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Cedimento del cancello dell'area cani a Borgaro: la minoranza chiede chiarezza sulla manutenzione

Il gruppo “Uniti per Cambiare” sollecita chiarimenti sull’intervento e sulla sicurezza dell’area cani del Parco Don Banche.

Cedimento del cancello dell'area cani a Borgaro: la minoranza chiede chiarezza sulla manutenzione

Circa un mese fa, Borgaro Torinese è stata al centro di preoccupazioni, in particolare tra i proprietari di cani, a causa di un cedimento strutturale che ha coinvolto il cancello dell’area cani del Parco Don Banche.

La mattina del 13 ottobre, il cancello si presentava con il cardine inferiore completamente distaccato e il montante danneggiato. Una situazione che ha rappresentato un chiaro pericolo per i frequentatori del parco e per i loro animali. Il tutto è stato documentato tramite fotografie dal gruppo consiliare di minoranza Uniti per Cambiare, guidato da Elisa Cibrario Romanin.

L’Amministrazione comunale è intervenuta prontamente per ripristinare la situazione, ma a distanza di un mese il gruppo di minoranza ha riaperto la questione, sollevando interrogativi sull’operato dell’Amministrazione.

“La vicenda solleva ancora interrogativi molto seri - ha dichiarato Cibrario Romanin - il primo intervento di ripristino è stato eseguito senza incarico formale, senza documentazione tecnica, senza dichiarazione di conformità e, secondo quanto comunicato dal Comune, non da operatori economici autorizzati. Un episodio che riteniamo emblematico del metodo adottato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Fabrizio Chiancone”.

La situazione dell'area cani documentata il 13 ottobre dal gruppo Uniti per Cambiare 

Il gruppo Uniti per Cambiare ha espresso preoccupazione per la gestione dell’emergenza, sottolineando l’importanza della sicurezza e della trasparenza amministrativa: “Riteniamo che questi temi meritino attenzione e approfondimento”, ha proseguito la capogruppo.

Il gruppo di minoranza ricostruisce l’accaduto: il 13 ottobre, durante il sopralluogo, hanno riscontrato che il cancello era stato sistemato in modo improvvisato.

“La situazione era evidente e documentata da fotografie - ha spiegato Cibrario Romanin - Nel pomeriggio, abbiamo trovato il cancello 'sistemato' con un intervento che non era conforme, così abbiamo inviato una segnalazione urgente al Comune e un’interrogazione con richiesta di chiarimenti”.

Uniti per Cambiare ha descritto la prima risposta fornita loro dal Comune come non soddisfacente. La minoranza ha ribadito la necessità di un intervento adeguato e di una verifica della sicurezza dell’intera area. In risposta a una seconda richiesta, il 15 ottobre, l'Ufficio Tecnico ha confermato che l’intervento non era stato effettuato da una ditta incaricata.

“Se l’intervento non è stato eseguito da una ditta incaricata, chi ha effettuato il lavoro?” ha chiesto Cibrario Romanin, sollevando dubbi sull’affidabilità e la conformità dell'intervento. “Perché è stato eseguito senza incarico, senza qualifiche e senza la documentazione richiesta dalla normativa?”

Nonostante le sollecitazioni, il gruppo di minoranza ha affermato di non aver ricevuto alcuna risposta concreta alle sue richieste.

“La situazione era ed è pericolosa - ha ribadito Cibrario Romanin - .Il rischio non era teorico ma concreto. La riparazione effettuata non ha risolto il problema del cardine difettoso, e l’intervento sembrava essere stato eseguito da personale non specializzato. Inoltre, la normativa UNI EN 12604/2021 impone l’installazione di funi di sicurezza, cosa che non è stata fatta.”

Fotografia del 20 novembre 2025 che documenta lo stato attuale del cancello e l’intervento effettuato

Il gruppo ha continuato a sollecitare una verifica straordinaria su tutti i cancelli comunali, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso delle infrastrutture pubbliche. “Nonostante le nostre richieste, non abbiamo ricevuto ulteriori riscontri. Il cancello è stato ripristinato, ma il supporto di fissaggio è rimasto in condizioni pessime e nessuna fune di sicurezza è stata installata”, ha sottolineato Cibrario Romanin.

In seguito agli sviluppi della vicenda, Uniti per Cambiare ha formulato alcune richieste ufficiali: la trasmissione immediata di tutta la documentazione relativa agli interventi, l’indicazione del personale coinvolto, una verifica straordinaria di tutti i cancelli comunali, e l’installazione delle funi di sicurezza previste dalla normativa. Inoltre, il gruppo ha richiesto maggiore trasparenza nelle comunicazioni future sugli interventi effettuati e programmati.

“Le richieste di trasparenza e sicurezza non sono negoziabili. La sicurezza dei cittadini non può essere affidata a interventi improvvisati o non documentati”, ha concluso Cibrario Romanin.

La vicenda del cancello del Parco Don Banche continua a essere monitorata dalla minoranza, che insiste sulla necessità di fare chiarezza.

Uniti per Cambiare ritiene che la sicurezza dei cittadini e la trasparenza amministrativa siano temi fondamentali, che richiedono un impegno costante da parte dell’Amministrazione.

"Riteniamo che la sicurezza dei cittadini e la trasparenza amministrativa siano temi che meritano attenzione e approfondimento", ha concluso Elisa Cibrario Romanin.

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