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Sindaco di Ivrea, silenzio assordante sulla censura contro d’Orsi

Dopo lo stop imposto da Pina Picierno alla conferenza del professor Angelo d’Orsi, Nuovi Equilibri Sociali chiede al primo cittadino di prendere posizione. Ivrea, città antifascista, resta in attesa di una parola chiara dal suo sindaco.

Censurato perché non allineato: Torino zittisce Angelo d’Orsi in nome della democrazia

Angelo D'Orsi

Nei giorni scorsi, sullo stesso tema, sono già intervenuti Franco Giorgio e Maurizio Perinetti, offrendo letture diverse ma ugualmente preoccupate. Oggi pubblichiamo la lettera di Nuovi Equilibri Sociali, che entra nel dibattito con toni ancora più netti, chiamando direttamente in causa il sindaco di Ivrea e il suo silenzio sulla vicenda della conferenza di Angelo d’Orsi bloccata a Torino.

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Riceviamo e pubblichiamo.

Di Gramsci, D'Orsi e di altri fascisti.

La nostra epoca vive certamente un’epoca d’oro in quanto a paradossi. Qualche giorno fa, nella Torino della libertà di espressione liberale e comunista, da Einaudi a Gramsci, è accaduto un fatto che, in tempi più genuinamente antifascisti dei nostri, avrebbe sicuramente suscitato lo sdegno delle massime cariche istituzionali, dalla scuola e l’università, all’ordine dei giornalisti (e forse anche qualche dimissione di certi rappresentanti politici), ma che oggi è accolta, al più, nella totale indifferenza dalla grande politica.

La vicenda capita al più importante studioso al mondo di Antonio Gramsci, il Professore Angelo d’Orsi, già pluridecennale docente presso l’Università di Torino, il cui prestigioso curriculum resta inspiegabilmente ignorato da una classe dirigente tanto mediocre quanto miope.

Ebbene accade che il Professore avrebbe dovuto esporre alcune argomentazioni, relativamente allo stato democratico europeo, al Polo del ’900 di Torino, in particolare, con riferimento al conflitto Russo-Ucraino e alla libertà di espressione. Come in una barzelletta, la Vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, esponente del Partito Democratico, decide di aggredire la conferenza operando al fine di sospenderla, di fatto verificando lo stato di salute della nostra democrazia. Quanto questo sia un’azione degna delle tanto additate democrature così invise alla signora Picierno, o dei fascisti al tempo di Gramsci, lasciamo giudicare ai lettori e agli storici del futuro.

Ci chiediamo, invece, se il Sindaco di Ivrea e la sua maggioranza, che hanno più volte visto onorata la loro città dalle conferenze e dagli spettacoli culturali del Prof. d’Orsi, se non debbano dissociarsi e prendere posizione, contro questi metodi di censura portati avanti da alcuni membri importanti di un partito che, oltretutto, sostiene questa amministrazione e che si definisce “democratico”.

La vicenda ha avuto un lieto fine (e non grazie alle istituzioni): l’indignata reazione di tanti cittadini comuni ha fatto fronte alle nuove squadracce e ha reso possibile spostare l’incontro presso un’altra sede, più genuinamente costituzionale, e così l’incontro si è tenuto ugualmente il 12 novembre al circolo Arci di via Salerno a Torino.

La città di Ivrea è fiera della propria tradizione antifascista, fin da quando i partigiani salvarono la città dai bombardamenti angloamericani con azioni che costarono la vita a una generazione di cittadini. Non intendiamo permettere alla dilagante ondata autoritaria, ignorante e (così riteniamo) al soldo dello straniero, di prendere il sopravvento e di agire indisturbata con manganelli di velluto.

Nello spirito di quella stessa Liberazione dall’oppressione, dalla menzogna istituzionale, dell’ignoranza utile a chi vuole fare del prossimo uno schiavo, che avvenne quel lontano 25 aprile 1945, Nuovi Equilibri Sociali chiede al Sindaco della città dalle rosse torri di prendere pubblicamente le distanze dalle azioni infamanti e intimidatorie di Pina Picierno e del suo entourage, e di proporsi ad accogliere sul suo territorio la replica della conferenza “Russofobia. Russofilia. Verità” del Prof. Angelo d’Orsi, in tal caso ci troverà pronti a sostenere l’evento.

Cordiali saluti
Nuovi Equilibri Sociali

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