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Santa Anastasia a Monastero: la tradizione rivive nella patronale

La festa patronale che cresce anno dopo anno, tra riti religiosi che si tramandano, canto spontaneo e gastronomia tipica

I priori, la carità e il sindaco di Monastero

I priori, la carità e il sindaco di Monastero

Una tradizione che affonda le radici nel passato e che, anno dopo anno, continua a rinnovarsi senza perdere la sua autenticità. La festa patronale in onore di Santa Anastasia si conferma ancora una volta uno degli eventi più attesi di Monastero di Lanzo, capace di richiamare centinaia di persone da tutte le Valli di Lanzo e dal ciriacese per quattro giornate dense di emozioni, incontri, canti e buon cibo.

Dal 14 al 17 novembre il piccolo paese, che conta appena 300 abitanti, si è letteralmente trasformato in un vivace palcoscenico di tradizioni locali, sotto la regia della Pro Loco di Monastero-Chiaves, da anni custode e promotrice di questa manifestazione. E se il passare del tempo ha imposto qualche cambiamento, lo spirito della festa, che ruota attorno alla celebrazione religiosa della terza domenica dopo Ognissanti, è rimasto immutato.

Come sempre, gastronomia e convivialità hanno caratterizzato le varie giornate. Polenta concia, risotto con la toma e soprattutto il celeberrimo fritto misto piemontese – sold out con una settimana di anticipo anche quest’anno – hanno conquistato i palati dei numerosi visitatori. Piatti semplici e genuini, che raccontano una cultura fatta di valori condivisi e di ricette tramandate con orgoglio.

La tensostruttura gremita già dal venerdì ha inaugurato al meglio la festa, svolgendosi tra commensali e ballerini del liscio che nelle varie serate hanno danzato sulle note delle orchestre di nomi significativi nel panorama musicale piemontese, come Aurelio Seimandi e Luigi Gallia.

Molto partecipate le serate di ballo liscio

Il sabato è stato dedicato alla quarta edizione della rassegna “La Sera dei Canti”, un tributo al canto spontaneo che caratterizzava le antiche feste di paese. Nonostante la pioggia, i cori ospiti hanno portato le loro voci per le vie intorno alla piazza della chiesa, creando un’atmosfera suggestiva, quasi sospesa nel tempo. Fra gli ospiti di quest’anno I Cantori di Mezzenile, Li Magnoutoun di Cantoira, Le Corde Locali di Viù, i Cantori del Canavese e i Piccoli Cantori della Valle Sacra. Dopo l’esibizione all’aperto, i gruppi si sono spostati nel palazzo comunale per l’inaugurazione della mostra “Le Chiavi del… Monastero”, che raccoglie serrature e chiavi dal 1200 ad oggi. Dopo l’inaugurazione alla presenza del sindaco Maurizio Togliatti i gruppi di cantori hanno eseguito alcuni brani, accompagnando i visitatori fino all’ora di cena.

La mostra "Le chiavi del... Monastero" allestita presso i locali comunali

I cori durante i canti presso i locali della mostra

Durante la serata i cori sono saliti sul palco alternandosi in brani tradizionali, ma il momento più emozionante è stato senza dubbio l’esecuzione corale del celebre canto “La Luigina”, che ha raccolto attorno allo stesso ritornello circa 50 cantori. Poi, nel vero segno della tradizione, è arrivato anche qualche brano fuori programma, donato spontaneamente al pubblico presente. “La Sera dei Canti, giunta alla quarta edizione, vuole mettere insieme gruppi canori che coltivano questa particolarità del canto spontaneo in coro. L’idea di creare questa giornata è nata per far rivivere, in occasione della festa patronale di Santa Anastasia, le atmosfere della tradizione e non disperdere questo aspetto culturale della nostra gente – racconta Nicola Ferroglia, presidente della Pro Loco – Sono soddisfatto del risultato per i riscontri positivi ricevuti da cantori e pubblico e dalle emozioni che la serata riesce a far vivere. Un grazie a tutti i gruppi che hanno partecipato e che hanno permesso di perpetuare la tradizione”.

I cori riuniti sul palco per il canto de "La Luigina"

La domenica è stata dedicata alla celebrazione religiosa della patrona. La Santa Messa, officiata dal nuovo parroco don Stefano Bertoldini, è stata resa ancora più suggestiva dalla presenza dei priori Micol, in costume tipico di Monastero, e Gianni Moretto. Ad accompagnare la cerimonia, come da tradizione, la banda musicale “La Montanara. La pioggia ha impedito la processione con la statua, ma non ha spento il clima di partecipazione, culminato con la distribuzione del pane della carità e il bacio della reliquia. La mattinata è terminata con il rinfresco, la distribuzione dei galet beneaugurali e il ballo delle curente, per poi sfumare nel pranzo curato dalla Pro Loco, che è stata anche l’occasione per festeggiare Santa Cecilia della banda musicale. Al termine del pranzo i saluti e i ringraziamenti di rito del presidente della Pro Loco Nicola Ferroglia, del parroco don Stefano Bertoldini e dell’assessore comunale Marco Grivet Brancot. Nel pomeriggio spazio alla buona musica con il coinvolgente concerto della Filarmonica di Grosso, diretta dal maestro Fulvio Massa Bova. In serata sono invece tornati protagonisti la gastronomia con la merenda sinoira e poi il ballo liscio.

I priori durante la distribuzione della carità

La statua di Santa Anastasia nella parrocchiale di Monastero

La chiesa parrocchiale di Monastero gremita di fedeli in occasione della Messa 

Il concerto della Filarmonica di Grosso diretta dal maestro Fulvio Massa Bova

Lunedì 17 novembre la tradizionale cena di Santa Anastasiëtta a base di risotto con la toma ha richiamato ancora una volta una grande partecipazione, trasformando l’ultima serata in un momento conviviale e festoso. Sulle note della Fanfara si è così conclusa l’edizione 2025 della festa patronale che, anche quest’anno si è dimostrata un evento in crescita, capace di attrarre, emozionare e valorizzare il territorio. Un successo reso possibile grazie all’impegno di tante persone, molte delle quali, pur non essendo tutti residenti stabili, custodiscono nel cuore un legame profondo con Monastero. Un ringraziamento particolare viene rivolto ad Assunta e Simona per la preziosa collaborazione nella preparazione della carità e dei galet, all'Associazione di ricerca storico-archeologica "P. Savant" per la mostra fotografica allestita all'interno della tensostruttura, il Gruppo di Protezione Civile e il Comune di Monastero.

La Pro Loco informa che sono ancora da ritirare i premi abbinati ai numeri estratti: 2115, 0126, 2164, 2123, 0726, 1545. Inoltre la mostra “Le Chiavi del… Monastero” sarà ancora aperta domenica 23 novembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Per chi avesse piacere di visitarla in altri momenti può contattare Domenico 3480926641.

Grande partecipazione per gli appuntamenti gastronomici proposti dalla Pro Loco

Il corteo con i priori, le autorità e la banda musicale

La banda musicale "La Montanara"

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