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23 Novembre 2025 - 09:42
Ballando con le Stelle: il Paso di Andrea Delogu con Nikita Perotti infiamma la nona puntata
Andrea Delogu rientra in pista come se non fosse mai mancata. E lo fa con un Paso doble teso, asciutto, quasi feroce, costruito sulle note di Rolling in the Deep. Al suo fianco c’è Nikita Perotti, il ballerino chivassese che ormai è molto più di un compagno di gara: l’intesa tra i due è diventata una miccia, qualcosa che si accende a ogni ingresso in scena e che ieri sera ha fatto vibrare lo studio. Una presenza che le è stata accanto nel momento difficile, come lei stessa ha confidato: “È nel mio cerchio stretto”. Sul volto della Delogu si leggeva la voglia di riprendersi tutto, senza sconti. E infatti si riprende il posto tra i favoriti, non per i voti — che non riportiamo — ma per autorevolezza, eleganza e quella punta di sfida che solo i rientri sanno generare.
La serata, il nono appuntamento di questa edizione di Ballando con le Stelle, si apre con l’omaggio dei maestri alle sorelle Kessler e con la prova legata ai ricordi di vita. Racconti veri, ferite riaperte, scelte che cambiano la traiettoria di un’esistenza. A far commuovere più di tutti è Paolo Belli, che porta in scena l’adozione del ragazzo di Chernobyl che oggi lo ha reso due volte nonno. Il saluto dei nipoti da casa è una lama gentile: lo intenerisce, lo stordisce, lo premia. Dietro di lui Barbara D’Urso, con una pagina familiare che non aveva mai raccontato così. Una lettera del padre, ritrovata anni dopo, le ha rivelato un amore disperato per la madre e un dolore che aveva fratturato i rapporti con i figli. La D’Urso prova a fare pace con quel passato, e per una volta la narrazione televisiva viene messa in silenzio per lasciar parlare la storia.

Andrea Delogu e Nikita Perotti
Poi arriva il momento surreale della serata: il “clone” di Milly Carlucci, interpretato da Giulia Vecchio, tenta di sottrarle la conduzione. Un numero leggero, un diversivo, prima del suo ingresso come ballerina per una notte e del tesoretto che finirà a Magnini e Fognini.
La gara riparte e si torna a parlare di danza vera. Fabio Fognini conquista una standing ovation dopo essersi strappato la maglietta: gesto atletico più che performativo, che piace al pubblico e diverte la giuria, anche se qualcuno lo vede “troppo borghese” nell’approccio alla gara. Filippo Magnini, invece, firma uno dei valzer più puliti ed emozionanti dell’edizione: tecnico, coraggioso, elegante. Martina Colombari chiude la serata con una samba moderna che convince quasi tutti.
Capitolo Rosa Chemical: anche ieri sera l’energia non è arrivata. Una continua introspezione che diventa un recinto e che a Ballando pesa. La giuria lo invita a lasciarsi andare; lui sembra trattenuto da qualcosa che non vuole nominare. E la performance ne risente. Peggio va alla signora Coriandoli, intrappolata dalla sua stessa gag dell’eliminazione: un groviglio di sketch che allunga la puntata senza aggiungere molto allo spettacolo.
Quando la giuria tecnica, i tesoretti e il voto social si sommano, la vetta se la prende Barbara D’Urso con Pasquale La Rocca, vincitrice della serata. Più che una vittoria, una rivincita, maturata anche nel confronto — l’ennesimo — con Selvaggia Lucarelli, che ieri appariva più alla ricerca dello scontro che di un’analisi. La D’Urso stavolta regge, respira, risponde quando serve e non quando conviene. Una dinamica che ha fatto parlare tutto il pubblico del Foro Italico.
Lo spareggio finale è tra Rosa Chemical–Erica Martinelli e Nancy Brilli–Filippo Zara. La Brilli, accusata nei giudizi di “non sorridere abbastanza”, esce con più garbo di quanto le sia stato riconosciuto in pista. Il pubblico salva Rosa Chemical, lei saluta con il sorriso che, paradossalmente, le veniva rimproverato di non avere.
A fine serata la classifica dice questo: Magnini–Tripoli davanti a tutti; subito dopo Belli–Kuzmina e D’Urso–La Rocca; poi Delogu–Perotti, saldamente nella fascia alta; quindi Colombari–Favilla, Fognini–Lini, Chemical–Martinelli e chiude Brilli–Zara, che lascia la gara.
Una puntata lunga, intensa, piena di contrasti: memoria e spettacolo, ironia e dolore, ambizione e fragilità. In mezzo, la coppia Delogu–Perotti, capace di accendere la pista con un Paso che non è solo tecnica, ma racconto. E in una gara che si avvicina al giro di boa, è sempre più chiaro che a Ballando non vince solo chi balla meglio: vince chi sa trasformare un passo in una storia. E ieri sera loro, Andrea e Nikita, quella storia l’hanno scritta.
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