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Torino
08 Novembre 2025 - 10:34
I migliori tennisti del pianeta hanno sfilato nel cuore di Torino, trasformata per l’occasione in un autentico salotto del grande tennis mondiale. In piazza Castello, davanti a un pubblico entusiasta e festoso, Jannik Sinner e i suoi colleghi hanno percorso il blue carpet allestito per la cerimonia inaugurale della quinta edizione delle Nitto ATP Finals 2025, prima di accedere al palco del Teatro Regio per la conferenza stampa di presentazione dell’evento. La città, avvolta da un’atmosfera elettrizzante, si prepara così ad accogliere per il quinto anno consecutivo la competizione che mette di fronte i migliori otto giocatori del mondo.
Ai lati del tappeto blu, una folla di appassionati ha atteso per ore, armata di smartphone, cartelloni e palline da autografare, nella speranza di strappare un selfie o una dedica ai propri beniamini. L’accoglienza più calorosa – come prevedibile – è stata riservata a Jannik Sinner, idolo di casa e simbolo del movimento tennistico italiano. L’azzurro, protagonista assoluto del circuito e vincitore di tornei prestigiosi, è attesissimo sul campo dell’Inalpi Arena, dove tenterà di migliorare il già straordinario risultato della scorsa stagione, quando aveva incantato il pubblico con vittorie memorabili.
Applausi e cori hanno accompagnato anche l’arrivo di Carlos Alcaraz, lo spagnolo destinato a essere il principale rivale di Sinner nella corsa al trofeo e nella battaglia per il primato nel ranking mondiale di fine anno. I due giovani fuoriclasse rappresentano il futuro del tennis: due stili diversi, due personalità forti, un’unica passione che accende l’immaginazione dei tifosi. L’eleganza della cerimonia ha fatto il resto: i giocatori, in abito scuro e camicia bianca, si sono presentati in ordine di classifica, sfilando tra applausi e flash, offrendo un’immagine di sportività e classe che ha emozionato la piazza.
Tuttavia, al momento della cerimonia inaugurale, il gruppo dei partecipanti non era ancora completo. A Torino erano presenti sei tennisti, in attesa che si definiscano gli ultimi due posti disponibili nella “Race to Turin”. Tutto dipende dalle decisioni di Novak Djokovic, che deve ancora confermare la sua partecipazione dopo una stagione in cui ha centellinato gli impegni, e dall’esito del torneo ATP di Atene, dove Lorenzo Musetti è ancora in corsa per conquistare l’ultimo slot utile. In caso di successo, l’Italia potrebbe contare su due rappresentanti tra i “Magnifici 8”, un traguardo che sancirebbe definitivamente il peso del tennis azzurro sulla scena mondiale.
Il pubblico torinese, intanto, ha risposto come sempre con entusiasmo e calore. La città è ormai abituata a ospitare grandi eventi, ma le ATP Finals hanno un sapore particolare: uniscono spettacolo, eleganza e adrenalina. Le vetrine del centro addobbate di blu, le bandiere internazionali che sventolano lungo via Roma, la musica che accompagna le proiezioni sui palazzi storici: tutto concorre a trasformare Torino in una capitale sportiva globale, capace di fondere la sua identità barocca con la modernità scintillante del tennis d’élite.
Le Finals non sono solo un torneo, ma l’atto conclusivo di una stagione intera, una sorta di mondiale a inviti riservato ai migliori otto giocatori e alle otto coppie di doppio più forti del pianeta. Per una settimana, l’Inalpi Arena diventa un’arena di gladiatori moderni, dove ogni punto pesa come una finale e ogni partita può riscrivere la storia. Dopo Londra e Shanghai, il testimone è passato a Torino, che ha saputo accogliere e valorizzare l’evento, grazie anche all’organizzazione della Federazione Italiana Tennis e Padel e al sostegno delle istituzioni locali.
In attesa del primo servizio, l’atmosfera è già quella delle grandi occasioni. Gli occhi di tutti sono puntati su Sinner, chiamato a confermare la maturità sportiva raggiunta e a trascinare l’Italia verso un sogno che sembrava impossibile fino a pochi anni fa. Ma il tennis, si sa, è anche imprevedibilità, talento e cuore: e proprio per questo, Torino è pronta a vivere un’altra settimana di emozioni, tra colpi di classe, sfide epiche e applausi che risuoneranno ben oltre i confini dell’arena.
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