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15 Novembre 2025 - 19:09
Spartiti ingialliti, storie ritrovate: la Banda di Ivrea svela il suo tesoro nascosto
C’è una musica che non veniva più ascoltata da decenni. Una musica fatta di fogli ingialliti, inchiostro sbiadito, fotografie d’altri tempi, appunti sparsi che raccontano non soltanto la storia della Banda Musicale “Città di Ivrea”, ma anche quella di un’intera comunità. È da questa consapevolezza che nasce “La Musica ritrovata”, il progetto storico-musicale che mercoledì 26 novembre 2025, alle ore 11, verrà presentato nell’Auditorium del Liceo “Carlo Botta”. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la scuola, sarà introdotta dagli interventi del presidente della banda Alberto Fornero, della dirigente del liceo Lucia Mongiano, della musicologa Alice Fumero, della storica Maria José Ragona, degli studenti coinvolti nel percorso di alternanza scuola-lavoro e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Ivrea.


Da anni, negli armadi della banda, esiste un archivio storico tanto vasto quanto dimenticato: partiture manoscritte, fotografie d’epoca, documenti fragili, consumati dal tempo e destinati, senza un intervento immediato, a un lento e inesorabile degrado. È un patrimonio prezioso, che custodisce la memoria musicale di Ivrea e del Canavese, una memoria che oggi rischia di scomparire per sempre. Per questo la Banda Musicale di Ivrea ha deciso di salvarla, catalogarla, restaurarla e soprattutto restituirla alla collettività, aprendo l’archivio a cittadini, scuole, studiosi e appassionati. L’obiettivo è far risuonare nuovamente quelle musiche che hanno accompagnato feste popolari, celebrazioni civili, momenti solenni e ricordi condivisi, ridando voce a una storia che appartiene a tutti.
Il 2026 sarà interamente dedicato a questo lavoro di ricerca e rinascita culturale. Il progetto coinvolge musicologi, esperti di storia locale, studenti del Liceo Botta impegnati nell’alternanza scuola-lavoro, musicisti e arrangiatori che avranno il compito di trascrivere e valorizzare i manoscritti ritrovati, molti dei quali firmati da autori eporediesi e canavesani. L’iniziativa acquista un significato ancora più profondo perché arriva in concomitanza con il 150° anniversario dello statuto della scuola di musica, un traguardo che la banda desidera celebrare con eventi aperti alla cittadinanza.
La prima fase del progetto riguarderà l’ordinamento e la catalogazione dell’intero patrimonio musicale conservato negli archivi. Una volta verificata la completezza delle partiture, si procederà alla loro trascrizione e al riarrangiamento per organici moderni, affinché possano tornare a essere eseguite in pubblico. Il lavoro non si limita alle musiche: sono già state avviate ricerche negli archivi comunali, religiosi e fotografici, oltre alla raccolta di testimonianze orali di ex musicisti e cittadini, perché la storia della banda non vive soltanto sulla carta, ma nella memoria di chi l’ha vissuta.
Si prevede anche il recupero di un ricco patrimonio documentale fatto di fotografie, manifesti, diplomi, targhe, uniformi e materiali che testimoniano oltre un secolo di attività musicale. Tutto ciò confluirà in un’esposizione pubblica che coinvolgerà scuole e associazioni del territorio, restituendo valore a una tradizione culturale che merita di essere riscoperta e condivisa. Una parte fondamentale del percorso sarà dedicata alla selezione delle composizioni più significative, che saranno trascritte integralmente, adattate per le moderne orchestre a fiato, registrate e raccolte in un CD che permetterà di conservare e diffondere questo patrimonio ritrovato. Tra i materiali più preziosi spicca la storica bandiera del 1902, che verrà restaurata e restituita al suo splendore originale.
Il grande progetto, che intreccia memoria, cultura e identità, sarà presentato ufficialmente ai cittadini durante il concerto che la Banda Musicale di Ivrea terrà sabato 29 novembre al Teatro Giacosa. La serata, intitolata “Tasti bianchi e tasti neri”, proporrà un incontro inedito tra tradizione bandistica e sonorità jazz grazie alla presenza di due artisti di fama internazionale: Chiara Bertoglio, che interpreterà al pianoforte la celebre “Rapsodia in Blue” di George Gershwin, e Max Tempia, che arricchirà l’evento con improvvisazioni all’organo Hammond sulle musiche eseguite dalla banda. Sarà il primo momento in cui la città potrà percepire il respiro profondo di un progetto che unisce passato e futuro, memoria e innovazione, e che promette di restituire alla comunità un pezzo fondamentale della propria storia musicale.

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