Cerca

Attualità

Neve d’oro: il turismo invernale italiano vale 12 miliardi. La settimana bianca è sempre più cara

Inverno 2025/2026: più stranieri, meno italiani, ma fatturato record

Neve d’oro: il turismo invernale italiano vale 12 miliardi. La settimana bianca è sempre più cara

Neve d’oro: il turismo invernale italiano vale 12 miliardi. La settimana bianca è sempre più cara

Che sia sci alpino o di fondo, snowboard o scialpinismo, oppure anche solo una passeggiata con le ciaspole al chiar di luna, è partita la grande macchina del turismo della neve: dalle Alpi alle Dolomiti fino agli Appennini. Sarà una stagione di crescita contenuta ma solida: +3,8% di presenze complessive, grazie al forte incremento degli ospiti stranieri (tra +8% e +8,8%) che compenserà la riduzione delle presenze italiane (-3,9%) e il calo dei giornalieri (-14,5%), annuncia Massimo Feruzzi, ceo di Jfc e responsabile dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, che parla di una stagione “positiva ma non euforica”.

In forte crescita i flussi da Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca. Gli ospiti internazionali soggiornano in media 6,2 notti, contribuendo al bilancio positivo. Il fatturato complessivo della filiera della montagna bianca italiana raggiungerà 12,1 miliardi di euro, in aumento del +3,6% rispetto alla scorsa stagione. L’ospitalità resta la principale voce con 5,9 miliardi, seguita dai servizi sportivi e impiantistici (4,78 miliardi) e da ristorazione, commercio e intrattenimento (1,42 miliardi).

“Un risultato che conferma la solidità del comparto e la capacità della montagna italiana di bilanciare qualità e sostenibilità in un contesto economico complesso”, sottolinea Feruzzi. Cresce anche la tendenza degli italiani a scegliere periodi non canonici e ad anticipare le prenotazioni: il 38,9% ha già prenotato.

Secondo Jfc, l’inverno 2025/2026 apre una nuova fase definita “transaction time”: un periodo di transizione verso il 2030, in cui la competitività dipenderà da qualità, sostenibilità e innovazione.

Ma la nota dolente restano i prezzi: un soggiorno invernale costerà in media il 5,8% in più. Gli aumenti più forti riguardano gli alberghi (+6,3% per le settimane bianche e +9,7% nei weekend), le scuole di sci (+4,9%), gli skipass (+4,1%) e la ristorazione (+5,5%). Una settimana bianca costerà in media 1.545 euro a persona, una famiglia di tre persone spenderà circa 4.017 euro (+6,3%). Un weekend sulla neve arriva a 622 euro per un adulto e 1.773 euro per una famiglia (+8,8%).

Negli ultimi tre anni, gli aumenti sono stati più marcati nel settore ricettivo (+30,3%) e in quello della ristorazione (+26,6%), mentre impianti di risalita e scuole di sci hanno registrato rincari intorno al 18-20%.

Tra le mete più amate, Cortina d’Ampezzo si conferma Destinazione Bianca dell’Anno, seguita da Madonna di Campiglio e Livigno. Cortina è anche la più famosa e trendy, Campiglio vince per migliori piste, family e servizi, Livigno per la sua anima green, Moena per l’accessibilità e Courmayeur per l’accoglienza alberghiera.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori