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Carnevale di Ivrea: la Giunta approva il piano Rondolino–Freguglia e investe 150 mila euro. Resta il nodo dei Tuchini

Via libera ai lavori di riqualificazione per il tiro delle arance: 150mila euro per ridisegnare gli spazi di sicurezza. I Diavoli salutano il Rondolino con un messaggio carico di emozione: «Il nostro inferno, la nostra casa per 51 anni».

Carnevale di Ivrea: la Giunta approva il piano Rondolino–Freguglia. Ma resta il nodo dei Tuchini

Carnevale di Ivrea: la Giunta approva il piano Rondolino–Freguglia. Ma resta il nodo dei Tuchini

Dopo tanto parlare adesso è tutto nero su bianco. La Giunta comunale ha approvato la linea di indirizzo per i lavori di adeguamento degli spazi destinati al tiro delle arance nel comparto Freguglia–Rondolino, un provvedimento che segna l’avvio concreto della riorganizzazione dello Storico Carnevale di Ivrea.

L’atto nasce da uno studio commissionato dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, volto a valutare le criticità delle aree dove si svolge la Battaglia delle arance. Lo studio, di carattere quantitativo e qualitativo, ha analizzato tutti gli ambiti di tiro, con particolare attenzione alla sicurezza, alla regolarità della manifestazione e alla fruibilità da parte del pubblico.

I risultati hanno messo in luce una serie di problematiche che si ripercuotono non solo sullo svolgimento della Battaglia ma anche sulla gestione complessiva del Carnevale. Il documento riconosce infatti che “il crescente numero di partecipanti ha determinato un aumento dell’indice di affollamento in tutte le piazze”, con conseguenze evidenti: spazi ridotti per i tiratori a piedi, difficoltà di manovra per i carri da getto, accumulo eccessivo di imballaggi e residui di arance, perdita di spazio per il pubblico e per il corteo storico, nonché problemi di accesso per i mezzi di soccorso.

La relazione tecnica ha confrontato i dati effettivi con quelli del Piano di Emergenza Generale, che prevede un indice di affollamento massimo di due aranceri per metro quadrato. Nella realtà, questo limite è spesso superato: le squadre a piedi si trovano a operare in spazi ridotti, talvolta la metà di quanto necessario.

Il quadro sintetico fornito nella delibera parla chiaro: i Picche dispongono di circa 700 metri quadrati a fronte di 1.000 tiratori potenziali; la Morte ha gli stessi spazi ma 1.200 tiratori; gli Scacchi e gli Arduini arrivano a 900 metri quadrati per 1.000 aranceri; i Tuchini si spingono a 1.200 metri quadrati con 1.650 tiratori; le Pantere contano 800 metri quadrati per 1.000 partecipanti; i Mercenari solo 600 metri quadrati; i Diavoli 850 per 1.200; e infine i Credendari, che possono contare su 500 metri quadrati espandibili a 850 per circa 600 tiratori.

Dalla ricognizione emergono tre considerazioni principali: Piazza di Città risulta prossima alla saturazione, Piazza Ottinetti presenta ancora “margini di manovra”, mentre il Borghetto è l’ambito più critico, sia per la conformazione spaziale sia per la presenza del ponte vecchio, che complica le manovre dei carri e riduce la visibilità. Tuttavia, l’area con la maggiore possibilità di miglioramento resta quella del comparto Rondolino–Freguglia, dove la concentrazione di tre squadre nella sola piazza Rondolino provoca “la compresenza in uno spazio concentrato di un gran numero di tiratori” e quindi una serie di effetti collaterali segnalati anche dagli aranceri sui carri.

mapa

delibera

Le difficoltà operative non sono marginali: tiri complicati per la ressa, mancanza d’aria, sconfinamenti fuori dalle zone di sicurezza, cavalli affaticati e difficoltà di controllo.

Partendo da questa analisi, la Giunta ha stabilito che il comparto Rondolino–Freguglia sarà oggetto di una riorganizzazione strutturale. L’intervento comprenderà un progetto complessivo di riqualificazione degli spazi pedonali e di sicurezza, in particolare lungo il fronte est di piazza Freguglia, dove verranno ampliati i marciapiedi e realizzate le urbanizzazioni necessarie per definire un nuovo ambito urbano a valenza pedonale permanente. Saranno inoltre installate reti di protezione e percorsi dedicati al pubblico, con l’obiettivo di garantire una fruizione più sicura e ordinata dell’evento.

In base a queste premesse, la Giunta ha dato mandato alla società Parcheggi S.p.A. di Ivrea, concessionaria degli spazi interessati, di predisporre il progetto di riordino, curandone tutte le fasi: approvazione, affidamento, esecuzione e collaudo. Il costo complessivo dell’intervento è fissato in 150.000 euro, cifra che dovrà essere reperita nel bilancio comunale 2025.

Si chiude così un capitolo che per mesi è rimasto sospeso tra esigenze pratiche e rimandi politici. Ora la strada è tracciata: il Comune di Ivrea ha riconosciuto ufficialmente la necessità di intervenire, individuando non solo il comparto più problematico ma anche una precisa linea d’azione.

Resta però irrisolto il nodo dei Tuchini, la squadra più numerosa del Carnevale. Per loro, al momento, non è stato individuato un piano alternativo o una riorganizzazione strutturale, lasciando aperta una questione che rischia di riaccendersi nei prossimi mesi.

E resta soprattutto, in sottofondo, il pianto dei Diavoli, che qualche tempo fa scrivevano sul proprio sito:

“In 51 anni non abbiamo mai nemmeno immaginato di doverci trovare, un giorno, di fronte alla possibilità di lasciarlo. Eppure oggi ci siamo: davanti a noi una scelta grande, dolorosa, tutt’altro che semplice. Ci abbiamo pensato, riflettuto a lungo. Ci siamo confrontati tra di noi, con la squadra, i Diavoli. Non eravamo tutti d’accordo: dubbi, pro e contro ci hanno fatto tentennare, discutere, soffrire. Ma fin dal primo giorno i Diavoli hanno sempre messo davanti a tutto una sola cosa: il bene del Carnevale di Ivrea. E anche stavolta non è stato diverso. Dopo riunioni con le altre squadre e la Fondazione, abbiamo deciso di fare un passo avanti, con responsabilità e rispetto per la nostra tradizione, per collaborare e costruire insieme una nuova fase del Carnevale. Il Rondolino resterà per sempre una parte di noi. Noi Diavoli non saremmo gli stessi senza di lui, e lui non sarebbe stato lo stesso senza di noi. Ma nel 2025 dobbiamo avere il coraggio di guardare avanti: 51 anni sono passati e il Carnevale d’Ivrea è cambiato. Non sarà facile guardare quel “parcheggio”, senza più il giallo e il rosso. Ma sappiamo che la stessa passione e lo stesso amore che hanno infiammato il Rondolino renderanno Piazza Freguglia il nostro nuovo inferno. Sarà la nostra nuova casa. E lì, come sempre, daremo battaglia. Ovunque siamo, noi Diavoli faremo sentire la nostra voce, il nostro colore, la nostra storia. Perché noi Diavoli siamo per lo Storico Carnevale d’Ivrea, ieri, oggi e domani. Ci vediamo in Piazza Freguglia. Sempre forza Diavoli.”

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