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Un murale per Giulia Cecchettin illumina Barriera di Milano: “Questo non è amore”

In corso Vercelli l’opera inaugurata oggi apre il Festival Women & the City, simbolo di memoria e impegno contro la violenza di genere

Un murale per Giulia Cecchettin illumina Barriera di Milano: “Questo non è amore”

Un murale per Giulia Cecchettin illumina Barriera di Milano: “Questo non è amore”

Un volto, un nome, un messaggio: “Questo non è amore”. È il titolo del murale dedicato a Giulia Cecchettin, inaugurato oggi a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, all’angolo tra corso Vercelli e via Desana, nel cuore di una zona popolare e multiculturale. L’opera, firmata dallo street artist torinese Berny Scursatone, è il primo grande segno tangibile dell’edizione 2025 del festival “Women & the City”, organizzato dall’associazione Torino Città per le Donne (TOxD) con il contributo del Comune di Torino e la collaborazione di Torino Creativa e dell’associazione Avvalorando.

Il murale nasce da un percorso di arte partecipata che ha coinvolto le studentesse e gli studenti della 5ªA Arti Figurative del Primo Liceo Artistico di Torino, guidati dai docenti Daniele Alonge e Giuseppina Marchetta. Tra i bozzetti proposti, è stato Gino Cecchettin, padre di Giulia, a scegliere quello ideato dalla studentessa Nina Gruppi, che ha poi ispirato l’opera finale. Tutti i progetti realizzati dai ragazzi sono stati raccolti in un video che verrà donato alla Fondazione Giulia Cecchettin, come segno di impegno civile e memoria collettiva.

L’inaugurazione, condotta dalla giornalista e direttrice del Festival Elisa Forte, si è trasformata in un momento di profonda emozione. Presenti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno, la presidente di Torino Città per le Donne Antonella Parigi, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, le studentesse e gli studenti del Primo Liceo Artistico e dell’Istituto Comprensivo “Ennio Morricone”, oltre ai referenti delle associazioni coinvolte.

«È con grande emozione che inauguriamo questo murale dedicato a Giulia Cecchettin – ha detto Stefano Lo Russo – un modo per ricordarla e per ribadire che la mancanza di rispetto, il controllo e la violenza non sono mai amore. È fondamentale che siano proprio i giovani a realizzare opere come questa, in una zona della città dove stiamo investendo in spazi di crescita e socialità positiva».

L’assessora Carlotta Salerno ha sottolineato il valore educativo dell’arte urbana: «Questo murale è un atto civico di grande valore. L’arte è un linguaggio che educa al rispetto, alla libertà e alla non violenza. Da oggi chi passerà da corso Vercelli incontrerà Giulia, il suo sguardo e le sue parole. Gli studenti hanno dimostrato che la creatività può diventare uno strumento di consapevolezza e cambiamento».

«Non tutti i luoghi sono uguali – ha aggiunto Valerio Lomanto – e installare qui un’opera di questo valore è un gesto importante. Ora il compito passa alle scuole, che dovranno continuare questo dialogo».

Secondo Antonella Parigi, presidente di TOxD, «questo progetto nasce dal desiderio di dare un segnale forte dopo la partecipazione di Gino Cecchettin alla scorsa edizione del festival. Torino ha voluto abbracciare lui e la memoria di Giulia, coinvolgendo studentesse e studenti in un percorso di partecipazione e responsabilità».

Le parole più intense sono arrivate da Elisa Forte, direttrice del festival: «Siamo qui per gridare mai più silenzio. Ogni pennellata di questo murale urla il diritto alla libertà e all’amore, ricordandoci che il dolore può trasformarsi in cambiamento. Questo spazio diventerà un altare laico contro la violenza e l’indifferenza, un punto di partenza per eventi e momenti di riflessione».

Il murale non è solo un’opera d’arte, ma un manifesto di civiltà che restituisce al quartiere un luogo di incontro, dialogo e memoria. In un contesto urbano spesso segnato da fragilità sociali, “Questo non è amore” diventa un simbolo collettivo di resistenza e speranza.

Il progetto segna l’apertura della terza edizione del Festival Women & the City, in programma dal 22 al 26 ottobre e con ulteriori appuntamenti a novembre. La manifestazione, diretta da Elisa Forte e presieduta da Antonella Parigi, è sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Regione Piemonte, Comune di Torino, Unione Industriali e Camera di Commercio di Torino.

Quest’anno il festival raddoppia la durata e si espande anche nei comuni di Collegno, Druento, Nichelino, Torre Pellice, Val della Torre, Settimo Torinese e Pianezza, con oltre 300 ospiti italiani e internazionali e 100 eventi dedicati ai temi della parità di genere, della libertà femminile, della giustizia sociale e dell’educazione affettiva.

Tra gli ospiti più attesi figurano Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, il magistrato Pietro Grasso, lo psicoterapeuta Alberto Pellai, l’attivista danese Emma Holten, la scrittrice Francesca Romana Recchia Luciani e numerose voci del mondo culturale, giuridico e artistico. L’obiettivo rimane quello di unire cultura e impegno civile per contrastare ogni forma di violenza di genere e promuovere una società più equa e consapevole.

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