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Vinovo soffocata dallo smog: “Sessanta sforamenti del PM10, la Regione intervenga subito per tutelare la salute pubblica”

La consigliera regionale Pompeo chiede un piano strutturale e fondi per contrastare l’inquinamento: “Non bastano più le ordinanze, servono strategie e incentivi concreti”

Vinovo soffocata dallo smog “Sessanta sforamenti del PM10, la Regione intervenga subito per tutelare la salute pubblica”

Vinovo soffocata dallo smog “Sessanta sforamenti del PM10, la Regione intervenga subito per tutelare la salute pubblica” (immagine di repertorio)

L’aria di Vinovo è irrespirabile e la politica regionale non può più restare a guardare. Con sessanta sforamenti annuali del limite di PM10, il Comune del Torinese è oggi il secondo più inquinato della provincia, superando perfino il capoluogo. A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere interventi immediati e strutturali a tutela della salute pubblica.

«Sessanta sforamenti l’anno del limite di PM10 – ha denunciato Pompeo – fanno di Vinovo un caso allarmante. Non si può più affrontare questa situazione con misure emergenziali e temporanee. La Regione deve intervenire con urgenza».

La consigliera dem spiega di aver raccolto le segnalazioni e le preoccupazioni provenienti dal territorio, in particolare dal consigliere comunale Alessandro Maffucci e dal segretario del Pd di Vinovo, Sandro Giancola. Entrambi, insieme ai cittadini, chiedono che la questione venga finalmente affrontata come una priorità sanitaria e ambientale.

Laura Pompeo

Laura Pompeo

Pompeo sottolinea come le ordinanze restrittive sul traffico non siano più sufficienti: «Servono soluzioni di ampio respiro, capaci di agire sulle cause dell’inquinamento: il traffico veicolare, gli impianti di riscaldamento obsoleti – che con l’arrivo dell’inverno torneranno in funzione peggiorando la situazione – e le pratiche agricole inquinanti. È indispensabile un piano locale sostenuto dalla Regione, che metta al centro la salute pubblica e la transizione ecologica».

La consigliera ha chiesto alla Giunta regionale di valutare l’efficacia dell’attuale piano di interventi alla luce dei dati Arpa, di attivare incentivi per il rinnovo degli impianti di riscaldamento, di potenziare il trasporto pubblico locale, sia su gomma sia su rotaia, e di stanziare fondi dedicati al Comune di Vinovo per la redazione di un piano d’azione locale contro l’inquinamento. Nella sua interrogazione, Pompeo chiede inoltre che la Regione si impegni a promuovere campagne informative capillari sui rischi per la salute e sulle buone pratiche da adottare, coinvolgendo attivamente i cittadini.

«I bambini, gli anziani e le persone con patologie respiratorie sono i primi a pagare il prezzo di questa situazione – ha aggiunto Pompeo –. La Regione ha il dovere di agire, di sostenere i Comuni e di garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti».

Vinovo, sottolinea la consigliera, non è un caso isolato ma il simbolo di una crisi ambientale che interessa larga parte del Piemonte occidentale. «Vinovo è solo la punta dell’iceberg – ha dichiarato –. Serve una visione regionale che affronti l’inquinamento atmosferico come una vera emergenza sanitaria e ambientale. Il Partito Democratico lo chiede da anni, ma la Giunta continua a non ascoltare».

La consigliera dem chiede dunque un cambio di passo concreto, fatto di scelte strutturali e investimenti mirati, per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria in tutta l’area metropolitana torinese. «Non si può più rinviare – conclude Pompeo –. Ogni giorno di ritardo significa esporre i cittadini a rischi evitabili. La salute pubblica non può essere sacrificata».

Immagine di repertorio

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