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Cronaca
01 Agosto 2025 - 11:38
Scomparso nei boschi di Sant’Antonino, si cerca Ilario Cuatto: l’ex Abbà amato da tutta la valle (foto archivio)
Le ricerche di Ilario Cuatto, l’87enne residente a Sant’Ambrogio di Susa scomparso nei boschi di Sant’Antonino, sono riprese all’alba di oggi, mercoledì 1° agosto. L’uomo era uscito nella giornata di domenica per una passeggiata, come faceva spesso, ma da allora nessuno ha più avuto sue notizie. A lanciare l’allarme è stata la famiglia, dopo che non ha fatto rientro a casa né risposto al cellulare.
Ieri è stato compiuto un primo passo: la sua auto è stata ritrovata in borgata Vignassa, un piccolo insediamento rurale situato ai piedi dei sentieri boschivi che salgono verso i pendii della zona. Da quel momento, l’intera macchina dei soccorsi si è attivata per perlustrare l’area, nella speranza di individuare qualche traccia dell’uomo o di capire la direzione che potrebbe aver preso.
La zona è impervia, composta da sentieri tortuosi, sottobosco fitto, dislivelli improvvisi, ma Ilario Cuatto la conosceva bene. Nonostante questo, l’età avanzata e il caldo di questi giorni rendono la sua assenza particolarmente preoccupante. Più passano le ore, più le speranze di ritrovarlo in vita si affievoliscono, anche se nessuno dei soccorritori intende arrendersi. L’operazione è infatti ancora in pieno svolgimento e coinvolge decine di operatori.
Sul posto stanno operando ininterrottamente i vigili del fuoco, i volontari dell’AIB, la Protezione Civile locale, le unità cinofile della Polizia, affiancate anche da squadre della Croce Rossa, che hanno messo a disposizione uomini, mezzi e un punto di assistenza. A supporto delle ricerche a terra, sono già stati effettuati sorvoli con droni ed elicotteri, e non si esclude che possano essere impiegati nuovamente nelle prossime ore.
Il quadro, però, si fa complicato. L’area in cui è scomparso Ilario Cuatto è ampia e articolata, con numerosi sentieri che si incrociano e poche tracce nette da seguire. Inoltre, non sono stati trovati oggetti, indumenti, bastoni o elementi che possano fornire un’indicazione chiara agli operatori. Questo impone di procedere lentamente, setacciando metro per metro, senza alcuna certezza.
Ma dietro ai numeri della ricerca e ai mezzi impiegati, c’è una comunità in ansia, che da giorni vive in sospensione e apprensione. Ilario Cuatto non è solo un anziano disperso nei boschi: è una figura conosciuta e benvoluta, che in passato aveva ricoperto anche il ruolo di Abbà durante la festa patronale del paese. Una carica simbolica, ma fortemente identitaria, che negli anni gli aveva guadagnato stima e affetto da parte dei suoi concittadini.
Il mondo delle feste popolari della Valle di Susa – con le sue tradizioni, i suoi rituali e i suoi protagonisti – riconosce nel ruolo dell’Abbà un riferimento sociale importante, e Ilario Cuatto aveva incarnato quel ruolo con sobrietà e partecipazione. Per questo, oggi, la sua scomparsa non scuote solo la famiglia, ma tutto il territorio.
Le bacheche sociali locali si sono riempite di messaggi di solidarietà, appelli alla prudenza per chi si avventura nei sentieri e ringraziamenti ai soccorritori, impegnati da giorni in condizioni difficili. Alcuni volontari si sono offerti per aiutare nelle ricerche, anche se le operazioni restano coordinate dalle forze ufficiali, proprio per evitare di compromettere i percorsi già tracciati dalle unità cinofile.
Al momento, non si esclude alcuna ipotesi. Cuatto potrebbe aver perso l’orientamento, essersi sentito male o essere scivolato in un punto poco accessibile. Gli operatori stanno valutando anche i racconti di chi potrebbe averlo visto nei giorni scorsi, ma nessuna segnalazione concreta è finora giunta.
Intanto la borgata Vignassa, quel punto di partenza silenzioso dove l’auto è ancora parcheggiata, è diventata il centro nevralgico dell’attività di ricerca. Ed è da lì che ogni giorno parte la speranza di ritrovare Ilario Cuatto, vivo, magari stanco o ferito, ma ancora in grado di tornare a casa.
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