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10 Dicembre 2025 - 11:33
San Mauro ridisegna la Polizia Locale: nuova organizzazione in vista del ritorno a organico pieno (foto archivio)
A San Mauro Torinese la Polizia Locale cambia volto. E lo fa in un momento in cui il tema della sicurezza – pur senza assumere i toni di un’emergenza – resta tra i più discussi dai cittadini, preoccupati per gli episodi di microcriminalità che negli ultimi mesi hanno riportato l’attenzione sul ruolo, e sui limiti, del presidio locale.
La Giunta comunale ha approvato negli scorsi giorni un documento che ridisegna in modo sostanziale l’organizzazione interna del Corpo, introducendo una nuova articolazione dei ruoli e delle competenze, allineata alla normativa regionale e pensata per preparare il Comando alla fase che si aprirà nel 2026, quando l’organico tornerà finalmente al completo dopo un periodo di più di un anno segnato da dimissioni e trasferimenti.
La riorganizzazione supera la struttura introdotta nel 2021 e definisce tre livelli funzionali – agenti, ispettori e commissari – con criteri chiari per la distribuzione delle responsabilità operative. L’obiettivo dichiarato è mettere ordine, stabilendo profili professionali, distintivi e ambiti di intervento più precisi. Una scelta presentata come necessaria per far lavorare gli agenti in un quadro più solido e per eliminare ambiguità che negli anni scorsi avevano generato malumori e sovrapposizioni. Non si tratta di un intervento simbolico: il Comandante dovrà ora applicare la riorganizzazione, ridefinendo compiti e procedure, senza nuovi costi a carico del Comune.
La delibera arriva mentre in città monta l’esigenza di una presenza più costante della Polizia Locale, soprattutto nelle ore serali. Gli schiamazzi nei parchi, i gruppetti rumorosi alla Pragranda, i piccoli furti e gli scippi nei mercati s'inseriscono in un contesto nazionale di microcriminalità in aumento, e alimentano la richiesta di pattugliamenti più visibili. Molti residenti, sui social e non solo, hanno chiesto controlli più incisivi, spiegando che la percezione di tranquillità si è assottigliata e che la rete delle telecamere di videosorveglianza non basta da sola a prevenire comportamenti incivili o reati predatori.
In questo scenario, il ritorno a organico pieno nel 2026 rappresenta un cambio di passo atteso. Il Comando potrà contare su nuove assunzioni già annunciate dal Palazzo Civico. Una prospettiva che rende ancora più rilevante l’atto appena approvato: una struttura ordinata permette di distribuire con maggiore efficacia i servizi, programmare turni serali, rafforzare la presenza nei parchi e rispondere in modo più tempestivo alle segnalazioni dei cittadini.
Non mancano, intanto, le discussioni politiche sul ruolo della Polizia Locale in città. La minoranza, più volte, ha contestato la scelta di limitare i turni serali ai soli mesi estivi e a una sola sera a settimana, chiedendo un servizio più esteso e continuativo. Dal canto suo, la maggioranza ricorda che San Mauro resta un Comune con livelli di criminalità bassi rispetto al territorio metropolitano e che la videosorveglianza è già stata ampliata con decine di telecamere funzionanti, integrate da lettori targa ai varchi di accesso alla città. Un sistema che, almeno sulla carta, offre un monitoraggio costante del territorio, pur lasciando ai cittadini la sensazione che serva qualcosa di più concreto sul fronte umano: quello delle pattuglie in strada.
La riorganizzazione del Comando s'inserisce dunque in un equilibrio delicato. È un passo interno, amministrativo, ma arriva in un momento in cui il rapporto tra istituzioni e cittadini sulla sicurezza è in piena ridefinizione. Perché, accanto alle statistiche, ci sono le notti agitate nei quartieri, i furti nei mercati, le segnalazioni nei gruppi online della zona. E c’è la consapevolezza, sempre più diffusa, che a fare la differenza non siano solo le telecamere, ma la capacità di un Corpo di operare in modo coordinato, presente e riconoscibile.
Il 2026 sarà l’anno in cui la Polizia Locale tornerà a essere pienamente operativa nella sua composizione numerica. Con la delibera appena approvata, San Mauro prova a prepararsi a quella fase, costruendo un Comando più ordinato, più coerente con le funzioni richieste e, almeno nelle intenzioni, più pronto a dare risposte concrete a una comunità che chiede soprattutto una cosa: sentirsi ascoltata e protetta.

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