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GammaDonna 2025, trionfa Francesca Failoni: la blockchain che ripulisce il Bitcoin conquista Torino

Il suo modello unisce tecnologia e ambiente e cambia per sempre la percezione delle criptovalute

GammaDonna 2025, trionfa Francesca Failoni

GammaDonna 2025, trionfa Francesca Failoni: la blockchain che ripulisce il Bitcoin conquista Torino

Imprese innovative, modelli di business sostenibili e una visione del futuro che unisce tecnologia e ambiente. È questo il filo conduttore della Finale del Premio GammaDonna 2025, svoltasi nello storico Palazzo Madama di Torino, dove la protagonista assoluta è stata Francesca Failoni, CFO e co-founder della startup trentina Alps Blockchain. A lei è andato il riconoscimento principale dell’edizione, che dal 2004 celebra le eccellenze dell’imprenditoria femminile innovativa.

Failoni ha convinto la giuria con un modello pionieristico che unisce digital mining e sostenibilità energetica. La sua azienda ha trasformato uno dei settori più discussi del mondo tecnologico — il mining di criptovalute, noto per l’alto impatto ambientale — in un volano per lo sviluppo locale. L’intuizione è tanto semplice quanto rivoluzionaria: installare le mining farm all’interno di centrali idroelettriche storiche, utilizzando energia rinnovabile per alimentare la potenza di calcolo necessaria a minare Bitcoin.

In pochi anni, Alps Blockchain è passata da startup emergente a realtà consolidata con oltre 20 impianti attivi in Italia e all’estero. L’obiettivo ora è ancora più ambizioso: la quotazione in Borsa, segno di una crescita che coniuga visione industriale e responsabilità ambientale.

Il Premio GammaDonna 2025, giunto alla sua ventunesima edizione, è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Torino, di Mediolanum Private Banking, EY e Rocco Forte Hotels, con il patrocinio della Commissione europea, della Regione Piemonte, della Consulta femminile regionale del Piemonte e della Città di Torino. Un riconoscimento che, negli anni, si è affermato come punto di riferimento per il sostegno alle imprenditrici capaci di portare innovazione, impatto e visione nel tessuto economico del Paese.

Accanto a Failoni, il palco ha accolto altre protagoniste dell’innovazione al femminile. Simona Maschi, fondatrice del Copenhagen Institute of Interaction Design, ha ricevuto il Giuliana Bertin Communication Award per il suo contributo nel campo della progettazione partecipata e dell’interazione tra persone e tecnologie. Valeria Della Rosa, ideatrice di Oli Help, si è aggiudicata il Women Startup Award grazie a una piattaforma dedicata all’assistenza digitale e al supporto alle persone fragili. Lucia Cuman, CEO di Stl Design & Tecnologia, ha invece ricevuto la Menzione Speciale per l’Internazionalizzazione da parte di DHL Express Italy, per aver saputo esportare all’estero modelli di design e processi produttivi di eccellenza italiana.

Nel suo intervento conclusivo, Valentina Parenti, presidente di GammaDonna, ha voluto sottolineare la portata simbolica e concreta del riconoscimento. «È significativo come le imprenditrici premiate quest’anno non solo competano con successo sui mercati internazionali, ma abbiano addirittura “fatto scuola” all’estero con modelli di business innovativi e sostenibili, capaci di generare impatto e valore economico, ambientale e culturale» ha dichiarato.

E ha aggiunto: «Una nuova dimostrazione di quanto sia fondamentale per il nostro Paese rafforzare l’ecosistema e proseguire con politiche che mettano l’impresa al centro, non solo come motore di sviluppo interno, ma anche come veicolo dei valori del Made in Italy nel mondo e strumento strategico per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo».

L’edizione 2025 del Premio GammaDonna conferma così il proprio ruolo di vetrina per l’imprenditoria femminile che innova e cambia prospettiva, capace di guardare oltre la tecnologia per trasformarla in valore sociale. La storia di Francesca Failoni e della sua Alps Blockchain rappresenta il volto nuovo di un’Italia che crede nel digitale ma anche nella sostenibilità, nella crescita ma anche nella responsabilità.

Un’Italia che, partendo da una centrale idroelettrica di montagna, riesce a portare l’energia pulita nel futuro della blockchain.

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