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Il Piemonte si mobilita per la Giornata nazionale del Parkinson: le iniziative per promuovere consapevolezza e ricerca

Tra Mondovì, Torino, Savigliano e Novara un'intera giornata dedicata a informazione, sostegno e partecipazione

Il Piemonte si mobilita per la Giornata nazionale del Parkinson: le iniziative per promuovere consapevolezza e ricerca

Il Piemonte si mobilita per la Giornata nazionale del Parkinson: le iniziative per promuovere consapevolezza e ricerca (foto di repertorio)

Il Parkinson non è soltanto una diagnosi: è una sfida quotidiana che coinvolge pazienti, famiglie, medici, fisioterapisti, associazioni e comunità intere. E proprio per riportare al centro la complessità di questa patologia, il Piemonte risponde con forza alla Giornata nazionale Parkinson promossa dalla Fondazione Limpe, organizzando una serie di appuntamenti diffusi sul territorio. Un mosaico di camminate, seminari, incontri pubblici e momenti di scambio che prendono forma a Mondovì, Torino, Savigliano e Novara, unendo aspetti scientifici, divulgativi e sociali sotto un’unica bandiera: la consapevolezza.

A Mondovì, il cuore dell’iniziativa è una passeggiata, semplice solo all’apparenza. “Un passo per il Parkinson” partirà il 29 novembre alle 14.30 dalla sede dell’associazione La Parkimaca. Sarà una camminata all’interno della città, aperta a tutti: pazienti, famiglie, cittadini, personale sanitario. A organizzarla sono l’Asl CN1, la struttura complessa di Neurologia dell’ospedale Regina Montis Regalis, e La Parkimaca. Qui, il movimento non è un gesto simbolico, ma parte integrante del trattamento: il passo condiviso diventa un modo per dire che il percorso della malattia non si affronta mai da soli. La passeggiata assume così un valore doppio: è esercizio fisico e insieme occasione di vicinanza, perché la socialità e la partecipazione restano strumenti fondamentali per il benessere delle persone con Parkinson.

A Torino, la dimensione è più clinica ma non meno partecipata. Il Centro regionale esperto Parkinson e Disturbi del Movimento, insieme all’Asl Città di Torino e all’ospedale Martini, promuove un seminario nell’Aula Magna dell’ospedale San Lazzaro, sempre il 29 novembre. L’aggiornamento scientifico riguarda le novità terapeutiche e le ultime ricerche, compresi i risultati di uno studio condotto proprio dal Martini. L’incontro offrirà allo stesso tempo la possibilità ai partecipanti di confrontarsi direttamente con neurologi e specialisti durante la sessione di domande e risposte. Un appuntamento che guarda sia ai pazienti sia ai professionisti sanitari, nel segno della continuità tra ricerca, pratica clinica e coinvolgimento della comunità.

A Savigliano, l’Ambulatorio Disturbi del Movimento dell’ospedale Santissima Annunziata propone un altro tassello del quadro regionale: il seminario “Parkinson: passi che curano”, in programma al Palazzo Drago, sempre sabato 29 novembre alle 14.15. Una scelta non casuale nel titolo, perché il cammino, nei territori liguri e piemontesi, è da anni parte integrante delle attività dedicate ai pazienti. Qui, la finalità è restituire un’immagine più completa della patologia: non un destino immobile, ma una condizione che richiede movimento, conoscenza, sostegno e strumenti adeguati.

Infine, a Novara, l’ospedale Maggiore ospiterà alle 15.30, nella Palestra Riattivati, il seminario “Alleanza tra ricerca scientifica e assistenza alla persona con malattia di Parkinson: una sfida per il futuro”. Il titolo riassume perfettamente la direzione verso cui si muove la neurologia moderna: la necessità di integrare scoperte scientifiche e qualità dell’assistenza quotidiana. L’incontro affronterà, infatti, il rapporto tra terapia farmacologica, innovazione tecnologica, riabilitazione e supporto alle famiglie, ricordando che la neuropatologia non è solo una questione clinica ma un tema sociale, umano, di accompagnamento nel tempo.

Quattro città, un’unica missione. La Giornata nazionale del Parkinson, anche in Piemonte, non è soltanto una ricorrenza ma un momento in cui la comunità medica e civile si ricompatta attorno a chi vive con una malattia complessa e spesso poco compresa. E il messaggio che arriva dal territorio è chiaro: la sensibilizzazione passa dal movimento, dal confronto aperto, dal contatto diretto con chi la patologia la studia e la cura ogni giorno. È un invito a camminare, insieme, non solo il 29 novembre.

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