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13 Novembre 2025 - 22:11
Scossa di terremoto nel Torinese, magnitudo 2.4 con epicentro a Viù (foto di repertorio)
Una nuova scossa di terremoto ha attraversato il Torinese nella serata di giovedì 13 novembre, aggiungendo un altro episodio a una sequenza sismica che, da inizio mese, sta interessando diverse aree della provincia. Alle 20:58, un sisma di magnitudo 2.4 è stato registrato nella zona di Viù, nelle Valli di Lanzo, a una profondità di 12 chilometri. La Sala Sismica dell’INGV di Roma ha localizzato l’evento con precisione pochi secondi dopo la scossa, confermando l’intensità moderata ma comunque avvertita in modo distinto da molti residenti.
Secondo le prime valutazioni del meteorologo Andrea Vuolo, il movimento è stato percepito in una porzione ampia di territorio, estesa tra la bassa Valle di Susa, il Canavese e la cintura nord di Torino. Le segnalazioni dei cittadini sono arrivate in rapida successione: Nole, Sant’Ambrogio, Traves, Vallo Torinese, Vauda Canavese, San Carlo Canavese, Villar Dora, Ala di Stura, Pessinetto, Corio, Lanzo Torinese, Rocca Canavese, Valperga, Chianocco, Varisella, Almese, Rubiana, Coassolo Torinese, Cafasse, Meana di Susa, Balangero e Mathi. In tutte queste aree, il tremolio è stato percepito come un leggero scuotimento, spesso accompagnato da un rumore breve e improvviso, simile a un colpo secco proveniente dal sottosuolo.
Non si registrano danni né richieste di intervento ai vigili del fuoco, ma la scossa ha comunque riacceso l’attenzione su un mese particolarmente movimentato dal punto di vista sismico. Si tratta infatti del quarto evento registrato nel Torinese nel mese di novembre, dopo quelli avvenuti nei giorni scorsi a Pinasca, Vinovo e Carema. Tre episodi minori, ma importanti per ricostruire il quadro della micro-sismicità che caratterizza l’area pedemontana occidentale.
La zona di Viù e delle Valli di Lanzo è nota per una sismicità di bassa intensità, legata alla complessa struttura geologica alpina. Scosse come questa, pur non rappresentando un pericolo per la popolazione, vengono registrate con attenzione dagli strumenti dell’INGV perché contribuiscono a definire l’attività delle faglie locali. Anche per questo la sequenza di novembre viene monitorata con particolare cura dai tecnici, che analizzano andamento, profondità e distribuzione degli epicentri.
Molti cittadini, soprattutto nei comuni più vicini all’epicentro, hanno raccontato di aver percepito la scossa mentre erano in casa, seduti o in movimento, e di aver distintamente sentito vibrare porte, finestre o arredi leggeri. Il fenomeno, data la magnitudo contenuta, è durato pochi istanti, ma è bastato per essere avvertito da una vasta area compresa tra le Valli di Lanzo, il Canavese e il fondovalle di Susa.
Le autorità locali non hanno diramato allarmi e non risultano interruzioni ai servizi. La Sala Sismica dell’INGV continuerà nelle prossime ore a monitorare la situazione, come avviene per ogni sequenza sismica anche di lieve entità.
Il Torinese resta dunque un territorio interessato da piccole scosse periodiche, che raramente generano danni ma che testimoniano una costante attività nel sottosuolo. La scossa di Viù va inserita proprio in questo quadro: un episodio isolato, ma parte di un mese che ha già registrato più movimenti rispetto alla media stagionale.
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