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Un sogno chiamato tennis: i bambini del Regina Margherita protagonisti alle ATP Finals

Dalla malattia al campo centrale, la magia di Nitto e UGI regala sorrisi e speranza

L'ingresso in campo di Carlos Alcaraz, accompagnato da Eva Nicole di 7 anni, che, alla domanda quanto è alto il campione Alcaraz, la piccola ha risposto: "Come papà".

L'ingresso in campo di Carlos Alcaraz, accompagnato da Eva Nicole di 7 anni, che, alla domanda quanto è alto il campione Alcaraz, la piccola ha risposto: "Come papà".

Un momento di pura emozione e speranza ha attraversato il Pala Alpitour di Torino, dove i pazienti dell’ospedale Infantile Regina Margherita e dell’associazione UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV hanno vissuto un’esperienza destinata a restare nella memoria. Su invito di Nitto, Title Sponsor delle Nitto ATP Finals, ventisei bambini, in terapia o fuori terapia, sono scesi in campo per accompagnare i migliori otto tennisti del mondo all’ingresso delle partite.

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Un gesto di attenzione e sensibilità che ha trasformato un grande evento sportivo in una straordinaria occasione di solidarietà. Nitto, che ha scelto UGI come Charity Partner dell’edizione 2025, ha organizzato nei minimi dettagli la partecipazione dei piccoli ospiti, fornendo loro divise da tennis e assistenza fino al momento più atteso: la stretta di mano con i campioni.

Per i bambini, ma anche per le loro famiglie, si è trattato di un momento di gioia autentica e leggerezza, come testimoniano i tanti messaggi arrivati all’associazione: «Un momento di spensieratezza e speranza dopo la lunga e difficilissima malattia», scrive una madre. Un altro genitore aggiunge: «Grazie di cuore a tutti coloro che hanno provveduto a realizzare questo grande sogno». E ancora: «Grazie per la magnifica esperienza che stanno vivendo i miei figli».

Un’emozione condivisa anche dal presidente di UGI, il professor Enrico Pira, che ha sottolineato: «Il loro gesto di attenzione nei confronti dei bambini in difficoltà trova la massima espressione in quello che offrono loro, dando valore assoluto al messaggio positivo dello sport ed aiutandoli anche a superare difficoltà che la malattia pone loro quotidianamente».

Enrico Pira

Alle sue parole si è unita la professoressa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita, che ha dichiarato: «Un'esperienza unica che verrà ricordata per sempre dai bambini e dai ragazzi, desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza che stanno vivendo».

Franca Fagioli

Durante le giornate di gara, anche i dirigenti di Nitto hanno espresso la loro emozione: «Per noi i veri vincitori sono stati i bambini e le bambine di UGI». Un sentimento ricambiato dall’associazione, che ha voluto ringraziare pubblicamente l’azienda: «Anche per noi di UGI. Grazie di tutto Nitto».

Tra le immagini più tenere di questa edizione, quella di Carlos Alcaraz che entra in campo tenendo per mano Eva Nicole, 7 anni. Alla domanda su quanto fosse alto il campione spagnolo, la piccola ha risposto sorridendo: «Come papà». Una frase semplice, capace di racchiudere tutta la meraviglia e la normalità ritrovata di un giorno che, per molti di loro, resterà indelebile.

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