibili ai disabili, le pensiline continuano a perdere acqua piovana e la discarica di catrame è ancora lì, lentamente assorbita dal terreno, nel silenzio generale», aggiunge Gazzara, che si aspetta inoltre che «la Giunta abbandoni le logiche di annuncio sui social e si concentri sulle priorità vere».

La sua però non è una polemica fine a se stessa, ma un richiamo alle promesse elettorali della maggioranza e alla responsabilità di ciascuno, guardando al bene della città:

«Come consigliere di minoranza sono pronto a sostenere ogni proposta concreta, ma anche a denunciare ogni immobilismo. I cittadini meritano molto di più», conclude.

Tanti rimangono ancora quindi i nodi irrisolti, in una città che sta sì facendo tanto sul fronte delle politiche giovanili, degli eventi e dello sport, ma non abbastanza sulle strade che i gassinesi frequentano ogni giorno, sul cimitero e sull'apertura al pubblico degli uffici comunali.

Maurizio Gazzara

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