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06 Novembre 2025 - 22:22
Ala di Stura, impianti di risalita accesi di notte e paese al buio: la lettera di Franco Amato
ALA DI STURA — C’è chi, stanco di vedere sprechi e contraddizioni, decide di prendere carta e penna e scrivere. È il caso di Franco Amato, che con una lettera inviata alla nostra redazione denuncia l’ennesimo paradosso amministrativo: impianti di risalita illuminati a giorno, anche di notte e a seggiovia chiusa, mentre il paese resta al buio, tra strade dissestate e servizi dimenticati.
Liborio La Mattina
Riceviamo e pubblichiamo:
«Vengo a conoscenza del fatto che la prossima stagione invernale vedrà gli impianti di risalita di Ala di Stura in funzione. La notizia è senza ombra di dubbio molto positiva. La chiusura di questi ultimi tre anni, dovuta ad imperizia e pressapochezza dei rappresentanti della amministrazione comunale, committente di una impresa non solo inutile, ma anche costosissima per la collettività, onerosa sia per la realizzazione che per il conseguente smantellamento. Potremmo dire che sarebbe terreno fertile per il Gabibbo. Soldi pubblici spesi prima per fare e poi per disfare, facendo finta di niente e sperando che nessuno se ne accorgesse. Adesso pare sia tutto alle spalle, però la cosa che sinceramente non mi va troppo giù è che si continui a sperperare il denaro pubblico. Informandomi sono venuto a conoscenza del fatto che il Comune di Ala di Stura ha aperto una forma di finanziamento per lavori a mio modesto parere non indispensabili, ovvero la realizzazione di un impianto di illuminazione su tutta la linea della seggiovia che dal capoluogo sale alla vicina Pian Belfè. Non ne capisco in maniera assoluta il senso, o meglio penso che se fossero risorse private nessun imprenditore, una volta esaminati costi e benefici, si sarebbe cimentato in tale impresa. Essendo soldi pubblici questi ragionamenti non vengono neanche presi in considerazione. Come se non bastasse, per una forma di incomprensibile orgoglio misto a voglia di dimostrare non so cosa, durante queste serate l’intero impianto è rimasto illuminato a giorno fino a tarda sera, naturalmente con seggiovia rigorosamente chiusa. Dopo tutto questo adoperarsi nella comunicazione si spera che altrettanta attenzione venga, da adesso in poi, data al servizio verso la comunità. Apertura degli impianti non solo nei fine settimana, ma anche durante il periodo infrasettimanale e una certa continuità nel tempo che permetta di riconquistare una certa credibilità e se possibile mercato turistico.

Tornando però al concetto del bene pubblico e della sua oculata gestione. Il costo dell’energia elettrica, per queste manifestazioni inutili, in questo caso da chi è sostenuto? Spero vivamente non dalle casse comunali, che vedendo le condizioni in cui versa il paese non mi risulta siano messe troppo bene. Lo scorso inverno una visione diametralmente opposta era stata adottata in merito alle illuminazioni natalizie, che per motivi economici non erano state praticamente installate. Questa visione con i paraocchi da parte di chi tira le fila sta creando non poche difficoltà. Gli impianti di risalita sono importanti, ma non sono tutto.
Purtroppo chi amministra non la vede in questo modo e i risultati ormai da anni si vedono. Restano strade comunali con relativa illuminazione disastrose, strutture sportive per praticare attività indoor non terminate (campi da calcetto, tennis, padel non pervenuti), sportello bancomat chiuso ormai da alcuni anni… però tanto queste non sono cose importanti.
Sarebbe molto bello e costruttivo se a questa seguisse risposta dalle parti interessate. Speranzoso attendo».
FRANCO AMATO
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