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Viaggiare nel tempo per scoprire la nascita delle Alpi? Ora si può, grazie alla realtà virtuale di ETT e ScopriAlpi

Sarà presentata l’esperienza immersiva che unisce scienza, tecnologia e accessibilità: un viaggio virtuale di 65 milioni di anni per scoprire le origini della catena alpina

Viaggiare nel tempo per scoprire la nascita delle Alpi?

Viaggiare nel tempo per scoprire la nascita delle Alpi? Ora si può, grazie alla realtà virtuale di ETT e ScopriAlpi

Un salto indietro di milioni di anni, dentro la montagna, nel punto esatto in cui la placca africana e quella europea si sono scontrate dando origine alle Alpi. È questa l’esperienza che da domani, sabato 25 ottobre, sarà possibile vivere al percorso ScopriAlpi, all’interno della miniera Gianna di Prali, grazie a un innovativo progetto in realtà virtuale ideato da ETT S.p.A., industria digitale e creativa internazionale, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, la Compagnia di San Paolo e l’Ecomuseo delle Miniere di talco delle Valli Chisone e Germanasca.

La nuova esperienza immersiva, che verrà presentata domani mattina all’ecomuseo di Val Germanasca, trasforma la visita nel sottosuolo in un viaggio multisensoriale: una narrazione che accompagna lo spettatore dalle ere geologiche della Pangea fino alla nascita dell’arco alpino, tra movimenti tellurici, mari scomparsi e catene montuose in formazione. Il tutto ricostruito con tecniche avanzate di computer grafica e riprese a 360 gradi, effettuate sia dentro la miniera che all’esterno, per un racconto che unisce scienza, tecnologia ed emozione.

All’inaugurazione saranno presenti Laura Sottovia, presidente dell’Ecomuseo, e Giovanni Verreschi, amministratore delegato di ETT S.p.A., insieme a rappresentanti del Ministero della Cultura e della Compagnia di San Paolo. Dopo la presentazione, gli ospiti potranno provare in anteprima il viaggio immersivo attraverso 15 visori VR, seguiti da un brunch con prodotti locali nel “Bistrot delle Miniere”.

Il cuore del progetto, come spiega Sottovia, è la possibilità di far conoscere in modo nuovo le rarità geologiche custodite nella miniera: «Il percorso ScopriAlpi ospita la cicatrice visibile dello scontro tra due zolle tettoniche di 65 milioni di anni fa. Grazie alle tecnologie VR possiamo far rivivere quell’evento primordiale, coinvolgendo soprattutto i più giovani in un’esperienza di conoscenza e memoria».

Il video immersivo combina ricostruzioni 3D spettacolari — come il frazionamento della Pangea e i fondali del Giurassico popolati da rettili e dinosauri — con elementi grafici e infografiche che spiegano con chiarezza i processi geologici. La colonna sonora originale e il sound design evocano il rombo delle eruzioni, lo scroscio delle acque e il respiro profondo della Terra.

L’esperienza non è pensata solo per chi scende in miniera. La versione VR sarà disponibile anche per visite virtuali esterne, consentendo a chi ha difficoltà motorie di esplorare la storia geologica delle Alpi. In prospettiva, la tecnologia sarà introdotta anche nelle scuole e nei centri di divulgazione, ampliando così la portata educativa del progetto.

«Siamo riusciti a coniugare rigore scientifico ed emozione», commenta Giovanni Verreschi, CEO di ETT. «Abbiamo progettato una soluzione originale per diversi pubblici, in particolare i ragazzi, elevando la soglia di accessibilità e offrendo la possibilità di vivere l’esperienza anche fuori dalle gallerie. È un modo concreto per unire divulgazione, innovazione e inclusione».

ETT, fondata nel 2000 e parte del gruppo Dedagroup, è oggi un punto di riferimento internazionale nel settore delle tecnologie immersive e della comunicazione museale. La collaborazione con ScopriAlpi conferma il potenziale della digitalizzazione culturale come strumento per rendere la scienza più accessibile e affascinante.

Domani, nel buio della miniera, i visitatori vedranno la nascita delle Alpi come mai prima d’ora. Indossando un visore, si troveranno al centro di un racconto geologico lungo 65 milioni di anni, dove le forze della Terra si animano davanti agli occhi e la tecnologia diventa un ponte tra la memoria del passato e la conoscenza del presente.

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