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Castellamonte saluta il luogotenente Malloci: ora vicecomandante a Ivrea

Cerimonia in sala consiliare tra applausi, sorrisi e riconoscenza reciproca. Mazza, Medaglia e Fava ricordano la collaborazione durante i momenti più difficili

Castellamonte saluta il luogotenente Malloci: ora vicecomandante a Ivrea

Castellamonte saluta il luogotenente Malloci: ora vicecomandante a Ivrea

Castellamonte ha salutato ufficialmente, nel pomeriggio di giovedì 6 novembre, il comandante della Stazione dei Carabinieri, il luogotenente Francesco Malloci, trasferito a Ivrea dove ricoprirà il ruolo di vice del capitano Armir Gjeci.
La cerimonia si è tenuta alle 16 in sala consiliare, dove si erano riuniti i rappresentanti dell’amministrazione cittadina e dei suoi uffici — il segretario comunale, il comandante della polizia municipale — ma anche quelli delle associazioni di volontariato, dalla Croce Rossa agli Alpini alle guardie ambientali. Insieme a loro un nutrito gruppo di sindaci e il consigliere regionale Mauro Fava. C’era anche il nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ivrea, il capitano Armir Gjeci.

Si è trattato di una cerimonia ufficiale ma dal tono familiare, svoltasi in un’atmosfera amichevole e allegra, dove non sono mancate le battute scherzose. Un chiaro segno che il rapporto instauratosi fra il luogotenente e i rappresentanti delle istituzioni locali era basato sulla stima e sulla fiducia reciproche.

Dopo il discorso del sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza, è intervenuto il capitano Gjeci, che ha posto l’accento sulla collaborazione, fondamento del proprio operato, come già aveva fatto il suo predecessore, il capitano Grasso.
“Mi ha colpito molto – ha dichiarato – l’attaccamento delle istituzioni all’Arma dei Carabinieri e non è scontato: vuol dire che c’è un fortissimo e reciproco senso civico. È motivante poter lavorare in un clima del genere, nonostante le difficoltà quotidiane. Ci tenevo a conoscervi, a farvi sapere che, se si dovessero verificare delle problematiche, potrete esprimerle al comandante che verrà o anche direttamente a me: vi farò avere il mio numero. Quello che sto cercando di fare è attuare una collaborazione ancora più forte tra il Comando e il territorio: abbiamo 14 stazioni in tutto il Canavese e nessuna deve considerarsi cosa a sé, dobbiamo lavorare insieme. Vi capiterà di vedere a Castellamonte pattuglie provenienti da Cuorgnè ma anche da Ivrea e da Valchiusa”.

Gli intervenuti

Viste le premesse, il luogotenente Malloci è la persona giusta per rivestire il ruolo di vicecomandante. “Era stato designato dal mio predecessore per sostituire il collega Curreri che lascerà il servizio attivo ed è una scelta che condivido. Ha le doti che servono: di indole pacata ma decisa, è molto vicino al personale ma soprattutto molto preparato. Come mio vice, mi dovrà supportare e… sopportare”.

La disponibilità è un aspetto che hanno sottolineato tutti: dal sindaco Mazza ai suoi omologhi di Rueglio, Strambinello, Loranzè e Cintano, fino ai volontari della Croce Rossa.
Il vicesindaco Teodoro Medaglia ha ricordato il rapporto “d’amicizia e di affetto, la forte collaborazione”, e l’interessato ha confermato, precisando con un sorriso che “all’inizio abbiamo avuto degli attriti perché era appena arrivata una stretta sulle norme riguardanti le manifestazioni e quando mi vedeva si disperava: gli ero molto indigesto! Abbiamo però sempre trovato una quadra, non ho mai impedito lo svolgimento di nessun evento e tutto è andato bene”.

Il capogruppo di maggioranza Alessandro Musso, che si occupa delle Politiche Sociali, ha posto l’accento sull’aspetto umano: “Nel 90% delle occasioni abbiamo avuto a che fare con personaggi un po’ borderline, fra delinquenza e disagio, che dovevano allo stesso tempo essere aiutati e castigati. In questi casi ci sono due modi di agire: applicare pedissequamente le regole o cercare di risolvere il problema ed è questo che ha sempre fatto. Il suo valore aggiunto è stato il rapporto umano, la capacità di cercare il meglio per la persona che aveva davanti”.

Fava, portando il saluto del presidente Alberto Cirio, ha citato il periodo difficile del Covid e l’alluvione dello scorso aprile: “In quei momenti ha mostrato una calma incredibile, tenendo tranquilli tutti: cosa non facile di fronte alle tante criticità. Questo ci ha aiutati ad affrontare la situazione”.

Francesco Malloci, di origini sarde, opera da tempo nel Canavese: prima di comandare la Stazione di Castellamonte era stato per vent’anni in Valchiusella. In città era arrivato nel 2018.

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