AGGIORNAMENTI
Cerca
Meteo
25 Novembre 2025 - 09:07
Una notte di fiocchi tra Piemonte e Valle d’Aosta, dalla spolverata in pianura ai 70 cm in alta quota!
Un ritorno dell’inverno che non si è fatto annunciare, arrivato in sordina nella notte, quando un velo di nevischio ha raggiunto persino le aree prossime alle pianure occidentali del Piemonte. Una manciata di minuti è bastata per rivedere il bianco tra gli sbocchi vallivi del Torinese, del Canavese e del Biellese, con una sottile spolverata a partire dai 400-500 metri e qualche centimetro oltre gli 800-1.000 metri. Fenomeni brevi, ma sufficienti a ridisegnare il risveglio di questa mattina.
L’immagine più chiara arriva dalla nuova webcam di Ceres, in Val d’Ala, dove la leggera imbiancata della notte ha coinciso con una temperatura minima di -2°C, un valore che conferma l’irruzione di aria più fredda e l’anticipo di una fase pienamente invernale. La foto diffusa dagli appassionati testimonia un ambiente rigido, con brina e neve mista che si sono aggrappate a tetti e superfici come spesso accade nelle prime irruzioni fredde di stagione.

Spostandosi oltre il confine regionale, la situazione cambia radicalmente: la Valle d’Aosta ha fatto i conti con nevicate che, a differenza della fioccata piemontese, hanno assunto subito un carattere decisamente più consistente. I settori occidentali sono stati interessati da accumuli fino a 60-80 centimetri di neve fresca, una quantità che riporta alla mente gli episodi nevosi più robusti degli ultimi inverni. Anche il fondovalle non è rimasto a guardare: ad Aosta città si registrano 15-20 centimetri, mentre un leggero deposito di neve è stato segnalato persino nelle zone più basse della valle, fino all’area di Verres.
Il quadro complessivo racconta una dinamica tipica delle prime irruzioni fredde tardo-autunnali: un Piemonte occidentale lambito solo marginalmente, con precipitazioni deboli e discontinue, e una Valle d’Aosta pienamente coinvolta dall’ingresso delle correnti umide che si sono incuneate contro la barriera alpina, scaricando grandi quantità di neve soprattutto nei settori esposti.
Per il Piemonte, il passaggio non dovrebbe lasciare strascichi importanti, ma conferma l'avvio di una fase più dinamica dopo settimane dominate da temperature miti e assenza di fenomeni significativi. Sulle Alpi, invece, gli accumuli registrati rappresentano una boccata d’ossigeno per impianti e attività legate alla montagna, anche se il carico nevoso improvviso richiederà attenzione sul fronte della stabilità dei pendii e della gestione del rischio valanghe nelle prossime ore.
Il primo colpo di scena dell’inverno, insomma, è arrivato di notte, senza clamore, come spesso accade. E se in pianura la spolverata resterà un ricordo fugace, il manto spesso caduto in Valle d’Aosta segnerà probabilmente il vero avvio della stagione fredda.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.