AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
21 Ottobre 2025 - 12:06
Moncalieri presenta la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028
Moncalieri si candida ufficialmente a Capitale Italiana della Cultura 2028 con un progetto dal titolo “La periferia fa centro”, che mette al cuore del dossier la cultura come infrastruttura quotidiana, capace di trasformare i margini urbani in luoghi di vita e partecipazione. Il documento, presentato il 21 ottobre 2025, delinea un percorso di lungo periodo che unisce rigenerazione, educazione e cittadinanza attiva, lontano dalla logica del “grande evento” per privilegiare quella del cantiere condiviso.
Il progetto si fonda sulla doppia identità della città: da un lato, il patrimonio storico e artistico del Castello sabaudo e delle Fonderie Limone, oggi polo di produzione e ospitalità creativa; dall’altro, un presente fatto di quartieri, frazioni e borgate che diventano parte integrante di una visione culturale diffusa. Dal 2022 Moncalieri ha intrapreso un lavoro di city branding sotto il marchio Visit Moncalieri, trasformato in strumento di coprogettazione tra uffici, scuole, associazioni e operatori culturali.
Dal 2024, il Comune ha avviato un percorso partecipato che ha coinvolto il terzo settore, il sistema educativo e quello produttivo, con tavoli di ascolto e mappature territoriali. I risultati si sono tradotti in un dossier di candidatura consegnato il 25 settembre 2025, che definisce un calendario evolutivo di progetti: festival, rassegne, residenze artistiche, patti di collaborazione e iniziative di cittadinanza attiva. Ogni azione è orientata a rendere la cultura misurabile anche in termini di partecipazione, accessibilità e impatto economico.
La candidatura si articola in cinque aree strategiche — Design e Trasformazione, Rigenerazione dei beni comuni, Empowerment giovanile, Inclusione e Parità di genere, Cultura e Innovazione sociale — pensate come cerchi concentrici che si alimentano reciprocamente. L’obiettivo è costruire una città-laboratorio, in cui creatività e coesione sociale diventino motore di sviluppo.
Il progetto ha ottenuto il sostegno della Regione Piemonte. Il presidente Alberto Cirio e l’assessora Marina Chiarelli hanno definito la candidatura “una splendida notizia”, sottolineando la qualità del dossier e la sua capacità di coniugare inclusione, parità e impatto territoriale positivo. Per Cirio, “Moncalieri ha una storia importante e una vitalità culturale che la rende protagonista di un rinnovamento intelligente che unisce tradizione e innovazione”.
Il sindaco Paolo Montagna ha evidenziato la scelta di puntare sulla cultura come strumento di trasformazione urbana: «Abbiamo costruito un modello che mette insieme centro e margini, istituzioni e persone, memoria e innovazione. È un percorso collettivo che invita a guardare ai nostri luoghi con occhi nuovi». Nel 2028, inoltre, Moncalieri celebrerà gli ottocento anni dalla sua fondazione: un traguardo simbolico che rafforza il senso di una candidatura di lungo respiro.
La città rivendica la propria vocazione di ponte tra Torino e il territorio metropolitano, ereditata dal suo passato di crocevia e rinnovata nella volontà di sperimentare politiche culturali partecipate. Le esperienze già in corso — dai festival diffusi alle residenze artistiche, dai laboratori ai progetti di rigenerazione — mostrano come la cultura possa generare occupazione qualificata, valorizzare i saperi artigiani e favorire nuove sinergie tra pubblico e privato.
L’assessora alla Cultura Antonella Parigi ha spiegato che la chiave della candidatura è la rigenerazione culturale delle periferie, intese come “soglie porose” fra funzioni, generazioni e comunità. «Demarginalizzare significa rendere la cultura accessibile e generativa, creare spazi di scambio dove la vita quotidiana incontra l’arte, l’impresa, la scuola, il volontariato», ha dichiarato.
La candidatura di Moncalieri 2028 non è dunque soltanto un traguardo, ma un patto civico che mira a migliorare la vita delle persone attraverso la cultura, indipendentemente dall’esito del bando. Un progetto corale che, come sottolinea il dossier, vuole “portare i margini al centro e trasformare i luoghi vissuti di lato in luoghi vissuti di più”.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.