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Vannacci a Torino per il convegno sulle periferie: “Degrado urbano e sicurezza, un legame da affrontare”

Domani all’Educatorio della Provvidenza l’incontro promosso dal sindacato Fsp Polizia di Stato con il questore Sirna e l’eurodeputato Vannacci

Vannacci a Torino per il convegno sulle periferie: “Degrado urbano e sicurezza, un legame da affrontare”

Vannacci a Torino per il convegno sulle periferie: “Degrado urbano e sicurezza, un legame da affrontare” (foto: Vannacci)

Un confronto pubblico sui problemi delle periferie torinesi e sul loro impatto sul sistema della sicurezza. È questo il tema del convegno “L’impatto del disagio sociale delle periferie torinesi sul sistema sicurezza”, organizzato dal sindacato Fsp Polizia di Stato di Torino, che si terrà domani, giovedì 6 novembre, dalle 9 alle 13 all’Educatorio della Provvidenza.

L’iniziativa, promossa dal sindacato di categoria, punta a mettere in relazione degrado urbano, povertà crescente e microcriminalità, elementi che — secondo gli organizzatori — costituiscono un circolo vizioso che mina non solo la sicurezza, ma anche la tenuta economica e sociale di interi quartieri.

Tra i relatori ci saranno l’eurodeputato Roberto Vannacci, il questore di Torino Paolo Sirna, il segretario generale nazionale Fsp Polizia di Stato Valter Mazzetti e il segretario provinciale Luca Pantanella. Interverranno inoltre il criminologo clinico Emilio Chiodo e Pietro Senaldi, editorialista e vicedirettore del quotidiano Libero. A moderare i lavori sarà Antonio Zullo, segretario regionale vicario della Fsp e criminologo.

Secondo i promotori, la situazione delle periferie torinesi riflette dinamiche ormai consolidate: disoccupazione, spaccio, disagio abitativo e marginalità giovanile si sommano in un quadro che produce insicurezza diffusa e impoverimento del tessuto urbano. «L’economia di fatto si perde o si trasferisce semplicemente in luoghi più sicuri», ha spiegato Pantanella, descrivendo un processo che porta «alla desertificazione degli esercizi pubblici e al dominio di bande criminali sul territorio».

Il sindacato sottolinea come, nelle aree più fragili della città, il disagio sociale alimenti l’illegalità, ma anche la sfiducia nei confronti delle istituzioni. La chiusura di negozi, bar e attività artigiane — sostituite spesso da spazi informali o attività irregolari — è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che coinvolge mobilità, degrado edilizio e perdita di coesione comunitaria.

Il convegno di domani non sarà solo un momento di denuncia, ma anche un’occasione per avanzare proposte di intervento. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è quello di costruire un dibattito anche a livello europeo, capace di tradursi in politiche di rigenerazione urbana e in incentivi economici destinati a far ripartire le attività commerciali e sociali nei quartieri periferici.

Per la Fsp Polizia di Stato, il tema della sicurezza non può essere separato da quello della presenza delle istituzioni. Le forze dell’ordine, ribadiscono dal sindacato, devono essere percepite come presidi di ascolto e vicinanza, capaci di garantire non solo ordine pubblico ma anche fiducia e libertà civile.

Il caso torinese, dicono gli organizzatori, è esemplare di una tendenza nazionale: quartieri dove il senso di abbandono genera sfiducia, e dove la mancanza di spazi pubblici e opportunità di lavoro apre la strada a nuove forme di criminalità di prossimità. Da qui l’appello per una maggiore integrazione tra sicurezza e politiche sociali, un tema che, secondo gli esperti presenti, dovrà essere centrale anche nel dibattito politico europeo dei prossimi mesi.

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