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28 Ottobre 2025 - 18:38
Se la regione Monte Basso è un gioiello paesaggistico delle Valli di Lanzo, è anche il campo di battaglia verbale che ha infiammato l'ultima seduta del Consiglio Comunale del 23 ottobre 2025. Al centro del dibattito, una mozione presentata dal gruppo di minoranza "Lanzo per noi" che ha l’obiettivo di realizzare alcuni interventi attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico multidisciplinare di coordinamento.
A sollevare il caso è stato Matteo Filippin, capogruppo di "Lanzo per noi" e presidente della Commissione Affari Generali, che ha illustrato la mozione. Filippin ha sottolineato come Monte Basso sia un punto strategico che collega Lanzo e Cafasse, un tassello fondamentale in quell'anello turistico che passa dal celebre Ponte del Diavolo. Il problema, per il consigliere, è che oggi questo potenziale si scontra con una serie di criticità che vanno dalla sicurezza e l'accessibilità alla tutela ambientale. Per evitare di sprecare risorse e per dare un indirizzo serio agli interventi, Filippin ha proposto di istituire un tavolo tecnico aperto, che vedesse seduti allo stesso tavolo, oltre all'amministrazione, anche esperti esterni, l'Unione dei Comuni Montani e la Città Metropolitana di Torino.
L'urgenza, secondo Filippin, non è più rimandabile. Basta pensare alla pericolosità degli accessi ai faraglioni o alla condizione del manto stradale deteriorato: dopo le piogge superiori alla norma della scorsa primavera, i solchi sono rimasti, rendendo il transito difficile persino per una vettura normale. La vera cartina di tornasole, però, è stata l'emergenza dell'incendio boschivo del 2023, quando la mancanza di coordinamento tra i volontari locali e i Vigili del Fuoco di Torino evidenziò chiare difficoltà nella gestione di un'emergenza. Di fronte a queste problematiche, i residenti si sono detti disposti a intervenire direttamente sulle loro proprietà, ma chiedono un coordinamento formale. Per questo, Filippin ha chiesto l'avvallo dell'amministrazione per trasformare il tavolo in uno “strumento operativo costruttivo” con un peso istituzionale significativo. L'obiettivo, in sostanza, è chiaro: rendere via Monte Basso "non solo una strada bianca, ma una strada sicura".
Il commento del Sindaco Fabrizio Vottero ha sottolineato come, pur condividendo la premessa sulla tutela del territorio, l'istituzione di un nuovo organismo sia "ridondante". Vottero ha risposto punto per punto le richieste della mozione. Sul fronte della manutenzione stradale, ha ricordato gli sforzi economici già profusi, citando la bitumatura di circa 115 metri nel 2024 per circa 19.000 € e un intervento analogo di sistemazione del fondo nel 2020 per 18.000 €. Non solo: ha assicurato che i cantonieri sono intervenuti nelle scorse settimante per sistemare i punti più critici. Riguardo alla regimazione delle acque e ai danni causati dalle piogge, ha informato che l'amministrazione si è già attivata, inoltrando a giugno 2025 una richiesta di pronto intervento alla Regione Piemonte, di cui si attende una risposta positiva.
Passando ad altre criticità, il Sindaco ha specificato che la prevenzione incendi è già normata e prevista per l'intero territorio nel piano comunale di protezione civile, dove sono stabilite tutte le procedure per la gestione delle emergenze e che nella zona sono già presenti degli idranti. Sulla questione dei rifiuti, Vottero ha spiegato che il CISA sta dando priorità alla sostituzione delle attuali isole ecologiche con cassonetti dotati di microchip, una scelta necessaria per prevenire abbandoni abusivi in un'area a bassa densità abitativa. Per quanto riguarda la valorizzazione turistica, l'idea di punti panoramici attrezzati è stata etichettata come una programmazione a lungo termine che potrebbe superare il mandato in corso. In conclusione, Vottero ha invitato la commissione consiliare, pur riconoscendone la competenza, a lavorare internamente, invitando eventualmente degli esperti, anziché richiedere un tavolo tecnico esclusivo per una sola regione del territorio.
Filippin ha ribadito che la mozione era semplicemente una raccolta di istanze il cui valore sarebbe emerso proprio dal confronto, un confronto che avrebbe dovuto stabilire un diverso ordine di priorità sulle esigenze emerse. "Mi è sembrato che spesso le risposte e le argomentazioni che sono state presentate dal Sindaco fossero più per quasi giustificare [che] non c'è bisogno," ha affondato il consigliere, sottolineando che lo spirito del tavolo era proprio quello di valutare, in una forma di confronto aperto, cosa fosse realizzabile. Ha inoltre liquidato la questione temporale legata all'appuntamento elettorale come irrilevante: "Se i problemi ci sono, si valutano." La critica finale è stata che Monte Basso, pur non essendo una "situazione tragica", è un esempio di come la gestione del traffico, soprattutto quello turistico, potrebbe essere migliorata "con poche attenzioni". Il sindaco, comunque, ha confermato la sua linea, rigettando l'istituzione del tavolo e invitando la commissione ad attivarsi in autonomia.
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