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San Francesco al Campo: la patronale tra sfide, tradizione e comunità

Quattro giorni di festa tra giochi, sfilate e musica: il borgo di Madonna conquista il Palio, chiusura con la polentata degli Alpini

San Francesco al Campo

San Francesco al Campo: la patronale tra sfide, tradizione e comunità

Una festa popolare capace di unire generazioni, quartieri e passioni. La patronale di San Francesco al Campo 2025 si è chiusa lunedì sera tra applausi, premi e sorrisi, al termine di quattro giornate dense di appuntamenti che hanno trasformato il paese in un grande teatro all’aperto. Un programma costruito intorno all’idea di partecipazione collettiva, con un mix di sport, tradizione e spettacolo che ha richiamato un pubblico numeroso e vivace.

Il momento più atteso è arrivato domenica, con la corsa dei balot, la competizione che da anni conclude il Palio dei Borghi e che rappresenta il cuore identitario della festa. I figuranti del gruppo storico “La Spada nella Rocca” di Ciriè hanno sfilato lungo le vie del paese, “gemellati” con i rioni di San Francesco secondo i colori d’appartenenza, in un corteo che ha unito le due comunità in un abbraccio simbolico. Subito dopo, le squadre si sono sfidate nella corsa dei covoni di fieno, tra il tifo dei residenti e l’energia contagiosa del pubblico. A trionfare è stato il borgo di Madonna, che ha conquistato il titolo dopo una gara combattuta e spettacolare.

La patronale era iniziata già venerdì sera, con la cena medievale “Alla tavola di messere Francesco”, inaugurata proprio dai personaggi in costume de “La Spada nella Rocca”, che hanno dato il via ufficiale ai festeggiamenti in onore del santo patrono. Il sabato è stato invece dedicato allo sport e ai giochi popolari: partite di calciobalilla, tornei organizzati dall’oratorio e la spettacolare sfida dell’albero della cuccagna, preludio alla prima manche del Palio dei Borghi, giunto alla sua nona edizione.

In serata, il palco si è acceso con le esibizioni della scuola di danza “Passo a Due”, diretta dalle insegnanti Samantha Picat Re e Luisa Scibetta, con coreografie firmate da Roberta Marchetti, Gianpiero Cassone, Lila e Antonino Montalbano. Le performance hanno conquistato il pubblico, anticipando la serata musicale che ha chiuso il secondo giorno di festa.

Il lunedì conclusivo è stato nel segno della convivialità, con la tradizionale polentata preparata dagli Alpini, seguita dalle premiazioni del contest fotografico “Scatta San Francesco”, che ha coinvolto gli studenti delle scuole primaria e secondaria dell’Istituto “Maria Montessori”. A vincere è stata Emma Perulli con un suggestivo scatto del campanile avvolto dai nastri colorati della patronale, seguita da Edoardo De Maria e Miriam Massa. Un riconoscimento che ha unito creatività e identità locale, premiando lo sguardo dei più giovani sulla propria comunità.

La Filarmonica “La Vittoriosa” ha accompagnato la festa con la sua musica, contribuendo a creare un’atmosfera di allegria diffusa. Sul palco, durante le premiazioni, il sindaco Enrico Demaria e l’assessore alle Manifestazioni Monica Ballesio hanno espresso il loro apprezzamento per l’impegno della Pro Loco, che ha saputo orchestrare con precisione ogni momento della kermesse, coinvolgendo associazioni, volontari e sponsor locali.

Tra i ringraziamenti, un pensiero speciale è stato riservato alla “Partita degli Apostoli”, al priore Luigi Martinetto, ai giudici delle gare e a Marco Marengo, voce e animatore ufficiale della corsa dei balot. Una rete di collaborazioni che ha permesso di costruire un evento in cui tradizione e spirito comunitario si intrecciano in modo naturale.

La patronale di San Francesco al Campo conferma così la sua formula vincente: una festa che riesce a essere allo stesso tempo storica e contemporanea, mantenendo viva la memoria delle proprie radici e guardando al futuro con entusiasmo. Il borgo di Madonna torna a casa con il Palio, ma la vittoria più grande resta quella di un paese che, per quattro giorni, ha saputo sentirsi davvero una sola comunità.

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