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Saluggia, scontro sulle compensazioni nucleari: Farinelli tenta la strada dell’unità, ma la minoranza dice no

Nel Consiglio convocato sul dossier CIPESS, il Sindaco chiede un voto unanime per le agevolazioni 2026. L’opposizione si sfila e rimanda tutto al Bilancio

Saluggia, scontro sulle compensazioni nucleari

Saluggia, scontro sulle compensazioni nucleari: Farinelli tenta la strada dell’unità, ma la minoranza dice no

Il Consiglio comunale di Saluggia, riunito giovedì 20 novembre in una seduta trasmessa in diretta streaming, ha riportato al centro del dibattito uno dei temi più delicati della storia amministrativa del paese: la gestione dei fondi CIPESS derivanti dalle compensazioni nucleari previste dall’articolo 4 del decreto legge 314/2003. Un capitolo che incrocia passato, presente e futuro di un territorio che da decenni convive con un’eredità ingombrante – gli impianti nucleari – e che proprio attraverso quelle risorse cerca di sostenere servizi, agevolazioni e opere pubbliche.

A prendere la parola è stato il sindaco Libero Farinelli, che ha convocato la seduta dopo le recenti comunicazioni arrivate dal Ministero sulle modalità di utilizzo dei fondi. Davanti al Consiglio il primo cittadino ha ribadito un punto chiave: la volontà dell’Amministrazione di continuare a finanziare le agevolazioni anche per il 2026 utilizzando le risorse CIPESS, ma solo a condizione che questa scelta sia condivisa da tutto il Consiglio comunale, come avvenne nel 2012 quando la linea fu votata all’unanimità.

Per Farinelli, il passaggio non è formale: significa garantire una copertura politica stabile, che non possa essere rimessa in discussione a fine mandato e che sancisca un patto di responsabilità comune fra maggioranza e minoranza. Una scelta che il Sindaco ha definito necessaria per tutelare i cittadini e per evitare che un tema tanto sensibile venga trascinato nel gioco dei cambiamenti di maggioranza.

La minoranza, però, ha scelto di non aderire alla proposta. Pur riconoscendo la centralità del dossier e l’importanza del vincolo ministeriale, i consiglieri di opposizione hanno attribuito la responsabilità delle future decisioni solo al Sindaco e alla Giunta, chiedendo che l’Amministrazione si attenga rigorosamente alle indicazioni contenute nelle delibere CIPESS. Una posizione che equivale a sfilarsi dalla linea comune richiesta da Farinelli, rinviando le scelte definitive al momento dell’approvazione del Bilancio 2026/2028, quando la minoranza si riserverà di esprimere la propria posizione.

Un passo indietro che il Sindaco ha registrato con rammarico. Pur prendendo atto della mancata condivisione, Farinelli ha confermato di voler proseguire con la linea amministrativa adottata dall’inizio del mandato, impegnandosi a ottenere dal Ministero e dagli organi competenti le necessarie garanzie politiche. In attesa della nuova Delibera CIPESS – che potrebbe arrivare nei prossimi mesi – il primo cittadino ha dichiarato che farà «tutto il possibile» per mantenere le agevolazioni, pur non escludendo eventuali revisioni se i tempi ministeriali dovessero allungarsi ulteriormente.

La seduta, seguita da molti cittadini anche attraverso la diretta Facebook e YouTube, restituisce un’immagine chiara: il dossier compensazioni nucleari continua a rappresentare la frattura più profonda tra maggioranza e minoranza. Da un lato chi chiede una linea unitaria per affrontare un tema che supera gli schieramenti; dall’altro chi preferisce mantenere un margine di autonomia politica, rimandando ogni posizione al momento del voto sul bilancio pluriennale.

A Saluggia, intanto, l’attesa è carica di interrogativi. Le compensazioni nucleari restano il polmone finanziario più rilevante per il Comune: risorse che possono alleggerire la pressione fiscale, sostenere servizi e programmare investimenti. Ma senza una rotta condivisa, il margine di manovra si assottiglia. E mentre il Ministero prepara le nuove linee di indirizzo, la comunità osserva con attenzione: qui più che altrove, il futuro passa anche da decisioni che hanno il peso della storia.

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