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Startup Marathon premia NanoMuG: una torinese tra le tre migliori innovazioni d’Italia

Alla finale di Milano protagoniste le tecnologie deep tech: tra sostenibilità, biotecnologie e nuovi materiali il Paese mostra il volto più avanzato dell’ecosistema startup

Startup Marathon premia NanoMuG: una torinese tra le tre migliori innovazioni d’Italia

Startup Marathon premia NanoMuG: una torinese tra le tre migliori innovazioni d’Italia

L’edizione 2025 della Startup Marathon si chiude con una fotografia nitida dell’Italia che innova: un Paese capace di trasformare ricerca, tecnologia e creatività imprenditoriale in soluzioni ad alto impatto industriale. A conquistare il primo posto è la realtà pisana CDC Studio, che ha presentato un materiale plastico innovativo ottenuto interamente da scarti tessili, lavorabile con le principali tecnologie di stampaggio e capace di garantire un abbattimento del 70% delle emissioni di CO₂ rispetto alla plastica vergine. Un progetto che unisce circular economy, ricerca sui materiali e capacità di scalare in settori diversificati, dall’arredamento all’automotive.

La finale, ospitata nella sede UniCredit di Milano, ha riunito dodici startup selezionate da una rosa iniziale di quasi sessanta candidature provenienti da incubatori, acceleratori, università e centri di ricerca di tutta Italia. Una giuria composta da imprenditori, investitori e specialisti del settore ha individuato i tre progetti più promettenti, con un podio che fotografa la varietà dell’innovazione nazionale.

Al secondo posto si è piazzata la startup viterbese GeneSys Bio, che ha sviluppato un dispositivo diagnostico con kit liofilizzati pronti all’uso, capace di identificare patogeni e antibiotico-resistenze in meno di un’ora. Un sistema pensato per cliniche, case di cura, studi medici e farmacie, sostenuto da una strategia commerciale basata su kit in abbonamento e protetto da un primo brevetto già depositato.

Sul terzo gradino del podio la torinese NanoMuG, sostenuta dall’incubatore 2i3T dell’Università di Torino, che si è distinta per una tecnologia ispirata ai meccanismi naturali del muco umano: nanoparticelle mucosomiche capaci di incapsulare e rilasciare farmaci avanzati come RNA, proteine e peptidi. Un’innovazione validata in vitro e in vivo, coperta da due brevetti e destinata a entrare nel mercato tramite licensing entro il 2027.

La selezione delle finaliste ha messo in luce alcuni dei filoni più dinamici del deep tech italiano: biotecnologie, healthcare, nuovi materiali, economia circolare, cybersecurity e tecnologie industriali avanzate. I riconoscimenti assegnati non si limitano al podio: tutte le realtà finaliste avranno un accesso privilegiato all’Executive MBA in Business Innovation del MIB Trieste School of Management, mentre UniCredit Start Lab ha attribuito un premio speciale alla startup ascolana Cyber Evolution.

CDC Studio, oltre alla vittoria assoluta, ha ottenuto anche il premio come migliore startup a maggioranza femminile, che garantisce l’ingresso nel programma di internazionalizzazione “BoostHerUp” promosso da Area Science Park. La tecnologia sviluppata dalla fondatrice Cristina Di Carlo, denominata Miktòs, consente di trasformare fibre tessili, abiti dismessi e invenduti in un polimero estrudibile a ciclo infinito. A questo si aggiunge Cōēo, un rivestimento impermeabile e antivento ottenuto riciclando imballaggi in plastica. Una pipeline che intercetta due filiere critiche: i rifiuti tessili e gli imballaggi non biodegradabili.

Accanto al contest principale, la Startup Marathon ha confermato l’efficacia del programma Open Innovation B2B, che mette in relazione startup e grandi aziende per rispondere a esigenze di innovazione specifiche. Una formula che si affianca alla competizione e consolida un ecosistema in cui acceleratori, parchi scientifici e università giocano un ruolo decisivo nel passaggio “dal laboratorio al mercato”.

Le dichiarazioni dei promotori sottolineano un messaggio comune: la necessità di sostenere un’innovazione capace di generare impatto economico, tecnologico e ambientale. Da Area Science Park a UniCredit Start Lab, fino alla Fondazione Comunica, tutti descrivono un’Italia vivace, con un tessuto imprenditoriale che chiede occasioni, connessioni e investimenti. Nella stessa direzione va il commento dei fondatori della Startup Marathon, che definiscono il contest “un movimento, un ambiente, una community che accelera la crescita delle idee ad alto potenziale”.

I nomi delle startup premiate si aggiungono a quelli delle eccellenze delle scorse edizioni, tra cui spiccano soluzioni di diagnostica, robotica, intelligenza artificiale e sostenibilità. Un percorso che, anno dopo anno, costruisce una geografia sempre più solida dell’innovazione italiana, dove Torino, con realtà come NanoMuG, continua a ritagliarsi un ruolo rilevante nei settori della ricerca biotecnologica e farmaceutica avanzata.

Alla fine, l’edizione 2025 conferma la direzione: l’Italia può competere nei settori tecnologicamente più esigenti, a condizione che l’ecosistema continui a creare reti, offrire mentoring, attrarre capitali e valorizzare i talenti. Startup Marathon, nel suo ruolo di piattaforma nazionale, prova a fare esattamente questo.

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