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13 Novembre 2025 - 14:12
Educazione finanziaria e lotta all’usura: Atc e Scialuppa CRT avviano un nuovo fronte di prevenzione nelle case popolari
L’usura non arriva mai all’improvviso. Si infiltra tra difficoltà economiche, scarsa conoscenza finanziaria, prestiti facili concessi da soggetti che ignorano intenzionalmente la situazione dei clienti. È in questo contesto che nasce l’alleanza tra ATC del Piemonte Centrale e La Scialuppa – Fondazione Antiusura CRT, presentata questa mattina nella Sala Convegni Lia Varesio di corso Dante, a Torino, con un primo incontro di formazione rivolto ai dipendenti dell’Agenzia. Un appuntamento che non rimarrà isolato: all’inizio del prossimo anno, lo stesso percorso sarà portato direttamente nei quartieri di edilizia sociale, per incontrare gli abitanti delle case popolari.
L’iniziativa poggia su un dato incontrovertibile: le situazioni di fragilità economica, spesso concentrate nei contesti di edilizia residenziale pubblica, sono un terreno fertile per chi opera ai margini della legalità. Ed è proprio lì che ATC e Scialuppa vogliono intervenire prima che l’indebitamento diventi ingestibile. La formazione, tenuta dagli esperti della Scialuppa CRT, ha l’obiettivo di fornire strumenti concreti a chi ogni giorno è in contatto con gli assegnatari degli alloggi, in modo da poter riconoscere, intercettare e indirizzare correttamente chi rischia di scivolare in situazioni critiche.
L’apertura dei lavori è stata affidata ai presidenti Ernesto Ramojno, alla guida della Fondazione Antiusura CRT, e Maurizio Pedrini, presidente di ATC del Piemonte Centrale. Ramojno ha ricordato come l’esperienza della Scialuppa — “18 mila casi seguiti e 47 milioni di finanziamenti bancari garantiti senza costi per i cittadini” — fotografi il peso sociale del fenomeno. La fondazione lavora da quasi trent’anni con persone che, d’improvviso, non riescono più a sostenere prestiti e rate. Insieme agli istituti di credito seri esiste infatti una “galassia grigia”, formata da soggetti che concedono denaro ignorando deliberatamente la sostenibilità dell’indebitamento dei clienti, spesso con tassi o metodi che sfiorano l’usura vera e propria. Per Ramojno, investire sull’educazione finanziaria significa costruire una barriera di prevenzione prima che la spirale del debito travolga famiglie e individui.

Pedrini ha ricordato che negli alloggi gestiti dall’Agenzia vivono circa 56 mila persone, spesso in contesti difficili: nuclei monoreddito, anziani soli, famiglie in transizione lavorativa. Per questo, la formazione rappresenta un tassello strategico della missione di Atc, che negli ultimi anni ha cercato di spostare l’attenzione dal semplice ruolo di gestore del patrimonio abitativo a quello di soggetto attivo nelle politiche sociali. L’azione dell’ente, nelle intenzioni del presidente, vuole diventare un presidio di welfare abitativo, capace di affiancare i residenti e prevenire forme di indebitamento che possano sfociare in ricatti o nel coinvolgimento di circuiti criminali. Il richiamo al progetto di autorecupero mostra come Atc stia tentando di ridefinire il proprio ruolo non solo come amministratore di case, ma come promotore di percorsi di autonomia e responsabilizzazione.
Alla presentazione ha partecipato anche l’assessore regionale alla Casa e al contrasto alle mafie, Maurizio Marrone, che ha ribadito il valore dell’iniziativa come strumento di prevenzione. Per Marrone, informare significa sottrarre terreno proprio a quei circuiti mafiosi che, nelle fasi di maggiore difficoltà, approfittano delle fragilità economiche per proporre “soluzioni” immediate che diventano gabbie. La Regione, ha spiegato, affianca questa collaborazione con il proprio Fondo AntiUsura, pensato per offrire un’alternativa concreta a chi rischia di cadere nella rete dell’indebitamento illecito.
La scelta di portare la formazione anche nei quartieri di edilizia popolare segna un passaggio importante. Non solo prevenzione istituzionale, ma presenza sul territorio, incontro diretto, dialogo con chi più spesso vive il peso di bollette, rate, arretrati, prestiti contratti per emergenze familiari. È un ampliamento di prospettiva che riconosce l’usura come fenomeno sociale prima ancora che criminale. Intercettarne i segnali significa ridurre non solo il rischio economico, ma anche quello psicologico: l’isolamento, la vergogna, la paura sono parte integrante delle dinamiche che portano al baratro.
Il percorso avviato oggi, dunque, mira a costruire una rete stabile tra istituzioni, enti del terzo settore e cittadini. Una rete fatta di conoscenza e di strumenti: la capacità di leggere una proposta di finanziamento, di riconoscere tassi anomali, di valutare un prestito “troppo facile”, di chiedere aiuto prima che sia tardi. L’usura si combatte anche così: insegnando a gestire il debito come uno strumento, non come un’ultima speranza che rischia di diventare un cappio.
La collaborazione tra ATC e La Scialuppa CRT proseguirà nei prossimi mesi con un programma di incontri pubblici, pensati per rafforzare una cultura della prevenzione in un ambito — quello del disagio economico nelle case popolari — dove ogni errata scelta finanziaria può trasformarsi rapidamente in un problema collettivo. Una strategia che punta a dare alle persone strumenti concreti per affrontare le difficoltà e a impedire che chi vive in condizioni fragile diventi bersaglio di chi, dell’indebitamento altrui, fa un affare.
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