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04 Novembre 2025 - 21:41
L'ex sindaco Maurizio Fiorentini
A Chiaverano la vicenda dei lavori pubblici si tinge di nuovi, inquietanti dettagli. Dopo le contestazioni sulla nomina del sindaco come RUP e le anomalie negli affidamenti sotto soglia, emergono ora ulteriori elementi che gettano pesanti dubbi sulla regolarità del progetto da 149.990 euro per la realizzazione del nuovo parco giochi in Piazza Ombre.
Nel progetto esecutivo allegato agli atti comunali, infatti, le schede tecniche dei giochi da installare risultano redatte su carta intestata della stessa ditta, la Gottardo srl di Padova, che successivamente ha ottenuto l’affidamento dei lavori.
Un dettaglio che, a detta di molti, lascia poco spazio alle interpretazioni: i materiali indicati nel progetto corrispondono esattamente a quelli forniti dall’azienda poi incaricata dell’esecuzione.

In altre parole, la ditta sembra aver “progettato” ciò che poi le è stato affidato — un cortocircuito procedurale che solleva seri dubbi sulla trasparenza e sull’imparzialità dell’intera operazione.
E non serve essere esperti di diritto amministrativo per capire che qui il problema non è solo formale: la coincidenza tra progettista e fornitore effettivo potrebbe configurare una violazione dei principi base del Codice dei Contratti, che impone la separazione tra chi redige il progetto e chi partecipa all’appalto. Proprio per evitare, guarda caso, i conflitti di interesse.
Come se non bastasse, nel documento economico compare una voce dal sapore “creativo”: “Fornitura diretta di giochi e arredo urbano – 8.000 euro”, collocata nella sezione “Altre voci a disposizione” del quadro economico.
Una scelta a dir poco anomala, poiché le forniture legate all’appalto dovrebbero essere incluse nel lotto principale e non disperse in capitoli generici. Una modalità che rischia di ridurre la tracciabilità della spesa pubblica e di aprire la porta a discrezionalità difficili da giustificare.
Tutti questi elementi si sommano a una lunga catena di leggerezze già evidenziate nelle scorse settimane: dalla nomina del sindaco come RUP senza i requisiti di legge, ai due affidamenti “gemelli” sotto soglia, fino al coinvolgimento di un progettista di Como per un’opera di modesta complessità.
Il quadro che emerge è quello di una gestione quantomeno superficiale — se non del tutto irregolare — che espone il Comune di Chiaverano a rischi patrimoniali e contabili non trascurabili.
A commentare la situazione è Maurizio Fiorentini, ex sindaco e primo a segnalare le irregolarità agli enti di controllo:
“Sono sinceramente sconcertato di fronte a così tante anomalie concentrate in un solo progetto. Documenti su carta intestata della ditta affidataria, voci di spesa discutibili, procedure sotto soglia millimetriche… tutto lascia pensare a lavori affidati in modo del tutto irregolare, con un disegno preciso per favorire una specifica impresa saltando ogni legittima procedura di gara. Se queste pratiche verranno confermate, i danni potrebbero ricadere pesantemente sul Comune e su chi ha firmato quegli atti.”
Ora la palla passa ad ANAC, Corte dei Conti e Prefettura, che dovranno stabilire se i fatti rappresentano semplici errori amministrativi o vere e proprie violazioni dei principi di trasparenza e legalità nella gestione dei fondi pubblici.
E se le carte confermassero quanto emerso, a Chiaverano il nuovo parco giochi rischierebbe di restare solo un’amara metafora: un “gioco” di carte… ma non certo per bambini.
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