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Donne in Azienda
27 Giugno 2023 - 01:08
Cristina Fresia
C'è anche una torinese, l'amministratore delegato della Fresia Alluminio di Volpiano Cristina Fresia, fra le 50 imprenditrici italiane più innovative del 2023 secondo GammaDonna, storica associazione che da vent'anni lavora per ridurre il gap di genere nel campo socio-economico. Fresia è un'azienda leader nei serramenti di alluminio ad alta efficienza energetica.
Si contraddistingue per la costante innovazione del prodotto e per l'intensa campagna sull'edilizia sostenibile.
Dal 2015, anno in cui ne diviene amministratore delegato, Cristina Fresia ha guidato la trasformazione dell'azienda famigliare fondata nel 1980 intervenendo con ingenti investimenti in strutture, tecnologie, modelli di welfare e politiche inclusive. Ma ha voluto trasformare l'azienda anche nei suoi spazi fisici, rendendola piacevole e accogliente anche grazie a collaborazioni con il mondo dell'arte.
Fresia Alluminio SpA è azienda leader nella progettazione e commercializzazione di sistemi ecosostenibili per serramenti in alluminio ad alta efficienza energetica.
Si contraddistingue per la costante innovazione di prodotto e per l’intensiva campagna di informazione e formazione sull’edilizia sostenibile.
Dal 2015 – anno in cui viene nominata AD – Cristina ha guidato la trasformazione dell’azienda famigliare fondata nel 1980 intervenendo sul business e sui processi, con ingenti investimenti in strutture, tecnologie, modelli di welfare e politiche inclusive. Ma ha voluto trasformare l’azienda anche nei suoi spazi fisici, rendendo ogni area piacevole e accogliente, anche grazie a collaborazioni con il mondo dell’arte.
"Sono Cristina Fresia amministratore delegato della Fresia Alluminio assieme a mio fratello Valentino. Abbiamo entrambi deleghe specifiche complementari paritetiche L'azienda è stata creata fondata da mio padre Ezio e lui è il presidente. Progettiamo e realizziamo profili per serramenti in alluminio ad alta efficienza energetica. Mio padre che aveva una ferramenta col suo fratello acquistò negli anni 70 un importante ferramenta più grossa della sua all'interno del magazzino trovò delle barre in alluminio e capì che era un mercato nuovo così convertì negli anni i suoi clienti Fabbri in serramentisti in alluminio.
Abbiamo già festeggiato più di 50 anni di attività nel mondo dell'alluminio. Io in azienda lavoro da più di 30. Ho capito sin da subito che sono le persone a far la differenza. Ho sempre avuto l'intento di mettere le persone in condizioni di lavorare al meglio. All'inizio non ero compresa...".
"Ho faticato molto a introdurre questo concetto in azienda. Adesso sento in convegni sento parlare molto di welfare e sono contenta che anche altre aziende hanno capito e seguono quello a cui io ho sempre creduto. O anche sempre creduto nella nell'innovazione. Quando sono entrata in azienda feci comprare il primo pc personal computer con la videoscrittura. All'epoca c'era la dattilografa che dettava le lettere e dal PC. Ho creato una rete. Ho fatto innovazione. Ho fatto spendere un sacco di soldi all'azienda ma credendoci e ne sono fiera...".
"La nostra azienda è sempre stata Sale oriented. Il concetto era: l'importante è vendere. Io ho sempre combattuto dicendo "Sì è importante vendere, ci mancherebbe. Un'azienda senza vendite non va da nessuna parte ma anche altrettanto importante organizzare e soprattutto fare quello che si è venduto, rispettare e far rispettare l'accordo stabilito, le promesse. L'importante è vendere ma bisogna anche consegnare quindi la parte che gestisce che è complementare la vendita è altrettanto importante..."
"Mio padre è stato bravissimo ovviamente, grazie all'aiuto anche di mia mamma, ha, in modo naturale creato all'interno dell'azienda la parità di genere: un maschio e una femmina. Il nostro settore è prettamente maschile. Ho cercato di rafforzare il ruolo della donna creando anche dei ruoli di responsabilità all'interno dell'organizzazione. Io credo nel network, nelle associazioni di categoria perché creano relazioni costruttive e non per ultimo Io amo il bello e per questo che sto portando l'arte all'interno dell'azienda. Ovviamente queste cose si possono fare se le aziende vanno bene. Già l'anno scorso abbiamo fatto qualcosa per la città di Torino e dato un nostro contributo ma la cosa più bella che ho fatto all'interno dell'azienda e creare una facciata coloratissima firmato dal maestro Ugo Nespolo. Volevo trasferire l'informazione, il messaggio ai miei collaboratori e a tutto il mondo e agli stakeholder che la nostra è un'azienda viva e colorata ha una bella energia e questo è quello che volevo con l'arte far passare.."
C’è chi utilizza l’IA industriale per ridurre gli sprechi nella produzione con l’obiettivo di consentire decisioni informate e intelligenti in tempi rapidi, e chi abilita lo sviluppo sostenibile fornendo soluzioni di intelligenza artificiale “spiegata”; chi ha lanciato la prima piattaforma di competenze in abbonamento per imprese con l’obiettivo di eliminare lo skill mismatch nel mercato del lavoro, e chi utilizza le dinamiche del gaming come strumento per valutare e potenziare le competenze dei talenti; chi partendo dalla polvere di grafite scartata industrialmente crea prodotti innovativi che ispirano comportamenti sostenibili attraverso il design, e chi ha creato una piattaforma di trading che rivoluziona il modo in cui i rifiuti vengono scambiati, tracciati e analizzati, portando a migliori tassi di riciclo e obiettivi di trasparenza e sostenibilità. Ma anche chi lavora a livello internazionale per rendere le città più inclusive e ambientalmente sostenibili, e chi ha dato vita a una tecnologia disruptive che abbatte gli inquinanti nocivi e riduce la presenza di batteri e virus negli ambienti collettivi.
Imprenditrici, ricercatrici e scienziate che hanno avuto il coraggio di investire nei propri progetti ambiziosi e trasformarli in imprese ad alto tasso di innovazione.
Con l’obiettivo di continuare a promuovere lo spirito imprenditoriale, la leadership e l’innovazione in tutto il Paese, GammaDonna ha raccolto anche quest’anno 50 storie di imprese guidate da donne che appartengono a settori diversi, ma condividono lo stesso obiettivo: rendere l’economia e la società più sostenibili, eque e inclusive attraverso l’innovazione applicata all’impresa, e generare un impatto positivo.
Guarda la video-playlist delle storie di innovazione https://bit.ly/GammaDonna_FAB50-2023
“Attraverso il percorso di empowerment e valorizzazione dell’imprenditoria femminile, GammaDonna si propone di rendere sempre meno rilevanti le differenze di genere in Italia e all’estero. – spiega la Presidente Valentina Parenti – Una sfida che perseguiamo con passione ed entusiasmo, per fare emergere storie di innovazione che hanno superato ogni stereotipo di genere e sono di ispirazione per tutte e tutti. Le FAB50 di quest’anno ci raccontano come il cambiamento stia diventando reale”.
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