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Salute
25 Novembre 2025 - 12:20
“Vaccinatevi ora, non aspettate l’inverno!" Virus respiratori già in forte aumento: la stagione influenzale parte in anticipo
La stagione influenzale è partita con netto anticipo, e i numeri parlano chiaro: i virus respiratori stanno già circolando con intensità, colpendo soprattutto bambini molto piccoli e anziani. Secondo il sistema di monitoraggio RespiVirNet, nella settimana tra il 3 e il 9 novembre si sono registrati circa 435 mila nuovi casi di infezioni respiratorie acute (Ari), pari a 7,64 casi ogni mille assistiti. Un aumento rispetto alla settimana del 20-26 ottobre, quando i casi erano stati 427 mila.
È un segnale inequivocabile che la stagione 2025-2026 sarà diversa dalle precedenti, più precoce e potenzialmente più intensa. Le fasce già in difficoltà sono le stesse che ogni anno pagano il prezzo più alto: i bambini sotto i cinque anni, particolarmente esposti ai virus in ambienti scolastici e comunitari, e gli over 65, nei quali un’infezione respiratoria può evolvere rapidamente in complicanze serie.
Proprio per questo i medici di famiglia lanciano un appello senza mezzi termini: vaccinarsi subito, senza attendere l’arrivo dei primi freddi. A ribadirlo è Tecla Mastronuzzi, responsabile dell’area prevenzione della Simg, la Società italiana di medicina generale. «Ogni punto percentuale in più di copertura vaccinale significa meno complicanze, meno ricoveri e meno pressione sugli ospedali», sottolinea la dottoressa, ricordando come la vaccinazione resti «la misura più efficace per ridurre gli esiti gravi».
Gli esperti raccomandano la vaccinazione non solo agli anziani, ma anche a persone con patologie croniche, alle donne in gravidanza, ai fragili e a chi vive in comunità o in contesti chiusi dove la trasmissione è più rapida. Viene inoltre confermata la raccomandazione alla co-somministrazione con altri vaccini considerati strategici: Covid-19, pneumococco, virus respiratorio sinciziale e herpes zoster.

Oltre al vaccino, restano fondamentali le buone pratiche igieniche: lavaggio frequente delle mani, attenzione ai luoghi affollati durante i picchi stagionali, utilizzo di precauzioni di base in presenza di tosse, raffreddore o sintomi respiratori. Misure semplici, ma che negli anni hanno contribuito a ridurre la diffusione virale.
La stagione influenzale 2025-2026 introduce anche una novità importante: il sistema di sorveglianza nazionale non registra più solo le sindromi influenzali tradizionali, ma l’insieme delle infezioni respiratorie acute (Ari). La nuova categoria comprende influenza, Sars-CoV-2, virus respiratorio sinciziale, rhinovirus, adenovirus e altri patogeni che ogni inverno spingono moltissime persone negli ambulatori dei medici di famiglia.
L’invito degli esperti è unanime: prepararsi adesso significa ridurre gli effetti della stagione nei mesi più freddi, quando i numeri sono destinati a crescere ancora.
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