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16 Novembre 2025 - 15:57
Volpiano è una cittadina in movimento. Da quando ha ottenuto il finanziamento del bando “Territori in Luce” della Fondazione Compagnia di San Paolo, il progetto “Sulle Tracce di Guglielmo da Volpiano” ha acceso un fermento culturale che non accenna a diminuire.
Un percorso costruito dal Comune insieme a cinque realtà canavesane, Fondazione Canavese2030, Terra di Guglielmo ODV, RunnerTeam99, Congregazione dell’Immacolata Concezione e CAI Volpiano, per riportare al centro la figura del monaco che, mille anni fa, fece di questa terra un crocevia europeo di spiritualità e innovazione.
Il cuore delle iniziative, in questi giorni, batte nella sala polivalente Maria Foglia, dove è stata inaugurata una mostra dedicata proprio a Guglielmo da Volpiano, riformatore religioso e architetto dell’anno Mille.
L’esposizione ripercorre la vita di un uomo capace di intrecciare fede, architettura e cultura con una visione sorprendentemente moderna, restituendo al pubblico la grandezza di chi seppe vedere nella conoscenza un motore di rinascita. A illustrare il percorso è stato Ugo Cena dell’associazione Terra di Guglielmo, impegnata da anni nel valorizzare il lascito del monaco.
Il primo gruppo di visitatori è arrivato proprio in occasione dell’apertura della mostra, grazie ad un tour organizzato da "Turismo Torino" e sempre facente parte del progetto "Territorio in Luce".
"Ecco i primi turisti che vengono a Volpiano per conoscere il territorio e la figura di Guglielmo da Volpiano" racconta l’assessore alla Cultura Barbara Sapino.

I turisti in visita a Volpiano con il sindaco Panichelli e la guida Boselli
A fare gli onori di casa è stato il sindaco Giovanni Panichelli, che ha accompagnato i partecipanti lungo l’itinerario dedicato al monaco. Con la guida turistica Roberto Boselli, i visitatori hanno ripercorso i luoghi simbolo della sua storia, prima di concludere la mattinata con la visita della mostra illustrata da Ugo Cena.
Nel pomeriggio, il gruppo ha raggiunto l’abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese, di cui Guglielmo fu il fondatore. Qui, grazie alla disponibilità della Soprintendenza ai Beni Culturali e alla collaborazione degli Amici di Fruttuaria, è stato possibile ammirare gli splendidi mosaici che ancora oggi testimoniano l’importanza del complesso monastico. Lungo il percorso, grazie alla pasticceria Papillon, hanno degustato la loro specialità “la Volpianina”.
"Guglielmo da Volpiano è un personaggio ancora poco conosciuto - spiega Piero Balbo Mossetto, presidente dell’associazione Terra di Guglielmo -. Con il millenario dell’Abbazia di Fruttuaria, nel 2003, si è iniziato a parlare di più di lui e da lì è nata la nostra associazione. Vorremmo farlo conoscere ulteriormente: ha riformato monasteri in tutta Europa, è stato abate a Digione ed è più noto in Francia che in Italia. Insieme agli “Amici del Passato” di San Benigno Canavese stiamo continuando a studiare la sua figura. Grazie al progetto Territori in Luce realizzeremo anche un fumetto da regalare alle scuole".
Il sindaco Giovanni Panichelli e l'assessora Barbara Sapino hanno commentato: "Siamo molto contenti che tutti i partner siano lavorando alacremente al progetto, mantenendo le scadenze , visto che i tempi di realizzazione sono molto stringenti e realizzando passo dopo passo tutte le progettualità che sono previste nella progettualità del bando. Molte attività sono già arrivate a compimento. Ci auguriamo che questo grande lavoro possa, in futuro, portare benefici al territorio e contribuire a valorizzare la figura di Guglielmo da Volpiano, affinché possa ottenere la giusta riconoscenza e una maggiore visibilità nel suo luogo di origine".
Volpiano riscopre così uno dei suoi personaggi più illustri, restituendogli centralità attraverso un lavoro di squadra che unisce storia, cultura e partecipazione. Un percorso che non celebra solo il passato, ma costruisce un’identità contemporanea, capace di attrarre visitatori e rimettere in circolo un patrimonio che attendeva solo di essere raccontato.

La visita all'Abbazia di Fruttuaria
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