Cerca

Eventi

Luci d’artista a Torino 2025/26: data, ora e mappa delle istallazioni della 28esima edizione

Dal 24 ottobre all’11 gennaio la città si trasforma in un museo a cielo aperto con Tracey Emin, Patti Smith, Philip Glass e altri protagonisti internazionali

MARIO MERZ_Il volo dei numeri_Photo Paola Zuliani_FIAF

MARIO MERZ_Il volo dei numeri_Photo Paola Zuliani_FIAF

Dettagli evento

(AL FONDO LE FOTO)

Si apre ufficialmente la ventottesima edizione di Luci d’Artista

Venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:15, Torino tornerà a brillare e il cielo della città si trasformerà in un grande palcoscenico di luce, con 32 installazioni luminose, arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica: Tracey Emin, il collettivo Soundwalk Collective insieme alla poetessa e musicista Patti Smith e al compositore Philip Glass, Riccardo Previdi e Gintaras Didžiapetris, realizzate grazie al sostegno di nuovi importanti partner. Saranno coinvolti nuovi spazi della città che entreranno a far parte della mappa luminosa di Luci d’Artista, confermando la vocazione della manifestazione a rinnovarsi e a estendere la propria presenza nel tessuto urbano di Torino.

Le Luci d’Artista della 28° edizione resteranno accese dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 e in questi mesi piazze, monumenti e luoghi simbolo della città dialogheranno con l’arte contemporanea, trasformando Torino in un museo dove la protagonista è la luce. 

IL CONSOLIDAMENTO DEL NUOVO CORSO

Nel corso del 2023 la Città di Torino ha deciso l’affidamento del progetto Luci d’Artista alla Fondazione Torino Musei, che in questi due anni ha lavorato in ottica manageriale sul Format e sui Fattori abilitanti partendo dal modello organizzativo e da una direzione curatoriale autonoma, dalla definizione di una complessiva identità visiva composta di una grafica coordinata dell'intero progetto e, per la prima volta, da un logo della manifestazione e da un sito internet ricco e che ripercorre la storia di Luci, con un potenziamento dei canali social

La visione, come noto, è quella di far evolvere Luci d’Artista – mantenendo chiaramente il format espositivo storico - in una vera istituzione di ricerca artistica, un museo di luce, diffuso e a cielo aperto, che, come ogni museo, sia dotato di un’autonoma identità e relazioni, una propria organizzazione e una programmazione attiva tutto l’anno e superando i suoi classici confini invernali.

L’intento dichiarato è quello di superare i confini cittadini in termini di notorietà e fruizione per un progetto e una collezione di rilievo internazionale.

Nel corso di questo biennio il progetto ha avuto una tangibile evoluzione ormai in via di consolidamento con un Format riconoscibile che prevede oltre alla Collezione principale anche una rete territoriale e nazionale di Luci d’Artista con tutti i principali musei e centri di arte con COSTELLAZIONE, un programma stabile di collaborazioni con l’estero con DUET che quest’anno prende concreto avvio con due luci oltre a un qualificato public program ridenominato e strutturato in una ACCADEMIA della LUCE in collaborazione con i dipartimenti educazione di tutti i musei, il tutto supportato da un PIANO DI COMUNICAZIONE e uno stabile PROGRAMMA DI RESTAURI.

Luci è nel contempo diventato un soggetto attivo e presente sulla scena artistico museale e questo è un altro importante risultato e la base per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi futuri. 

Luci d’Artista è progetto e patrimonio della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Partner: Regione Piemonte, Fondazione Arte CRT, OGR Torino, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Nitto ATP Finals, Lithuanian Culture Institute e NeonLauro.

Main sponsor: Gruppo Iren. 

LE QUATTRO NUOVE INSTALLAZIONI LUMINOSE

Questa ventottesima edizione si presenta più ricca che mai. Grazie al lavoro svolto nel processo di consolidamento e sviluppo della manifestazione nelle due edizioni precedenti, si è riusciti a dare vita a una serie di collaborazioni che hanno permesso di aggiungere ben quattro nuove Luci.

Tra le nuove installazioni luminose, due portano la firma della Fondazione CRT, da sempre al fianco di Luci d’Artista: l’edizione di quest’anno si arricchisce infatti anche grazie al contributo della Fondazione Arte CRT e delle OGR Torino che introducono nuove opere, rafforzando il legame tra arte contemporanea e città. 

La prima grande notizia è che Luci d’Artista accoglie tra i suoi protagonisti un’icona dell’arte contemporanea internazionale: la britannica Tracey Emin. Si tratta della prima e unica opera pubblica in Italia dell’artista. Un ingresso reso possibile proprio grazie alla Fondazione Arte CRT che per celebrare il suo venticinquesimo anniversario ha deciso di donare alla Città una prestigiosa opera al neon dal titolo Sex and Solitude, collocata nei Giardini Reali bassi, firmata da una delle figure più acclamate al mondo, autrice, tra i molti linguaggi praticati, di celebri creazioni luminose. 

La collaborazione con le OGR Torino continua a svilupparsi e crescere con un progetto speciale ideato per la monumentale Corte Est, dove sarà presentata l’installazione Mummer Love realizzata da Soundwalk Collective in collaborazione con la leggendaria poetessa e cantautrice Patti Smith, icona globale del rock, e al compositore statunitense Philip Glass, considerato capofila del minimalismo musicale. 

La ventottesima edizione si arricchisce inoltre della partnership con le Nitto ATP Finals, l’importante manifestazione sportiva che dal 2021 si svolge a Torino. L’evento - sontuosa chiusura di stagione del grande tennis mondiale del circuito ATP in programma sul campo della Inalpi Arena dal 9 al 16 novembre - donerà alla Città di Torino una luce dal titolo Bouncing the Ball concepita e realizzata dall’artista Riccardo Previdi per Piazza San Carlo: un’opera che prende spunto dal movimento iniziale del gioco del tennis e pensata in dialogo con le chiese gemelle della piazza.

La luce Bouncing the Ball di Riccardo Previdi sarà inaugurata l’8 novembre, in occasione dell’apertura delle Nitto ATP Finals.

Infine, grazie al contributo del Lithuanian Culture Institute, nell’ambito dell’anno della cultura lituana in Italia, la collezione di opere luminose accoglierà sulla facciata del Museo Regionale di Scienze Naturali l’importante opera al neon Untitled dell’artista lituano Gintaras Didžiapetris, già protagonista di manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia. 

Sex and Solitude di Tracey Emin
Giardini Reali bassi
Opera realizzata grazie al sostegno della Fondazione Arte CRT

Sex and Solitude rappresenta probabilmente una summa dei neon realizzati nel corso degli anni da Tracey Emin. L’artista britannica ha saputo sperimentare con grande efficacia una molteplicità di linguaggi: dall’installazione alla pittura, dal disegno alla fotografia, dalla scultura al video. Ma le opere luminose ricoprono un ruolo particolare per il modo in cui riescono a far emergere la sua abilità con le parole. E nulla come il neon permette al “verbo di farsi luce”, alla parola di assumere una forma visibile pur rimanendo all’apparenza priva di corpo, di peso. L’allusione spirituale non è casuale. Emin parla alla nostra anima, al nostro spirito, nella quotidianità dell’esistenza, fatta di disperazione e gioia, speranza e paura, pulsione e dolore – temi centrali della sua opera. Nella sua scarnificata semplicità Sex and Solitude racchiude tutto, e risulta quasi impossibile non percepirlo come un grido di dolore.

Tracey Emin scrive bene, molto bene, è abile con le parole tanto quanto con i colori e i pennelli. Sono forse poesie queste sue brevi frasi rese con la luce? Di sicuro la loro valenza poetica è altissima e riescono a colpire al cuore ogni volta. La poeticità di questi neon nasce, come con i grandi poeti e gli scrittori di aforismi, dalla precisione matematica con cui le parole vengono poste in sequenza: ogni minima variazione di vocabolario o di ordine frantumerebbe quell’equilibrio fragile e perfetto. Sono messaggi affidati a una bottiglia e lasciati andare alla deriva con la speranza che qualcuno possa coglierli e raggiungerci, facendoci sentire meno soli. 

Mummer Love di Soundwalk Collective con Patti Smith e Philip Glass
OGR Torino, Corso Castelfidardo 22
Opera realizzata grazie al sostegno delle OGR Torino 

In Mummer Love, i Soundwalk Collective – composto da Stephan Crasneanscki e Simone Merli – utilizzano la propria pratica artistica, che esplora il suono per navigare l'esperienza umana in relazione al suo ambiente, per indagare il periodo etiope di Arthur Rimbaud. L'installazione intreccia registrazioni sul campo provenienti dall'ex casa del poeta ad Harar, canti sufi e un'interpretazione al pianoforte di Philip Glass, evocando un'immagine composita del poeta e dei suoi anni in Africa. Come preludio, la voce di Patti Smith legge degli estratti dalla raccolta di poesie Illuminations.

Come negli scritti di Rimbaud, i Soundwalk Collective esplorano vari modi di percepire la realtà per creare una prospettiva personale sul mondo. L'installazione funge da camera di risonanza per la memoria e gli ambienti dando accesso al periodo trascorso da Rimbaud in Etiopia.

Il paesaggio sonoro sincretico permette un incontro incarnato con gli anni africani del poeta. I canti Sufi, nelle parole di Crasneanscki, creano "connessioni con altri livelli del sé e della coscienza. Questa connessione, come la poesia, è un linguaggio universale. Un linguaggio dell'anima, per l'anima".

Mummer Love trascende il tempo: l'opera diventa un'archeologia intima, un'immersione profonda nelle singolarità di una vita e di un luogo. L'approccio sinestetico di Rimbaud alla poesia - che condensa sensazioni disparate in un'esperienza aumentata - dà forma qui a un uso mnemonico del suono e delle immagini, dove i luoghi e i ricordi perdurano attraverso l'ascolto.

Bouncing the Ball di Riccardo Previdi
Piazza San Carlo, tratto di via Roma tra le due Chiese
Opera realizzata grazie al sostegno di Nitto ATP Finals

Bouncing the Ball si inserisce in Piazza San Carlo come un dispositivo poetico e concettuale, capace di attivare nuove letture dello spazio pubblico e del tempo condiviso”.

L’opera rappresenta l’azione del rimbalzo e la deformazione di una pallina nell’istante dell’impatto: il gesto tecnico diventa forma essenziale, un congelamento luminoso del tempo.

Realizzata con il supporto di Nitto ATP Finals, evento del grande tennis mondiale ospitato a Torino dal 2021, l’opera prende spunto dal palleggio che precede il servizio: metafora di consapevolezza, fragilità e imprevedibilità, il “momento sospeso in cui ci si raccoglie, si discerne, si decide”.

La Luce si trasforma, evolvendo da un’ellisse a un cerchio perfetto - una forma universale e ricorrente nella pratica dell’artista. Il cerchio è anche buco, soglia, principio di permeabilità e passaggio. In Piazza San Carlo, l’opera dialoga con le due chiese gemelle, le cui facciate presentano grandi rosoni ellittici, forme che ritornano nel rimbalzo luminoso in evoluzione dinamica.

La combinazione tra la semplicità del cerchio e la complessità dell’ellisse richiama il passaggio dal Rinascimento al Barocco: da un centro unico a due fuochi, da geometrie pure a forme dinamiche.

Riccardo Previdi esplora la relazione tra arte, architettura e design, con attenzione alla dimensione progettuale come spazio di connessione tra linguaggi. Ha esposto in sedi internazionali tra cui Kunst Raum Riehen (2023), Museion (2023), Villa Croce (2017), Marta Herford (2011), Manifesta 7 (2008).

Untitled di Gintaras Didžiapetris
Museo Regionale di Scienze Naturali (Via Accademia Albertina angolo Via Giolitti)
L’opera fa parte della sezione DUET grazie al sostegno di Lithuanian Culture Institute

Untitled nasce per il leggendario Padiglione congiunto lituano e cipriota, intitolato oO, presentato alla 55a Biennale di Venezia. Come spesso accade con i lavori di Gintaras Didžiapetris, le informazioni condivise sono pochissime. La sua ricerca si manifesta in opere che assumono molteplici forme, dal neon alla scultura, dalla fotografia al disegno, dal video alla scrittura, evitando qualsiasi riconoscibilità stilistica. Il loro ingresso nel mondo è privo di “manuali di istruzioni” o chiavi interpretative che possano limitarne il potenziale, lasciando aperta la relazione tra l’opera e chi la osserva. Untitled si compone di due forme a prima vista astratte, ma in grado di alludere a qualcosa di concreto: possono ricordare gli organismi unicellulari bioluminescenti che popolano gli abissi oceanici e, come spesso accade con l’artista lituano, evocano meccaniche sommerse, funzionando quasi da metafora dell’origine del processo creativo, quel momento in cui una scintilla affiora in maniera epifanica nel buio della nostra anima e della nostra mente. L’ingresso di quest’opera in Luci d’Artista sottolinea come la manifestazione si stia configurando sempre di più come una “casa” per l’arte realizzata con fonti luminose, capace di accogliere importanti lavori destinati a entrare nella storia. Oltre al Padiglione Lituano e Cipriota, Gintaras Didžiapetris ha partecipato nel 2011, all’interno della mostra principale, alla 54a Biennale di Venezia intitolata ILLUMInations.

 RECUPERO E RESTAURO DELLE LUCI

Prosegue senza interruzioni l’attività di recupero, restauro e aggiornamento delle Luci d’Artista. Il patrimonio di installazioni luminose è particolarmente fragile e delicato, sia per le caratteristiche intrinseche delle opere sia per il loro posizionamento nello spazio urbano. Per questo ogni anno viene messo in campo un grande impegno per garantirne il restauro e il recupero, rendendo inoltre le Luci sempre più moderne e sostenibili.

Anche quest’anno hanno svolto un ruolo fondamentale la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e l’Unione Industriali Torino, la cui presenza costante ha permesso di restaurare l’opera Doppio passaggio (Torino) di Joseph Kosuth (2001), che potrà finalmente essere ricollocata dopo l’assenza dello scorso anno per motivi conservativi. L’opera da questa edizione sarà maggiormente visibile e ancora più sostenibile grazie all’utilizzo della tecnologia LED. Si tratta di una collaborazione costruita nel tempo, basata sulla continuità del dialogo tra istituzioni, che ha portato importanti benefici per il recupero del patrimonio cittadino.

Un traguardo reso possibile anche grazie al sostegno del Gruppo Iren, partner storico di Luci d’Artista da oltre vent’anni, che accompagna il progetto nel processo di ammodernamento e nel delicato lavoro di restauro e rifacimento della collezione e alla sponsorizzazione tecnica di NeonLauro. 

Luci d’Artista è sempre più inclusiva ed ecologicamente sostenibile: basti pensare che Iren, oltre a curare l’allestimento, l’esercizio e il pronto intervento di tutte le opere luminose esposte, con oltre un milione di sorgenti luminose quasi del tutto a Led, fornirà maggiore luminosità e ridotti consumi, con 14,5 km di linee elettriche a collegare le Luci, che impegneranno una potenza complessiva di soli 130 kW.  

DUET: LA NUOVA SEZIONE DI LUCI D’ARTISTA

Con la ventottesima edizione di Luci d’Artista nasce una nuova sezione: DUET.

DUET raccoglie le collaborazioni internazionali, attraverso la creazione di una rete che permette alla rassegna di superare i confini nazionali. Negli ultimi anni, la crescita di Luci d’Artista ha portato allo sviluppo di importanti collaborazioni con istituzioni pubbliche e private a livello internazionale.

Questo nuovo capitolo della manifestazione avrà un ruolo cruciale, favorendo un ampliamento della platea di pubblico e arricchendo ulteriormente la collezione grazie alle nuove produzioni.

All’interno di DUET sono nate le collaborazioni con il Lithuanian Culture Institute, per l’opera di Gintaras Didžiapetris, e con macLYON Musée d’Art Contemporain di Lione (Francia), di cui si parlerà nella sezione Costellazione.

LE LUCI - COLLOCAZIONI

Le 32 luci si riaccendono tra le vie e le piazze di Torino e i cittadini e i turisti potranno alzare gli occhi e ritrovare le opere luminose nelle loro classiche location, oppure andare alla ricerca delle nuove collocazioni.

Si riaccende sul Ponte Vittorio Emanuele I, completamente restaurata grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino insieme a NeonLauro, Doppio passaggio (Torino), l’opera ideata nel 2001 da Joseph Kosuth.

Alcune Luci cambiano sede rispetto alla precedente edizione: VR MAN di Andreas Angelidakis, inaugurata lo scorso anno in Piazza Vittorio, si potrà quest’anno ammirare in Piazza Bodoni.

La storica opera del 1998 Volo su… di Francesco Casorati sarà in Via Principe Amedeo mentre Migrazione (climate change) di Piero Gilardi realizzata nel 2015 trova sede in Via Sant’Agostino.

Dopo tre anni AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa torna nei Giardini Cavour, luogo per cui l’artista l’aveva pensata nel 2022, così come Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi torna a risplendere in Via Lagrange, Noi di Luigi Stoisa in Via Garibaldi e Palomar di Giulio Paolini è nuovamente allestita in Via Po.

Si riconfermano nelle collocazioni precedenti le Luci di Mario Airò, Cosmometrie in Piazza Carignano con una sempre nuova configurazione decisa dall’artista, che come ogni anno segue l’allestimento della sua Luce; Orizzonti di Giovanni Anselmo, in Piazza Carlo Alberto; Ancora una volta di Valerio Berruti in Via Monferrato; Tappeto volante di Daniel Buren in Piazza Palazzo di Città; Nicola De Maria, Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco Gastini, L’energia che unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Jeppe Hein, Illuminated Benches in Piazza Risorgimento; Rebecca Horn, Piccoli spiriti blu sul Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar sulla facciata del Museo Diffuso della Resistenza; Renato Leotta, Io, sono nato qui. in Corso Spezia 70, sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario Merz, Il volo dei numeri sulla Mole Antonelliana; Mario Molinari, Concerto di parole in Piazza Polonia; Luigi Nervo, Vento solare in Piazzetta Mollino; SCIA’MANO di Luigi Ontani ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice; L'amore non fa rumore di Luca Pannoli in Parco Michelotti di fronte alla Biblioteca Geisser; Michelangelo Pistoletto, Amare le differenze in Piazza della Repubblica (facciata della Tettoia dell’Orologio); My Noon di Tobias Rehberger in Piazza Arbarello; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in Largo Montebello, Grazia Toderi, “…?...” in cima alla cupola della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e Gilberto Zorio, Luce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (Corso Unità d’Italia).

INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI

L’inaugurazione di Luci d’Artista 2024, in programma venerdì 24 ottobre, sarà ancora una volta itinerante, per abbracciare luoghi diversi della città e sarà aperta a cittadine, cittadini e turisti.

Il tour prende avvio alle 18.15 ai Giardini Reali bassi (accanto al monumento) per l’inaugurazione e accensione di Sex and Solitude di Tracey Emin, con l’intervento della Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. La seconda tappa è prevista alle 19:00 in piazza Vittorio Veneto (angolo lungo Po Cadorna), per l’accensione di Doppio passaggio di Joseph Kosuth, restituita alla città dopo l’importante restauro. Alle 19:20 la terza tappa sarà ai Giardini Cavour sotto Azzurrogiallo di Giorgio Griffa dove si trasferirà anche la Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino per accompagnare l’evento. A seguire, il gruppo transiterà al Museo Regionale di Scienze Naturali, dove verrà accesa l’opera Untitled di Gintaras Didžiapetris.

Il tour si concluderà alle 20.15 alle OGR Torino, con l’accensione di Mummer Love di Soundwalk Collective, quarta nuova luce di questa edizione. Seguirà, intorno alle 20:30, un poetry reading scaturito dalle voci che compongono Mummer Love. Il reading amplia la ricerca sulla poesia attraverso le voci di Maria Luce Cacciaguerra, Valentina De Zanche ed Eleonora Luccarini. Una lettura corale di poesia arabo-siciliana, poesia contemporanea e accenni di Rimbaud espande i ritmi dell'opera di Soundwalk Collective. In ogni tappa sono previsti gli interventi delle istituzioni, degli artisti presenti e dei partner di Luci d’Artista.

Per il terzo anno consecutivo Studio Fludd cura l’identità visiva di Luci d’Artista. L’edizione 2025-2026 si sviluppa in un vibrante glitch luminoso, a evocare energia potenziale, con una palette rinnovata.

Anche quest’anno si rinnova la preziosa collaborazione con la FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – e con Puma Lavori in Fune, partner storici che da tempo contribuiscono alla valorizzazione di Luci d’Artista mettendo a disposizione competenze e produzioni fotografiche e video in forma volontaria e appassionata. Novità di questa edizione è l’ingresso del Dipartimento Corpo Polizia Locale, Divisione Protezione Civile, Gestione Emergenze e Sicurezza - Servizio Drones Unit, che arricchirà il progetto con spettacolari riprese aeree delle luci in collezione, offrendo nuove prospettive e narrazioni visive dell’intero percorso artistico.

ACCADEMIA DELLA LUCE. Il Public Program di Luci d’Artista
novembre 2025 – giugno 2026

Accademia della Luce, il Public Program della manifestazione, è la sezione che più ha beneficiato dell’indirizzo curatoriale degli ultimi anni. Grazie a questa impostazione, Luci d’Artista ha potuto rafforzare le collaborazioni con i Dipartimenti Educazione dei musei e delle fondazioni torinesi dedicate all’arte contemporanea, sviluppando attività lungo l’intero arco dell’anno.

Anche in questa edizione si ripropongono sia la conferenza di gennaio sui grandi maestri di Luci d’Artista sia l'evento ormai consolidato del Summer Solstice, entrambi con contenuti e temi rinnovati.

L’intero programma di Accademia della Luce, come per l’edizione passata, si concluderà con un grande evento durante il solstizio d’estate, il 21 giugno 2026 in cui sarà coinvolto un gruppo di performer internazionali a cui sarà chiesto di lavorare attorno al tema della Luce.

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione di City Sightseeing Torino, saranno realizzate iniziative speciali dedicate alle famiglie, per scoprire la collezione di Luci d’Artista e rafforzare il senso di appartenenza alla Città e, in particolare, al proprio territorio, favorendo una maggiore fruibilità del patrimonio artistico collocato nello spazio pubblico.

Accompagnati da una guida escursionistica ambientale, per il terzo anno consecutivo vengono inoltre proposti, in collaborazione con Metrotrail, quattro itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’Artista 28, per un Public Program ecologico e sostenibile.

I trekking urbani Natura + Luci d’Artista porteranno a scoprire ambienti ecologicamente rilevanti a Torino, tra fiumi, parchi, giardini e semplici aiuole, percorrendo impensabili sentieri urbani verdi, punteggiati dalle installazioni di Luci d’Artista. La silente fauna notturna dei fiumi farà da contrasto con le luci stesse e la vita della città; alberi monumentali e giardini segreti segneranno la riscossa della Natura sulla metropoli. Le camminate pianeggianti in città, dai 6 ai 7 chilometri con guida escursionistica ambientale in lingua italiana e spagnola (inglese su richiesta) dureranno circa due ore e mezza.

Per costi, itinerari e modalità di prenotazione: lucidartistatorino.org e www.metrotrail.it/luci-dartista 

COSTELLAZIONE

Costellazione, la sezione collaterale di Luci d’Artista in cui sono presentate le opere luminose realizzate dalle Istituzioni del territorio, torna ancora più ricca e con una novità significativa: per la prima volta, la sezione di Luci d’Artista esce dai confini torinesi, estendendosi all’Italia e all’Europa.

Si è dato vita infatti a due importanti collaborazioni, quasi dei gemellaggi, con prestigiose istituzioni espositive: Triennale Milano e il macLYON Musée d’Art Contemporain di Lione (Francia). La scelta non è casuale: Milano e Lione sono città storicamente legate a Torino per ragioni geografiche e culturali: Lione richiama immediatamente alla mente la celebre Fête des Lumières, e Triennale è tra le principali istituzioni mondiali per architettura, design, arti visive e performative e il suo connubio con Luci d’Artista, principale realtà italiana per l’arte pubblica, nasce naturalmente.

Inoltre, la sezione si avvarrà di nuove collaborazioni istituzionali cittadine, con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea con l’opera di Maurizio Nannucci completamente restaurata collocata sul tetto, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con un lavoro restaurato di Mario Merz e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con la luce dell’artista polacca Paulina Olowska, confermandosi come principale leva di espansione e arricchimento di Luci d’Artista, non solo a livello cittadino.

LUMINARIE

Anche per questa edizione, Luci d’Artista è affiancata dalla sezione collaterale Luminarie. Questa sezione si affianca al programma Costellazione e raccoglie le Luci nate da iniziative private, della città e dalla sua comunità. Luci d’Artista è infatti da sempre un grande laboratorio di sperimentazione esteso all’intero territorio torinese, e non solo, e ogni anno durante il periodo invernale dell’evento si accendono numerose Luci “private”, a testimonianza di quanto la manifestazione sia sentita e radicata nella vita della città.

La sezione Luminarie nasce proprio per valorizzare queste iniziative, trasformando l’evento in una vera e propria festa popolare, dove la luce dialoga con l’arte. Il nome stesso richiama le tradizioni luminose, particolarmente diffuse nel Sud Italia, in cui le decorazioni luminose svolgono un ruolo centrale nel celebrare le festività. (scheda in cartella stampa).

ELENCO LUCI D’ARTISTA 28 (4 nuove luci, 8 ricollocazioni)

  1. Mario AIRO’Cosmometrie – piazza Carignano
  2. Andreas ANGELIDAKISVR Man – piazza Bodoni – ricollocazione
  3. Giovanni ANSELMOOrizzonti – piazza Carlo Alberto
  4. Valerio BERRUTIAncora una volta – Via Monferrato
  5. Daniel BURENTappeto Volante – piazza Palazzo di Città
  6. Francesco CASORATIVolo su … – via Principe Amedeo – ricollocazione
  7. Nicola DE MARIARegno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime  Piazza Carlo Emanuele II
  8. Gintaras DIDŽIAPETRISUntitled – Museo Regionale di Scienze Naturali (Via Accademia Albertina angolo Via Giolitti) - Nuova Luce 28a edizione
  9. Tracey EMIN Sex and Solitude– Giardini Reali bassi - Nuova Luce 28a edizione
  10. Marco GASTINIL’energia che unisce si espande nel blu – Galleria Umberto I
  11. Piero GILARDIMigrazione (climate change) – via Sant’Agostino - ricollocazione
  12. Giorgio GRIFFAAZZURROGIALLO – Giardini Cavour - ricollocazione
  13. Jeppe HEINIlluminated Benches – Piazza Risorgimento
  14. Rebecca HORN Piccoli spiriti blu – Monte dei Cappuccini
  15. Alfredo JAARCultura=Capitale – Museo della Resistenza
  16. Joseph KOSUTH Doppio passaggio (Torino)– Ponte Vittorio Emanuele I - ricollocazione
  17. Renato LEOTTAIo, sono nato qui. – Corso Spezia 70, tetto Ospedale Sant’Anna
  18. Luigi MAINOLFILuì e l’arte di andare nel bosco – Via Lagrange – ricollocazione
  19. Mario MERZ Il volo dei numeri – Mole Antonelliana
  20. Mario MOLINARIConcerto di parole – area verde di Piazza Polonia
  21. Luigi NERVOVento solare – Piazzetta Mollino
  22. Luigi ONTANI Scia’Mano– Giardini Sambuy
  23. Luca PANNOLIL’amore non fa rumore – Parco Michelotti, fronte Biblioteca Geisser
  24. Giulio PAOLINIPalomar – via Po – ricollocazione
  25. Michelangelo PISTOLETTOAmare le differenze – Piazza della Repubblica, Tettoia Orologio
  26. Riccardo PREVIDI - Bouncing the Ball– Piazza San Carlo (via Roma tra le due chiese) Nuova Luce 28a edizione
  27. Tobias REHBERGERMy Noon – Piazza Arbarello
  28. Vanessa SAFAVIIce Cream Light – Largo Montebello
  29. SOUNDWALK COLLECTIVEcon Patti SMITH e Philip GLASS - Mummer Love – Cortile OGR - Nuova Luce 28a edizione
  30. Luigi STOISANoi – Via Garibaldi - ricollocazione
  31. Grazia TODERI…?... – Cupola della Basilica Mauriziana (via della Basilica angolo via Milano)
  32. Gilberto ZORIOLuce Fontana Ruota – opera permanente Laghetto Italia ’61 (corso Unità d’Italia)

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori