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24 Novembre 2025 - 20:13
Il ministro della Difesa Guido Crosetto
La Fondazione Crt ha scelto di alzare l’asticella, mettendo in campo un piano da 620 milioni di euro entro il 2028 destinato a ridisegnare il panorama dell’innovazione, del terzo settore e dello sviluppo piemontese. L’annuncio è arrivato alle Ogr di Torino durante l’evento “Dare Spazio al Valore”, che ha riunito oltre 500 esponenti delle istituzioni, dell’economia, della ricerca e del non profit. In prima fila l’ad di Unicredit Andrea Orcel, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il governatore Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo e l’ex presidente Fabrizio Palenzona, tornato in sala dopo le dimissioni di un anno fa seguite a un duro scontro interno.
Il piano prevede 350 milioni destinati al terzo settore e 270 milioni per progetti di sviluppo. Una scelta che la presidente Anna Maria Poggi ha motivato indicando una missione più ampia per le fondazioni bancarie, spiegando che oggi «il ruolo delle fondazioni bancarie non è solo sostenere, ma agire come soggetti innovatori, tessitori e sussidiari, capaci di abilitare processi, rafforzare ecosistemi e accelerare percorsi che rendano il territorio inclusivo e competitivo». Poggi ha espresso soddisfazione per la gestione delle partecipazioni in Unicredit e Generali, entrambe detenute al 2%, ricordando che le loro performance hanno portato alla Fondazione extradividendi significativi: «l’altro anno per 64 milioni, quest’anno per 50».
Sulla solidità dei risultati si è soffermata anche la segretaria generale Patrizia Polliotto, sottolineando come «siamo riusciti a moltiplicare il valore del patrimonio grazie a una gestione rigorosa e competente». Un messaggio raccolto sul palco anche da Andrea Orcel, che ha rimarcato il ruolo attivo delle banche nei territori spiegando: «In UniCredit crediamo che il nostro sostegno alle comunità locali non sia solo una responsabilità ma anche un investimento cruciale per il futuro. Apprezziamo l'annuncio della Fondazione Crt che riflette il suo impegno nel promuovere l'innovazione e l'istruzione come pilastri essenziali per affrontare le sfide della società».
Tra i progetti di punta dei prossimi tre anni figura il grande programma di alfabetizzazione all'intelligenza artificiale, sviluppato con l’Università di Torino, nato per dare ai cittadini strumenti adeguati in un mondo sempre più tecnologico. Sul fronte della ricerca vengono annunciati fondi dedicati al centro del Museo Egizio, destinati allo studio della cultura materiale scritta dell'Antico Egitto.
All’innovazione andranno 90 milioni di euro, da distribuire tra investimenti in startup, sostegno all’economia sociale e progetti di rigenerazione urbana. Altri 30 milioni saranno destinati alle Ogr, da un anno sede dell’Istituto di intelligenza artificiale AI4I. La Fondazione annuncia inoltre 8 milioni per la Fondazione Arte Crt e 15 milioni per la Digital Revolution House, nuova casa comune delle tecnologie avanzate. Al fianco del Politecnico nascerà anche una Comunità Energetica Rinnovabile, mentre 6,3 milioni sosterranno le attività dell’Isi Foundation per la ricerca sui dati.
A prendersi la scena è anche l’intervento del ministro Guido Crosetto, che introduce un elemento di riflessione demografica sul lungo periodo: «Parliamo di tecnologia e futuro ma mi chiedo che senso abbia farlo se al 2100 siamo destinati a perdere il 50% della popolazione». Un monito che il ministro accompagna con un invito a mantenere in equilibrio innovazione e coesione sociale: «a non perdere di vista accanto alla crescita tecnologica quella sociale».
La strategia della Fondazione Crt, dunque, si muove su un doppio binario: sostenere il presente attraverso interventi mirati a cultura, welfare e rigenerazione, e preparare il futuro con investimenti strutturali su IA, ricerca, startup e infrastrutture sociali. Un piano che, nelle intenzioni dei vertici, vuole unire continuità e trasformazione, confermando il ruolo della Fondazione come uno dei principali attori di sviluppo del Piemonte.
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