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28 Novembre 2025 - 09:00
Borgaro Torinese, la minoranza denuncia il silenzio dell’Amministrazione: presentato un esposto alla Prefettura
Un esposto formale alla Prefettura di Torino è stato recentemente depositato dal gruppo consiliare di opposizione "Uniti per Cambiare" del Comune di Borgaro Torinese.
Il documento segna un nuovo capitolo della crescente tensione tra la minoranza consiliare e l'Amministrazione comunale, che, a detta della minoranza, avrebbe sistematicamente ignorato oltre trenta interrogazioni e richieste di accesso agli atti presentate nell'ultimo anno.
Il gruppo Uniti per Cambiare, guidato da Elisa Cibrario Romanin, accusa l’Amministrazione di aver omesso risposte su temi di rilevante interesse pubblico, tra cui la sicurezza nelle scuole, la manutenzione del patrimonio urbano e la gestione delle risorse comunali.
"Abbiamo protocollato svariate richieste e interrogazioni su questioni cruciali per la comunità. Nonostante i solleciti, ad oggi, più di trenta richieste sono rimaste senza risposta", afferma Cibrario Romanin.
Il silenzio istituzionale, secondo la minoranza, non rappresenta solo una mancata comunicazione tra i membri del Consiglio comunale, ma una violazione dei principi di trasparenza e legalità che regolano l’operato delle amministrazioni pubbliche.
A tal proposito, il gruppo sottolinea che la trasparenza non è un favore, ma un obbligo sancito dalla legge, che prevede per i consiglieri comunali il diritto di ricevere risposte alle interrogazioni e l'accesso agli atti entro termini definiti.
"Non possiamo accettare che chi gestisce i fondi pubblici e prende decisioni per la città non sia tenuto a rispondere adeguatamente. La trasparenza non è una formalità, è un dovere - ha proseguito Cibrario Romanin - .Abbiamo chiesto alla Prefettura di intervenire e diffidare l’amministrazione comunale, affinché torni a rispettare le regole e i principi minimi di correttezza istituzionale".
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Comune di Borgaro Torinese
Uniti per Cambiare ha proseguito ribadendo l’importanza di rispettare le regole per garantire un corretto esercizio del mandato consiliare, sostenendo che l'inaccessibilità alle informazioni pubbliche ostacola il lavoro della minoranza e impedisce un controllo democratico sull'operato dell'Amministrazione.
"Si tratta di un fatto grave che non riguarda solo noi come gruppo di opposizione, ma il principio stesso di trasparenza e il corretto funzionamento della macchina amministrativa", ha concluso Cibrario Romanin.
L’esposto alla Prefettura giunge dopo una serie di sollecitazioni e richieste di dialogo con l’Amministrazione, che, a quanto riferito dalla minoranza, non ha mai dato risposte sufficienti o tempestive.
Il gruppo di opposizione ha ribadito il proprio impegno a proseguire nel lavoro di controllo e vigilanza, nella speranza che, grazie all'intervento delle autorità competenti, possa essere ripristinata una corretta e trasparente comunicazione tra la Giunta e il Consiglio comunale.
Il Testo Unico degli Enti Locali (art. 43 del D.Lgs. 267/2000) e la Legge 241/1990 sono stati dal Gruppo di minoranza come riferimenti legali chiari che stabiliscono il diritto dei consiglieri comunali di accedere agli atti amministrativi e di ricevere risposte alle interrogazioni entro un tempo ragionevole. La legge, infatti, stabilisce che ogni cittadino ha diritto di accesso agli atti amministrativi, un principio che si applica anche agli eletti nelle istituzioni locali.
L’Amministrazione comunale, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in risposta all’esposto. Resta da vedere come evolverà la situazione e se l’intervento della Prefettura produrrà gli effetti sperati dalla minoranza consiliare.
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