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Cronaca
23 Ottobre 2025 - 16:15
Nichelino, truffa al bancomat: 76enne derubato con la scusa dei soldi caduti a terra
Un gesto cortese solo in apparenza, un secondo di distrazione e una truffa tanto vecchia quanto efficace. È successo a Nichelino, nella mattinata di mercoledì 22 ottobre, dove un pensionato di 76 anni è stato derubato di 500 euro mentre prelevava contanti allo sportello bancomat di via Torino. Un episodio che, pur nella sua semplicità, riaccende l’allarme sui furti con destrezza che colpiscono soprattutto gli anziani, sempre più spesso vittime di inganni costruiti sulla fiducia e sulla buona educazione.
L’uomo stava effettuando un normale prelievo quando si è avvicinato un giovane, ben vestito e apparentemente gentile. Con tono rassicurante, gli ha indicato alcune “banconote” cadute a terra, invitandolo a controllare. Il pensionato, convinto che potesse trattarsi dei soldi appena erogati, si è voltato per guardare. In quel momento, il truffatore ha afferrato le banconote appena uscite dallo sportello ed è fuggito di corsa, scomparendo tra le vie laterali. Tutto è durato meno di dieci secondi.
Sconvolto e incredulo, l’anziano ha immediatamente contattato i Carabinieri di Nichelino, che hanno avviato le indagini. I militari stanno ora esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della banca e della zona, nella speranza di identificare il ladro e verificare se lo stesso modus operandi sia stato utilizzato in altri episodi. Non si esclude, infatti, che l’autore possa essere un truffatore seriale, abituato a muoversi tra diversi sportelli.
Il copione è sempre lo stesso: una scenetta banale ma ingannevole, studiata per spostare l’attenzione della vittima per pochissimi istanti. È un trucco che fa leva sull’istinto umano di fidarsi, soprattutto quando l’interlocutore appare educato o preoccupato per un presunto “errore”. In realtà, si tratta di una manovra psicologica collaudata: basta un gesto di distrazione per lasciare il contante incustodito, offrendo al ladro il tempo necessario per agire.
Secondo le forze dell’ordine, questi episodi si ripetono con frequenza preoccupante. «Si tratta di truffe semplici ma difficili da prevenire, perché sfruttano l’imprevedibilità del comportamento umano» spiegano gli investigatori. Nonostante la tecnologia dei bancomat si sia evoluta, con telecamere integrate e sensori di sicurezza, la variabile decisiva resta sempre l’attenzione di chi preleva.
Gli anziani, in particolare, sono i bersagli preferiti di questi truffatori: per educazione, fiducia o vulnerabilità, tendono a non sospettare di chi si presenta in modo cortese. Da qui l’importanza della prevenzione, che passa soprattutto attraverso la consapevolezza.
Le raccomandazioni degli esperti sono chiare: non allontanarsi mai dallo sportello finché l’operazione non è conclusa; non farsi distrarre da sconosciuti; mantenere sempre lo sguardo sul denaro e sul display; in caso di dubbi, annullare l’operazione e contattare subito le forze dell’ordine. E soprattutto, non fidarsi mai di chi offre “aiuto” non richiesto.
Il caso di via Torino a Nichelino non è un fatto isolato: truffe simili si sono verificate anche in altri comuni della cintura torinese e del Canavese, segno che il fenomeno resta attuale nonostante gli anni. I ladri, spesso giovani e agili, contano sul fattore sorpresa e su quella gentilezza di facciata che li rende difficili da individuare.
Per il pensionato, la mattina di routine si è trasformata in una lezione amara. Il suo gesto di fiducia è stato ripagato con un furto, un trauma che lascia segni non solo economici, ma anche emotivi. Perché il vero danno, in casi come questo, non è soltanto nei 500 euro rubati, ma nella fiducia tradita.
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