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21 Novembre 2025 - 15:09
Caos sulla Sp13, semaforo in tilt e automobilisti allo scontro: il cantiere Enel trasforma Valperga-Cuorgnè in una trappola quotidiana
Da giorni la provinciale 13 tra Valperga e Cuorgnè è diventata una roulette russa del traffico. E non per colpa degli automobilisti, ma di un semaforo temporaneo che ogni mattina decide di morire all’alba, lasciando il senso unico alternato senza alcuna regolazione. Risultato: file, manovre impossibili, insulti, spintoni, chiamate ai carabinieri e un cantiere che sembra la caricatura di se stesso.
Giovedì alle 7.15, come ormai accade a ripetizione, uno dei due semafori di cantiere è completamente spento. Gli automobilisti provenienti da Cuorgnè sfilano tranquilli con il loro verde acceso. Quelli che arrivano da Valperga, invece, vedono solo l’auto davanti che avanza e fanno lo stesso, convinti – o illusi – che il loro turno sia arrivato. Peccato che il tratto a senso unico misuri quasi quattrocento metri, abbastanza perché il caos si generi in un attimo.
Così, poco dopo, due colonne di auto si ritrovano naso contro naso al centro del cantiere, impossibilitate a retrocedere. E, come spesso accade sulle strade italiane, dalla discussione all’aggressione il passo è breve. Due conducenti scendono e cominciano a urlarsi addosso, ognuno convinto di essere dalla parte del giusto. Gli operai del cantiere scappano fuori dal loro furgone e cercano di dividerli, mentre qualche automobilista si blinda dentro l’abitacolo come in un rifugio anti-atomico e altri tirano fuori il telefono, pronti a trasformare l’ennesima lite stradale in contenuto virale.

La scena è patetica, ma perfettamente prevedibile. Perché quel semaforo – fondamentale per evitare incidenti – viene acceso ogni sera e puntualmente si spegne prima delle 8.30, quando gli operai arrivano per riattivarlo. Una gestione che definire approssimativa è un eufemismo, soprattutto considerando che il cantiere è firmato Enel ed è destinato alla posa di un nuovo cavo ad alta tensione “fondamentale per due aziende della zona”.
C’è un paradosso evidente: si lavora per portare energia, ma neppure il semaforo riesce a restare acceso. Nel frattempo, gli automobilisti rischiano quotidianamente litigi, tamponamenti e risse, mentre la circolazione resta ostaggio di una batteria che non regge l’alba e di un impianto che ogni mattina si trasforma in un dispositivo ornamentale.
Dal Comune, si invita alla calma e a segnalare i malfunzionamenti. Ma la verità è che il tratto di strada tra Valperga e Cuorgnè è diventato un simbolo di come si possa gestire un cantiere necessario con modalità tutt’altro che all’altezza. E se ogni giorno bisogna sperare che il semaforo decida di collaborare, significa che qualcosa, nell’organizzazione, non sta funzionando.
Finché non si troverà una soluzione definitiva, la Sp13 resterà l’ennesimo esempio di ordinaria inefficienza locale, dove lavori urgenti e sicurezza stradale procedono su binari opposti. E i cittadini, come sempre, pagano il prezzo più alto.
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