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“Cairo vattene”: lo striscione appare sul Ponte Nuovo di San Mauro a poche ore dal derby

A poche ore dal fischio d’inizio tra Juventus e Torino, appare un messaggio di protesta contro il presidente granata sul ponte di San Mauro Torinese

“Cairo vattene”: lo striscione appare sul Ponte Nuovo di San Mauro a poche ore dal derby

“Cairo vattene”: lo striscione appare sul Ponte Nuovo di San Mauro a poche ore dal derby

Alla vigilia del derby della Mole, la tensione si sposta fuori dal campo. A San Mauro Torinese, nella notte tra venerdì e sabato, è comparso uno striscione di protesta contro il presidente del Torino Calcio, Urbano Cairo, affisso sul ponte che collega il centro del paese a piazza Europa. La scritta, sintetica e inequivocabile — “Cairo vattene” — è stata notata all’alba da diversi automobilisti e passanti.

Il gesto arriva a poche ore dal fischio d’inizio della stracittadina tra Juventus e Torino, in programma oggi, sabato 8 novembre, alle 18 all’Allianz Stadium. Una partita sempre carica di significati sportivi e identitari, ma che questa volta si accompagna a un clima di malcontento crescente all’interno della tifoseria granata. Da tempo, infatti, una parte consistente dei sostenitori del Toro contesta la gestione societaria di Cairo, accusandolo di mancanza di ambizione e di scarsi risultati sportivi negli ultimi anni.

L’autore dello striscione resta ignoto, ma il luogo scelto — un punto ben visibile del traffico cittadino, lungo la direttrice verso Torino — lascia poco spazio al caso. La collocazione a San Mauro, storicamente terra di forte passione granata, dà alla protesta un valore simbolico aggiuntivo, in un momento in cui l’ambiente del Toro è attraversato da divisioni e malumori.

Dopo la diffusione delle immagini sui social, è arrivata la presa di posizione del Toro Club di San Mauro Torinese, che ha chiarito di non avere alcun legame con l’iniziativa e di prendere le distanze dal gesto.

Alla vigilia del Derby della Mole, il clima resta teso, ma la città si prepara comunque alla sfida più sentita dell’anno, in uno scenario dove il campo rischia ancora una volta di essere oscurato dal malessere fuori dagli spalti.

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