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Il vino italiano conquista le guide 2026: premi, nuovi talenti e sostenibilità al centro

Dalla Toscana al Collio, la qualità cresce e le cantine puntano su ambiente e giovani enologi

Vino

Vino (foto di repertorio)

Tempo di pagelle per il vino italiano di qualità, protagonista assoluto nelle nuove edizioni 2026 delle principali guide enogastronomiche. Un banco di prova impegnativo, ma superato brillantemente: il Vigneto Italia appare in ottima salute, come ha sottolineato Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso, in occasione della presentazione alla Nuvola di Fuksas, a Roma, della 39ª edizione della Guida Vini d’Italia 2026.

Dopo un ciclo di circa 40mila vini assaggiati, sono 508 quelli che hanno ottenuto i prestigiosi Tre Bicchieri, massimo riconoscimento della guida. Altri 1.800 vini hanno ricevuto i Due Bicchieri Rossi, segno di una qualità sempre più diffusa e riconosciuta. Tra le novità di questa edizione, anche la categoria dei “Vini Rari”, una carta di 50 bottiglie prodotte in quantità limitate (entro 3mila unità) che esaltano vitigni rari, parcelle uniche e progetti sperimentali di altissimo livello.

Grande soddisfazione in Toscana per l’azienda Carpineto, che conquista i Tre Bicchieri con il Brunello di Montalcino 2020 e i Cinque Grappoli Bibenda 2026 con il Brunello di Montalcino Riserva 2019. A firmarli è la giovane enologa Caterina Sacchet, che commenta: «Siamo molto contenti di questi premi e orgogliosi sia del Brunello 2020 che della Riserva 2019. I Tre Bicchieri al Brunello 2020 è un'emozione particolare per me e per tutta la squadra. L'annata 2020 esprime in maniera decisa ed elegante la potenzialità del terroir delle uve sangiovese "brunello".»

Dalle colline del Chianti alle terre del Collio, tra i premiati figura anche Charles-Louis de Noue, fondatore dell’Associazione dei Cavalieri della Classificazione dei Cru dell’Imperatrice-Regina Maria Teresa, che ottiene i Tre Bicchieri per il suo Brda Chardonnay Grobija Vadrignao il Cru 22.

La stagione delle guide proseguirà con una serie di appuntamenti di rilievo. Sabato 18 ottobre torna a Milano la grande degustazione per celebrare l’uscita della Guida Slow Wine 2026, giunta alla 16ª edizione. Gli spazi del Superstudio Maxi si trasformeranno in una gigantesca enoteca, con oltre 450 banchi d’assaggio e più di 900 vini selezionati, presentati direttamente da vignaioli e vignaiole di tutte le regioni italiane aderenti al Manifesto del vino buono, pulito e giusto. Quest’anno la guida accoglie 133 nuove aziende e introduce un’interessante sezione eco-friendly, che riporta la grammatura del vetro delle bottiglie, aiutando i lettori a compiere scelte più sostenibili.

Intanto DoctorWine, la guida ideata da Daniele Cernilli e dal suo gruppo di collaboratori, ha presentato la dodicesima edizione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2026, con 1.349 cantine e 3.428 vini premiati con i celebri “faccini”. Anche in questo caso, l’attenzione è rivolta alla sostenibilità, grazie alla collaborazione con Equalitas, il modello europeo di certificazione della filiera vitivinicola, che ha ottenuto il riconoscimento Progetto Qualità 2026. L’iniziativa è stata affiancata da un talk dedicato ai Consorzi di tutela più green, nell’ambito della prima edizione di Wine for Earth in collaborazione con Earth Day Italia.

La guida DoctorWine ha inoltre voluto valorizzare il talento femminile nel settore, premiando l’enologa Graziana Grassini come Winemaker dell’Anno, un riconoscimento alla sua carriera e al suo contributo nella produzione del celebre Sassicaia.

La stagione delle celebrazioni proseguirà il 22 novembre a Roma, presso la Fondazione Italiana Sommelier (Fis), con la festa dei 700 vini premiati da Bibenda 2026, giunta alla ventottesima edizione. Nel corso della serata, che tradizionalmente si apre con l’Inno d’Italia, verranno premiati i 10 Migliori Vini d’Italia, insieme alle 40 grappe giudicate eccellenti.

Infine, il 15 novembre, la storica Stazione Leopolda di Firenze accoglierà appassionati e operatori del settore per la presentazione della Guida Vitae 2026 dell’AIS – Associazione Italiana Sommelier, confermando l’Italia come uno dei Paesi più dinamici e creativi del panorama enologico mondiale.

Dalla Toscana al Friuli, dalle cantine storiche ai nuovi talenti, il vino italiano conferma la sua straordinaria vitalità, puntando su territorio, sostenibilità e innovazione. Un segnale incoraggiante per un comparto che non smette di evolversi, mantenendo saldo il legame tra tradizione e futuro.

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