La 29ª Colletta Alimentare si è chiusa ieri restituendo l’immagine più autentica della solidarietà italiana. In quasi 12mila supermercati, da Nord a Sud, l’iniziativa di Banco Alimentare ha mobilitato oltre 155mila volontari e circa 5 milioni di donatori, trasformando un gesto semplice – lasciare una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata – in un impegno condiviso capace di incidere sulla vita di migliaia di famiglie.
Il bilancio nazionale parla di 8.300 tonnellate di prodotti donati, con un incremento del 5% rispetto al 2024. Numeri importanti, che raccontano una partecipazione diffusa nonostante l’instabilità economica e il maltempo che ha colpito molte zone del Paese. Un risultato che conferma la forza di una comunità capace di attivarsi anche nei momenti più complessi.
La risposta del Piemonte è stata particolarmente significativa: 691 tonnellate di alimenti raccolti, ben venti in più rispetto alle 671 del 2024. Un dato che consolida il trend di crescita degli ultimi anni, passato dalle 594 tonnellate del 2023 alle 570 del 2022, fino alle 548 del 2021. Una progressione costante che permetterà nei prossimi mesi di sostenere 115mila persone in difficoltà attraverso la rete dei 575 enti caritativi convenzionati.
Il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino, ha sottolineato il valore di questo risultato: «Ancora una volta la generosità dei piemontesi è stata più forte della crisi economica, dell’aumento del costo del paniere alimentare e anche della giornata di pioggia, che tradizionalmente scoraggia le persone a uscire di casa. L’unica parola che mi sento di esprimere in questo momento in cui la soddisfazione supera la stanchezza è grazie. Grazie ai nostri volontari, grazie agli esercizi commerciali che hanno aderito, grazie a tutti coloro – esponenti della politica, della cultura e della società civile – si sono spesi per promuovere la Colletta, e grazie soprattutto alle migliaia di cittadini che hanno risposto al nostro invito a donare, ognuno secondo le sue possibilità, tutti con una generosità e un altruismo che ci fanno guardare al futuro con rinnovato ottimismo».
Il senso profondo della giornata è stato richiamato anche da Papa Leone XIV, che domenica scorsa ha ricordato la necessità di affrontare le cause strutturali della povertà senza dimenticare la responsabilità di costruire «segni di speranza» attraverso gesti quotidiani e concreti.
E per chi non ha potuto partecipare alla raccolta fisica, la Colletta non è ancora finita: prosegue infatti online fino al 1° dicembre, grazie alle piattaforme digitali che permettono di acquistare prodotti destinati alle famiglie sostenute dal Banco Alimentare. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito bancoalimentare.it.
L’edizione 2025 non lascia dunque solo numeri, ma una fotografia limpida di un Paese che, nonostante crisi e difficoltà, continua a riconoscere nella solidarietà un punto fermo. Un gesto collettivo che, anno dopo anno, diventa un segno tangibile di comunità e di futuro condiviso.