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Sanità d’eccellenza a Biella, inaugurata la sala chirurgica ibrida

Integrazione tra chirurgia e radiologia con sistemi come angiotaC

Sanità d’eccellenza a Biella

Sanità d’eccellenza a Biella, inaugurata la sala chirurgica ibrida

La nuova sala chirurgica ibrida dell’ospedale di Biella è stata inaugurata questa mattina alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, della vicepresidente della Regione Elena Chiorino e del consigliere regionale Davide Zappalà. Si tratta di un investimento da 2 milioni di euro, realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Piemonte, Asl Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Associazione Amici dell’Ospedale.

La struttura, spiegano dall’ospedale, rappresenta una piattaforma clinica che unisce in un unico ambiente capacità chirurgiche e diagnostiche di alto livello. La sala è progettata per integrare procedure complesse e tecniche radiologiche avanzate. Nel comunicato diffuso dalla struttura, l’ospedale definisce la sala ibrida «un’infrastruttura clinica d’eccellenza sia per l’attività chirurgica sia per quella radiologica, grazie all’utilizzo integrato di tecnologie avanzate come l’angiotac, oltre a essere parte importante della rete formativa universitaria».

L’apertura operativa non è simbolica. Dall’inizio di novembre nella nuova sala sono già stati eseguiti circa 50 interventi chirurgici, un volume significativo che testimonia la piena funzionalità dell’infrastruttura e la sua immediata integrazione nei percorsi ospedalieri.

La sala ibrida permette ai professionisti di lavorare con imaging ad alta precisione all’interno dello stesso ambiente in cui avviene l’atto chirurgico, riducendo i tempi di diagnosi e di intervento. Una tecnologia che migliora la sicurezza del paziente e consente di affrontare procedure che richiedono coordinamento tra più specialità.

L’inaugurazione conferma il percorso di potenziamento tecnologico avviato sul territorio biellese, sostenuto da una rete istituzionale e filantropica che negli ultimi anni ha contribuito a rafforzare dotazioni, spazi e servizi dell’ospedale.

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