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Dove conviene davvero fare la spesa: la classifica che svela i supermercati più economici

L’indagine Altroconsumo fotografa un’Italia divisa tra rincari e risparmi possibili

Dove conviene davvero fare la spesa: la classifica che svela i supermercati più economici

Dove conviene davvero fare la spesa: la classifica che svela i supermercati più economici

C’è un’Italia che fa la spesa con la calcolatrice in mano e un’altra che si affida ancora all’abitudine. Ma nel 2025, abituarsi costa caro. Secondo l’ultima indagine di Altroconsumo, scegliere il supermercato giusto può far risparmiare fino a 3.700 euro l’anno. Non una cifra simbolica, ma quasi il 40% della spesa media annuale per una famiglia di quattro persone. In tempi in cui il carrello pesa più del mutuo, non è un dettaglio.

Il primato della convenienza va a Eurospin, seguito da Aldi e Lidl: il trio che da anni alimenta la sfida al ribasso e che oggi consolida la propria leadership. Ma il dato più interessante è un altro: anche tra i discount le differenze si fanno sentire, e il risparmio non è più automatico. I prezzi medi, infatti, sono cresciuti del 26% dal 2021 al 2025, più dell’inflazione generale. Segno che anche i supermercati “low cost” si sono spostati verso un’offerta più ampia e qualitativamente migliore, ma meno economica.

L’indagine di Altroconsumo – giunta alla 36ª edizione – ha passato al setaccio 1.150 punti vendita in 67 città italiane, analizzando 1,6 milioni di prezzi. È una fotografia dettagliata dell’Italia dei carrelli, con sorprese e conferme. Al Nord si continua a risparmiare di più: Venezia è la città meno cara, mentre Sassari risulta la più costosa. Il Sud resta penalizzato, non tanto per colpa delle catene quanto per la scarsità di concorrenza e la minore presenza di discount. Il risultato è un Paese dove la spesa alimentare diventa una questione di geografia.

Altroconsumo ha costruito la classifica basandosi su diversi “profili di acquisto”: chi compra solo prodotti economici, chi sceglie le marche, chi mescola tutto in un carrello “misto”. Nel primo caso Eurospin è imbattibile. Nella spesa “mista”, invece, vincono Famila e In’s Mercato: il primo tra i supermercati tradizionali, il secondo tra i discount. Se poi si considerano solo i prodotti a marchio dell’insegna, il primato passa a Carrefour, che garantisce un risparmio fino a 3.308 euro all’anno.

Dietro i numeri, però, c’è un messaggio politico ed economico. L’inflazione rallenta, ma il carrello non torna indietro. Tra marzo 2024 e marzo 2025, i prezzi sono saliti in media del 2,2%, con punte del 2,4% nei supermercati tradizionali. Un’onda lunga che si somma ai rincari accumulati negli ultimi anni: tra il 2021 e oggi, i prezzi sono cresciuti del 24% nei supermercati e del 23% negli ipermercati. Chi ha creduto che “dopo l’emergenza” i prezzi sarebbero scesi, oggi scopre l’illusione: la normalità costa più di prima.

C’è poi un paradosso: i discount restano i più convenienti, ma sono anche quelli che hanno aumentato di più i prezzi. Il motivo? Da un lato l’aumento dei costi energetici e logistici, dall’altro un salto di qualità strategico. I grandi marchi del risparmio hanno investito su assortimenti più ricchi e prodotti premium, che piacciono a una clientela sempre meno povera ma ancora attenta al portafoglio. Il risultato è un carrello ibrido, dove accanto al detersivo “basic” spunta il pesto bio, e dove la fedeltà non si compra più solo col prezzo.

Il risparmio, dunque, esiste ma va costruito. E varia a seconda del tipo di spesa e della città. Una coppia può risparmiare fino a 3.273 euro l’anno, un single fino a 2.249 euro. Ma per riuscirci serve metodo: confrontare i prezzi, rinunciare alle abitudini, evitare la fedeltà cieca alle insegne. Un consiglio che Altroconsumo traduce in cifre, ma che racconta anche un mutamento sociale. Fare la spesa non è più un gesto quotidiano, è una strategia economica.

In questo quadro, Famila emerge come il simbolo di un equilibrio possibile: non il discount duro e puro, ma neanche il supermercato “di marca”. Per chi alterna convenienza e qualità, il suo indice di prezzo 100 lo colloca in cima tra gli iper e super italiani, insieme a Coop e Conad. Mentre tra i discount la medaglia d’oro va a In’s Mercato, seguito da Eurospin e Lidl. In pratica, l’Italia del risparmio si divide tra chi punta tutto sul prezzo e chi cerca un compromesso.

Ma il dato più inquietante resta quello di fondo: dal 2021 il carrello è rincarato del 25%. E nessun supermercato, per quanto virtuoso, può azzerare questo divario. Il risparmio massimo possibile – quei 3.700 euro tanto citati – non è la regola, ma il limite superiore per chi incastra promozioni, offerte e scelte consapevoli. Una forma di sopravvivenza economica che dice molto del Paese. Un’Italia che non smette di fare la spesa, ma che ormai fa i conti prima ancora di entrare nel supermercato.

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